Maia's pov
Come ogni mattina, esco di casa con il motorino e arrivo immediatamente a scuola. La campanella non è ancora suonata, eppure c'è già molta gente accalcata davanti all'entrata.
Non ne capisco il motivo ma, colta dalla curiosità, mi unisco anch'io agli altri. Tutti rivolgo gli occhi alla bacheca appesa accanto alla porta. Un avviso sovrasta tutti gli altri, ma non riesco a leggere cosa comunichi.<<Raga, scuola chiusa per tre giorni!>> esclama goioso un ragazzo, dando pacche amichevoli ai suoi amici.
Scuola chiusa? Strano, non c'è nessuna festa in programma...
Non che mi dispiaccia, anzi.Supero la folla, entrando dentro l'istituto e dirigendomi verso la mia classe. Nei corridoi ci sono pochi studenti, ma anche le classi sono praticamente vuote. Oggi il liceo sembra molto più silenzioso. Sembra che la metà degli alunni di tutta la scuola sia assente.
Continuo a non capire. Mi sono forse persa qualcosa?
Tentando di ignorare tutte le teorie che vagano nella mia mente, continuo a camminare.
Cerco Andrea ovunque, ma non lo trovo. Lui aveva detto che sarebbe venuto, dovrà pur essere da qualche parte. Voglio sapere come si sia conclusa la questione di Giovanni, ma dubito che quest'ultimo oggi venga a lezione.Mentre attraverso l'ennesimo corridoio, sento le parole "Disinfezione" e "Scuola chiusa" da un gruppetto di ragazzi. Bene, almeno ora so cosa stia succedendo.
Arrivo davanti alla classe di Giovanni, sperando che magari Andrea sia qui.
Sbircio nell'aula, vedendo tutti i ragazzi all'interno preoccupati e agitati. Tra tutta quella gente, riconosco uno dei migliori amici di Giova. Credo si chiami Matteo, non so. È seduto su un banco, con la testa tra le mani e gli occhi rossi. Mi avvicino lentamente, mentre un pessimo presentimento cresce in me.<<Matteo?>> domando imbarazzata.
Il ragazzo solleva il viso, squadrandomi.
Per fortuna ho indovinato il suo nome.<<Scusami...ma cos'è successo?>> chiedo preoccupata, corrugando la fronte.
Lui mi fissa, scrollando il capo sconsolato. Ha lo sguardo triste, estremamente disperato.
Non risponde alla mia domanda, e torna nella posizione precedente.Che tipo strano.
Che sia davvero successo qualcosa di grave?...
Continuo a correre da una parte a l'altra della scuola, ma nulla da fare... Andrea non è da nessuna parte.
Torno verso la mia classe, confusa e con una marea di domande senza risposta.
La campanella ormai suonerà tra pochi minuti, ho perso le speranze di trovarlo.Quando però passo davanti all'aula professori, noto proprio il mio amico impeganto parlare con un insegnante. Appena il prof si allontana, mi avvicino a lui e poggio una mano sulla sua spalla. Solo quando i nostri sguardi si incrociano, noto la sua immensa tristezza e preoccupazione. La sua espressione è perfettamente identica a quella che aveva nel mio sogno di questa notte. Gli occhi leggermente rossi e lucidi, lo sgaurdo spento...
<<Andre... cos'hai?>> chiedo preoccupata.
<<N-non l'hai saputo?...>> balbetta.
Scuoto lievemente la testa.
<<Giovanni è in ospedale...ha la meningite Maia...>> sussurra con un filo di voce, abbassando lo sgaurdo.
Il mondo mi crolla addosso.
<<È uno scherzo...>>
Scrollo il capo, incredula.<<No. Non era un' influenza...era una fottuta meningite...>> mi risponde il ragazzo, stringendo i denti.
Le lacrime cominciano a scorrere lungo il mio volto, mentre cerco di metabolizzare la notizia.
Non può essere vero. Giovanni non può essere malato.<<Maia...dai, non piangere.>> mi implora Andrea, stringendomi tra le sue braccia.
Prova a consolarmi, invano.<<Maia, andrá tutto bene...è forte, lo sai.>> mi rassicura con voce tremante, provando ad aiutarmi. Non vuole darlo a vedere ma lui è nella mia stessa condizione. Ha solo un modo differente di reagire al dolore.
Mentre siamo ancora stretti l'uno all'altro, la campanella suona. Sono costretta ad andare in classe, dovendomi dividere dal ragazzo.
<<A ricreazione vengo nella tua classe. Ci vediamo lì.>>
Andrea mi accarezza una guancia e si allontana, lasciandomi sola.
...
Passo tutta la lezione a piangere e singhiozzare, ignorando gli sguardi infastiditi di alcuni miei compagni. Fortunatamente i professori sono comprensivi e evitano di rimproverarmi.
A ricreazione resto seduta al mio posto, mentre tutti escono in cortile. Sento qualcuno bussare alla porta e vedo Andrea avvicinarsi lentanente, sorridendo.
Pubblico ora perché più tardi non posso, spero che la storia vi stia piacendo. ;)
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Change Your Mind •~Spawn~•
Fanfiction¤Drammatica¤ Una persona può cambiarti la vita? ~Tratto dalla storia~ "Maia, non devi essere perfetta per tutti, basta essere speciale per qualcuno. Giovanni ti ama, e ti amerà per sempre, ma una cosa che non ha mai sopportato è il vederti soffrire...