Capitolo 42.

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Scusate se pubblico solo un capitolo oggi, ma ho già molto da studiare...perdonatemi. <3
Spero comunque che vi piaccia. ;)

Arrivati in ospedale, ci avviamo subito verso la stanza di Giovanni. Appena apriamo la porta, Maia si fionda tra le sue braccia e Giova gli stampa un bacio sulla fronte. Sono cosí teneri.
Per la prima volta dopo molti giorni, Giovanni sembra davvero stare meglio. È praticamente seduto sul letto, poggiando la schiena contro il cuscino alle sue spalle. Già solo non vederlo sdraiato sul materasso fa presagire bene.
Spero vivamente che abbia superato il brutto periodo che stava affrontando.

Maia's pov

Lo amo, lo amo da impazzire.
Ogni giorno lontana da lui è una sofferenza immane.

<<Esisto.>> afferma Andrea ridendo e avvicinandosi a noi.
<<Hai ragione...purtoppo...>> risponde ridendo Giovanni, spostando la sua attenzione sull'amico.
I due si abbracciano sorridendo.
Il ragazzo del letto accanto soffoca una risata e Andrea lo guarda storto.
Cosa c'è da ridere?

<<Lascialo perdere, è un coglione...>> lo insulta Giovanni scherzosamente, lanciandogli un cuscino.

Si direbbe che abbiano fatto amicizia. L'ultima volta non erano di certo così in confidenza.

<<Maleducato, almeno presentami ai tuoi amici!>> risponde l'altro ragazzo, afferrando l'oggetto con una mano. 

Giovanni sospira, indicando il ragazzo con un gesto della mano vago.

<<Andrea, Maia lui è Giorgio...un cretino che mi tocca sopportare.>> 

Ridiamo tutti, mentre io e Andre salutiamo il ragazzo con una stretta di mano.
Lui e Giova sembrano andare d'accordo. Mi fa piacere che anche quando noi non possiamo fargli compagnia, abbia comunque qualcuno al suo fianco.
A proposito di questo...chissà come mai sua madre non sia quasi mai qui. 
Lei si giustifica sempre con la solita frase: "Ho delle visite a cui non posso mancare", ma non ha mai specificato di che visite si tratti. Questa cosa mi preoccupa, sinceramente.

<<Carina la tua fidanzata Giova!...>> esclama dopo un po' Giorgio sorridendomi, distraendomi dai miei pensieri.
Subito mi volto verso di lui, scrollando poi il capo.
<<G-grazie, ma non sono la sua ragazza!>> lo correggo, diventando completamente rossa e vergognandomi tantissimo. 

Magari lo fossi...

<<Davvero? Eppure stareste così bene insieme...>>
Nessuno di noi due risponde, diventiamo solo ancora più bordeaux.
Andrea, nel vedere la nostra reazione, ride come un idiota, contagiando tutti e quattro.

Giovanni's pov

Aspettavo di rivederli da tanto tempo e, finalmente, sono tornati.
Quando loro sono con me sto molto meglio. E' una sensazione magnifica.
Dopo varie riflessioni ho deciso che mi dichiarerò a Maia, non so come ma lo farò.
Non posso aspettare ancora o rischierei di non riuscirci. Non mi piace essere pessimista, ma preferisco avere più tempo possibile per dimostrarle tutto il mio amore per lei.

Mentre ridiamo e scherziamo, entra un dottore nella camera. Chiude la porta alle sue spalle, non notando i due "instrusi".

<<Ma guarda tu chi si rivede!>> esclamo riconoscendolo, attirando l'attenzione di tutti i ragazzi su di lui.

<<Hey Giovà!...>> risponde il giovane medico sorridendo, avvicinandosi poi ai nostri due letti.

È il dottore più giovane che io abbia mai conosciuto. Ha circa trent'anni, è laureato in medicina da pochissimo ed ha origini Pugliesi, credo. Si chiama Luigi. E' lui che si occupa di visitarci periodicamente, anche se alcune volte viene sostituito da altri medici. Ormai credo che possiamo definirci amici, vista la confidenza che sia io che Giorgio abbiamo con lui. 

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