Change Your Mind •~Spawn~•

Capitolo 53.

<<Giova...>>
Allontano la mia fronte da quella di Maia e mi volto verso Giorgio.
<<Mi mancherai...tantissimo.>> dice abbracciandomi, con il volto rigato da una lacrima.
<<Giò, asciugati quella lacrima e sorridi. Devi essere felice, non triste, ora puoi tornare alla tua vita e vivere ogni singola emozione. Le cose che prima di ti sembravano banali, ora sono preziose.>> rispondo staccandomi da lui e poggiando le mani sulle sue spalle.
Sorridendo si asciuga la lacrima.
<<Giovanni...promettimi che anche tu sarai felice e sorriderai sempre...devi far sapere al mondo che sei forte e nessuno può fermarti.>>
<<Promesso.>>
<<Tornerò a trovarti...giuro.>> aggiunge lui sorridendo e poggiando una mano sul suo petto.
<<Mi fido, eh!>> dico ridendo.
Federica e Giorgio salutano anche Maia, poi escono dalla camera chiudendo lentamente la porta.
Sorridendo li saluto per l'ultima volta con un cenno della mano.
Mi volto verso Maia. Lei sorride e mi da un bacio sul naso.
Dal corridoio sentiamo delle voci e immediatamente riconosco quella di Andrea.
Maia si alza dal letto e va ad aprire la porta.

Andrea's pov

Mentre vado verso la camera di Giovanni, incontro Giorgio e una ragazza in corridoio.
<<Hey Giò! Giovanni è sveglio?>>
<<Si si, è dentro con Maia.>>
Per qualche secondo scende un silenzio imbarazzante.
<<Quindi...vai via...>> dico poi, rompendo il ghiaccio.
<<Già...mi dispiace davvero tanto di lasciare Giova da solo...>> dice abbassando lo sguardo.
<<Tranquillo, ha noi. Tu pensa a divertirti, ora puoi fare tutto ciò che vuoi.>> rispondo poggiando una mano sulla sua spalla.
Giorgio sorride incredulo.
<<Ancora non ci credo.>> aggiunge passandosi una mano tra i capelli.
Alle sue spalle noto Maia che fa capolino dalla porta.
<<Allora, buone vacanze, hai ancora tutta l'estate davanti.>> concludo velocemente sorridendo.
<<Grazie, anche a voi.>>
<<Sarà difficile, ma proveremo a godercela.>> dico salutandolo e avvicinandomi alla porta.
<<Aspetta Andrea!>> mi chiama subito dopo tornando verso di me.
<<Visto che non ripartirò immediatamente per la Sicilia, avevo pensato di organizzare qualcosa per Giovanni... sai, ieri abbiamo parlato di Milano e del fatto che nessuno dei due l'ha mai visitata. Pensavo di domandare ad un medico se possiamo portarlo fuori di qui per un giorno...o almeno per una sera...>>
<<Giorgio, non possiamo rischiare...se gli succedesse qualcosa mentre siamo fuori, chi ci aiuterà? Non faremo mai in tempo a tornare in ospedale.>> rispondo preoccupato.
<<Andrea, ti preoccupi troppo...non succederà nulla, è solo per un giorno.>>
<<Mi preoccupo troppo!? Vorrei vedere come ti comporteresti tu con il tuo migliore amico su un letto di ospedale e una malattia del genere.>> esclamo scocciato.
Giorgio abbassa lo sguardo, imbarazzato.
Maia interviene uscendo dalla stanza e accostando la porta.
<<Secondo me non è una cattiva idea, gli farà bene uscire di qui.>>
Resto in silenzio per qualche secondo. Questa idea non mi convince ma non voglio fare il rompipalle di turno.
Decidiamo di incontrarci domani qui in ospedale per proporlo a Giova, se lui accetterà troveremo un ristorante in cui andare. Giò ha detto di invitare alcuni amici, lui farà lo stesso.
Dopo esserci salutati rientriamo nella stanza chiudendo la porta alle nostre spalle.