Capitolo 69.

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Maia's pov

Mi addormento contro il petto di Andrea, cullata dalla sua voce e dalle sue carezze. Vorrei non svegliarmi mai più. Non riesco a sopportare l'idea di non poterlo più vedere, di non poterci più parlare. Fa così male.

...

Sono a scuola, ma all'interno dell'edificio non c'è nessuno. Cammino sola nei lunghi corridoi semibui, illuminati per pochi istanti da lampi di luce. Fuori si è scatenato un temporale e il frastuono dei tuoni sembra far tremare il liceo. Mentre mi guardo intorno sento un rumore di passi provenire da un'aula. Mi avvicino alla porta socchiusa , cercando di sbirciare senza farmi notare. Un ragazzo cammina tra i banchi nervosamente, come se stesse aspettando qualcuno. Quando riconosco la persona nella stanza resto con bocca e occhi spalancati.

<<Giovanni...>> sussurro sbalordita, spalancando la porta.

Lui si volta verso di me e sorride.

<<GIOVANNI!>> grido con gli occhi colmi di lacrime, correndo verso di lui.

Gli salto letteralmente in braccio, intrecciando le mia braccia dietro al suo collo e le mie gambe intorno ai suoi fianchi. Giova mi sorregge, stringendomi forte a lui e passando una mano in su e in giù dietro la mia schiena.

<<Non lasciarmi mai...ti prego. Resta con me per sempre.>> sussurro iniziando a piangere.

Il ragazzo ridacchia tristemente, poggiando la sua testa contro di me.
<<Amore mio, è solo un sogno...io non ci sono più.>>

Lentamente mi fa tornare con i piedi per terra, prendendo il mio viso tra le mani. Mi guarda negli occhi per pochi secondi, per poi baciarmi più volte. Prolunga un bacio più degli altri, rendendolo più passionale. Mentre le nostre labbra sono ancora unite lo sento iniziare a singhiozzare.
Mi divido da lui e sorrido teneramente.
Anche lui sorride, asciugandosi le lacrime e continuando a piangere.

<<Maia...mi sei mancata da morire.>> afferma con la voce rotta dal pianto, accarezzandomi il viso.

<<Anche tu amore.>> rispondo poggiando la mia mano sulla sua.

<<Credevo di averti perso per sempre...>> dico tornando ad abbracciarlo.

<<Tu non mi perderai mai...mai...non ti lascerò sola per neanche un istante.>>

Abbasso lo sguardo, consapevole del fatto che non potrà restare per sempre con me. So che lo sta dicendo solo per tranquillizzarmi e rendermi felice.

<<Hey...>> inizia lui, sollevandomi il viso.

<<Io dico sul serio...sarò sempre qui.>> conclude avvicinandosi e poggiando la sua fronte contro la mia.
Continuando a guardarlo negli occhi lo prendo per mano e lo faccio sedere su un banco accanto a me.

<<Giova...>> dico attirando la sua attenzione.

<<Io...mi sento in colpa per la tua morte. Se solo avessi capito che stavi male, avrei potuto avvertire un dottore e salvarti.>> aggiungo mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.

Lui scuote il capo sorridendo.

<<Maia, io in quel momento sapevo di star morendo, ma ero felice. Se tu avessi chiamato un medico mi avrebbe portato via da te e sarei morto in una sala operatoria, probabilmente. Io volevo solo poter passare i miei ultimi momenti con la ragazza che amo.>> spiega sorridendo teneramente.

Lo guardo negli occhi, per poi baciarlo. Mi siedo sulle sue gambe, stringendomi contro il suo petto.

<<...Hai sofferto?>> domando mentre le sue braccia mi cingono i fianchi.

<<Si, ma solo per pochi minuti. Prima ha iniziato a farmi male la testa, poi la pancia. Ben presto mi sono ritrovato senza fiato, come se il mio setto nasale e la mia bocca fossero tappate da qualcosa. La mia vista ha iniziato ad offuscarsi, ma sono stato cosciente fino all'ultimo secondo. Tutto questo è durato finché il mio corpo non ha ceduto, lasciando che cadessi in un sonno profondo.>> inizia, sospirando
<<Un sonno da cui non mi sono più svegliato.>> conclude.

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