Capitolo 72.

772 73 22
                                    

Ormai è ora di pranzo, ma nessuno di noi due ha appetito.

<<Maia...vieni da me? Così mi racconti ciò che hai sognato.>> mi propone Andre mentre cammina.

Annuisco subito.

Arriviamo a casa sua e saliamo le scale fino al suo appartamento. Mentre avvicino il dito al campanello la porta si apre all'improvviso.

<<Vi avevo sentiti arrivare...>> sussurra suo fratello scansandosi e facendoci passare. Credo che la brutta notizia sia già arrivata, visto il silenzio nella casa.

Camminiamo fino alla cucina, dove troviamo i genitori di Andrea intenti a parlare tra di loro. Appena ci notano la donna viene velocemente verso di noi e abbraccia il figlio per poi rivolgermi un leggero sorriso.
Senza dire nulla esce dalla stanza asciugandosi le lacrime.

Andrea mi fa cenno di andare nella sua stanza e io lo seguo senza obiettare. Appena entriamo chiude la porta e si siede sul suo letto, accanto a me.

<<Io e Giovanni siamo cresciuti insieme e i miei genitori lo vedevano quasi come un secondo figlio, stessa cosa vale per me e Manuel. Era come un fratello per noi.>> spiega poggiando i gomiti sulle ginocchia e abbassando lo sguardo.

Lo ascolto senza aprire bocca, presa dalle sue parole. Non immaginavo che Andrea e Giovanni avessero un legame del genere. Sapevo che erano grandi amici, ma non credevo che anche le loro famiglie avessero un rapporto così forte. 

Lentamente mi alzo in piedi e vado verso la finestra, poggiandomi al muro. Osservo il paesaggio, senza dire nulla. Vedo le imponenti montagne che circondano il nostro paese, i verdi prati occupati da alcune casette sparse qui e là e grandi distese di alberi e boschi. Il mio cuore è pervaso da una strana sensazione, forse malinconia o rimorso, per ragioni che non comprendo.  Sento Andrea avvicinarsi e posizionarsi accanto a me. 

<<Sai...anche lui lo faceva sempre...>> afferma sorridendo leggermente. Mi volto verso di lui.

<<Adorava poggiarsi lì e osservare il paesaggio.>> aggiunge indicando la parete dietro di me. 

Mi allontano da essa e sorrido, immaginandolo. Osserva la finestra senza dire nulla, pensando suppongo. Avvicino la mano al suo "ologramma", riuscendo solo a sfiorare il muro. 

Change Your Mind •~Spawn~•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora