Capitolo 66.

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Vi suggerisco di ascoltare questa canzone mentre leggete, secondo me è perfetta. So che è molto lunga e probabilmente durerà più del capitolo, ma se ne avete l'opportunità sentitela come sottofondo.

/Spanish Sahara - Life is strange.\

<<Andrea...voglio restare sola, con lui...>> sussurrò dopo qualche istante di silenzio, mantenendo lo sguardo rivolto verso il basso.

Il ragazzo sospira, rivolgendomi una rapida occhiata e annuendo.

<<Ok. Se hai bisogno sono qui fuori.>> mi risponde, dandomi un bacio sulla fronte e uscendo dalla stanza con le mani in tasca e la testa china.
Prima di chiudere la porta invita, con un sussurro, i nostri amici a seguirlo.

A mano a mano, tutti escono dalla camera, lasciandomi sola.
Il motivo della mia richiesta non è perché io voglia chiudermi in me stessa, anzi. Adesso più che mai ho bisogno di affetto, di compagnia.
L'unica vera ragione è che voglio stare ancora un po' con lui.
Voglio parlargli, sperando che il qualche modo possa sentirmi, ovunque si trovi ora.

Lentamente, dopo un profondo sospiro, mi avvicino al suo letto.
Sento il mio corpo tremare, gli occhi bruciare...

<<Giova...>> mugugno con voce strozzata, colma di dolore, mentre cerco di trattenermi dal piangere ancora <<Come hai potuto abbandonarci. Noi senza te siamo persi...>>

Mi inginocchio accanto al suo letto con un altro sospiro, ammirando la perfezione del suo volto.

<<Io, Andrea, Giorgio... abbiamo tutti bisogno di te...>> continuo, mentre lascio che una lacrima solchi il mio viso, senza neanche asciugarla <<Io non posso andare avanti... tu sei la ragione del mio sorriso... la mia vita.>>

Chino il capo, mentre più gocce scivolano dal mio viso e cadono sul pavimento. Strizzo le palpebre, tentando di far uscire le lacrime che mi appannano la vista, ancora bloccate nei miei occhi.

<<Ogni persona ha un suo mondo, dove si rinchiude per evitare quello reale; in un universo senza problemi e preoccupazioni. L'unico modo per raggiungere il mio pianeta era vedere il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo volto... solo tu avevi il potere di farmi sognare.>> balbetto singhiozzando, asciugandomi le guance con nervosismo.

Rivolgo di nuovo i miei occhi a Giovanni, mentre percepisco il mio labbro inferiore tremare.
Interrompo il discorso che stavo pronunciando, rendendomi conto di non riuscire più a trattenere ciò che il mio cuore grida da ore.

<<Io ho bisogno di te!>> esclamo con un tono colmo di rabbia, sofferenza e dolore.

Esprimo tutto ciò che sto provando con un pianto disperato, non riuscendo più a fermare i miei singhiozzi.

<<Ti prego!>> grido ancora <<Ti prego, torna! Ti amo, torna da me!>>

Mi chino sul suo letto, afferrando e stringendo con forza le bianche coperte che coprono parte del suo corpo.

Non ce la faccio.
Non ci riesco, non posso concepire una vita senza lui.

Mi sporgo su Giovanni e accarezzo il suo pallido viso, sentendo quanto fredda sia la sua pelle. Gli sistemo un ciuffo di capelli ribelle e poggio la mia fronte contro la sua, mentre le mie lacrime mi rigano le guance, fino a cadere e scorrere sul suo volto. Avvicino lentamente le mie labbra alle sue e lascio un delicato bacio su di esse, sentendo per un'ultima volta il suo sapore.

Mentre mi allontano dal suo viso vengo scossa da brividi e tremiti.
Tentando di tranquillizzarmi mi sdraio sul letto, accanto a lui, voltandomi su un fianco.

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