Ormai ho un muretto personale davanti alla mia scuola, dove mi fermo per scrivere. Quel posto mi dà ispirazione. u.u
Andrea's pov
<<Sono stata un'idiota...non avrei dovuto arrabbiarmi così...>> mugola Maia, asciugandosi le lacrime con le mani.
<<Si, sei stata un'idiota...>> rispondo, annuendo <<Ma si può sempre rimediare. Vieni, torniamo da Giovanni.>>
Mi alzo in piedi e afferro le sue mani, tirandola su. Subito dopo la stringo in un rapido abbraccio, accarezzandole la schiena.
Appena ci dividiamo, ci avviamo insieme verso l'ospedale. Entrambi camminiamo a passo svelto, volendo raggiungere il nostro amico il prima possibile. Dopo circa mezz'ora arriviamo davanti all'edificio e saliamo le scale, trovando l'ascensore occupato. Raggiungiamo il reparto al terzo piano, attraversando il corridoio in cui si trova la stanza di Giovanni.
Entriamo silenziosamente, chiudendo la porta alle nostre spalle senza fare troppo rumore.
Noto subito che, fortunatamente, Giovanni si è tranquillizzato.
Probabilmente dopo il pianto, sfinito, si è addormentato.È sdraiato sul letto, con la pancia rivolta verso l'alto e un braccio poggiato sul suo petto, il quale si solleva regolarmente con il suo respiro. Le coperte arrivano fino al suo bacino, coprendo la parte inferiore del corpo.
Entrambi ci avviciniamo lentamente al letto di Giovanni, venendo però attirati da una voce alla nostra sinistra.
<<Era esausto...>> spiega il compagno di stanza di Giova, sollevando lo sguardo dal libro che ha tra le mani. <<È crollato, come un bambino...>>
Osserva il nostro amico, sorridendo teneramente e tornando poi a leggere.
Faccio per avvicinarmi per svegliarlo, sapendo quanto tenesse a rivedere e parlare alla ragazza.
Maia mi blocca. <<Lascialo dormire...non lo disturbare...>> sussurra, tirandomi via per un braccio.
Osserviamo Giovanni per qualche istante, venendo però attirati da un rumore alle nostre spalle e voltandoci velocemente.
In quel momento entra un dottore nella stanza, con gli occhi rivolti verso alcuni fogli che regge tra le mani.
Appena solleva lo sguardo, notandoci, ci squadra dalla testa ai piedi.
Entrambi non sappiamo cosa dire.Scuotendo la testa si avvicina al letto del ragazzo accanto a noi. Controlla la sua cartella clinica, rivolgendo poi una rapida occhiata al paziente.
Continuando a scrivere qualcosa su dei fogli si rivolge a noi, che nel frattempo siamo rimasti immobili accanto a Giovanni.
<<Non dovreste essere qui...l'orario delle visite è finito...>> afferma senza guardarci.
<<Ecco...noi...>> provo a cercare una scusa ma non mi viene in mente nulla.
<<Non cercare giustificazioni, non vi caccerò...ma potete restare solo altri dieci minuti...>> risponde voltandosi e abbozzando un sorriso.
<<D'accordo...grazie...>> afferma Maia sorridendo, sedendosi accanto al ragazzo.Mentre io e lei parliamo sottovoce l'uomo si avvicina a Giova e controlla alcuni macchinari, flebo e fogli vari. Si rabbuia, sollevando lo sguardo verso il ragazzo steso sul materasso.
<<Qualcosa non va dottore?>> chiedo preoccupato, interrompendo la mia amica e accorgendomi della sua strana reazione.
<<Voi siete suoi parenti?>> domanda, spostandosi il paio di occhialetti che porta davanti agli occhi.
Io e Maia ci guardiamo confusi.
<<No, solo amici. Sua madre dovrebbe tornare a momenti.>> rispondo, scrollando il capo e mantenendo un espressione interdetta sul volto.
Il medico annuisce, abbassando lievemente lo sguardo.
<<Siete a conoscenza delle condizioni del vostro amico?>> chiede ancora l'uomo.
<<Non proprio...sappiamo solo che ha avuto una rapida decadenza...>> spiega Maia, osservando il medico con sguardo sempre più turbato.
Lui annuisce ancora, guardando il ragazzino davanti a se ancora una volta.
<<Non lasciatelo solo...cercate di restare al suo fianco il più possibile...>>Entrambi annuiamo, corrugando la fronte e scambiandoci una rapida occhiata preoccupata tra di noi.
Il dottore esce dalla stanza, chiudendo la porta e senza aggiungere nient'altro.
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Change Your Mind •~Spawn~•
Fiksi Penggemar¤Drammatica¤ Una persona può cambiarti la vita? ~Tratto dalla storia~ "Maia, non devi essere perfetta per tutti, basta essere speciale per qualcuno. Giovanni ti ama, e ti amerà per sempre, ma una cosa che non ha mai sopportato è il vederti soffrire...