Sono passati dei giorni dall'evento e siamo tutti tornati alla normalità, il lavoro, gli amici e le sveglie, oggi è Venerdì e come tutti i Venerdì sera io ed Edward ci ritroviamo a chiacchierare ubriachi al solito pub,
- Dato che ormai siamo grandi amici di bevute and company, posso fare una cosa che voglio fare da quando ti ho conosciuto? – chiedo biascicando al mio capo,
- Tutto quello che vuoi baby – dice ammiccante lui
- Hey, hey, hey, vacci piano ragazzo – dico muovendo un dito senza senso davanti alla sua faccia – Le donne potranno pure cadere tutte ai tuoi piedi ma non sei il mio tipo – aggiungo poco seria ridendo
- Ouch, sorella – mette una mano sul cuore – così mi ferisci – fa il broncio
Rido talmente tanto che quasi cado dalla sedia,
- Posso toccare i tuoi bicipiti? – credo di essere diventata rossa mentre glielo chiedo
- Prego - tira su la manica irrigidendo i muscoli
- Wow! Ma sono di ferro – constato toccandolo
Mi fa toccare anche i pettorali e gli addominali da sopra la maglietta attillata che porta, il che è quasi come toccarlo senza ed è così perfetto, per evitare di saltargli addosso non mi soffermo molto con le mani sul suo corpo, lui invece si prende gioco dei miei muscoli delle braccia quasi inesistenti ma non può dire lo stesso degli addominali che tiro fuori, si vedono lievemente perché non mi piace avere un corpo maschile però rimane sorpreso. Ritornando seri parliamo di Christine che ha lasciato da poco, e di un ragazzo che mi stalkera sulla metro, mi mette un ansia assurda, continuiamo a parlare fino a quando non si fa tardi.
Mentre mi alzo per andare via perdo l'equilibrio inciampando su me stessa e prima di poter sbattere il culo a terra Edward mi salva, i nostri corpi sono troppo vicini e così anche le nostre labbra, la testa mi gira ed inizia a fare troppo caldo, il respiro si fa più pesante ed i miei occhi si perdono nei suoi, in un gesto poco controllato le nostre labbra si uniscono, infila gentilmente la sua lingua e tutto diventa troppo confuso, quando capisco cosa sta succedendo mi stacco velocemente,- Mi.. mi dispiace – dico stordita
- Jessica, scusa non.. –
- Tranquillo, facciamo finta che non sia mai successo – guardo da un'altra parte imbarazzata
- Si, forse è meglio così – sivpassa una mano dietro la nuca
Nel tragitto verso casa non dico una parola fin quando non arriva sotto casa, lo saluto ed esco velocemente dalla macchina.
Nel weekend ho il tempo di riprendermi dall'accaduto, è un figo indecente ma pur sempre il mio titolare ma è così difficile pensare quando scene di sesso violento su ogni tipo di superficie pervadono la tua testa. La settimana seguente è molto imbarazzante, non ci guardiamo nemmeno in faccia e quando ha bisogno di qualcosa mi chiama al centralino o manda una mail ed io per un po' sono contenta che faccia così, i giorni passano e la situazione è diventata ridicola quindi quando mi chiede al telefono di mandargli i fogli con i conteggi via mail, li stampo e dopo essermi fatta forza glieli porto a mano,
- Jessica, non c'era bisogno che venissi fino a qui – sembra a disagio
- Si come no – mi siedo davanti a lui e gli porgo i fogli
- Grazie – sorride debolmente, come se non sapesse cosa fare
- Ascolta Edward – esordisco - è stato uno stupido bacio che ci siamo dati in un momento, come dire.. – penso a qualche parola che possa catturare il significato senza riuscirci – comunque, eravamo ubriachi, faceva caldo, eravamo troppo vicini e tu sei sexy e lo sai, quindi bando alle ciance quello che voglio dire è basta, siamo adulti ed abbiamo fatto una cosa che non avremmo dovuto quindi, se tu sei d'accordo ci passerei sopra senza tanti problemi e tornerei alla normalità, che dici? – dico tutto d'un fiato

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INKED
RomanceMi scuso in anticipo per la mancanza di una descrizione ma la storia è ancora in fase di lavorazione, fatemi sapere via commenti o via messaggio cosa ne pensate. Work In Progress.. =)