Saranno passate un paio d'ore da quando sono alla festa, Mike è andato via con quel ragazzo mentre io sono qui in mezzo ad un gruppo di ragazzi a parlare di lavoro, sono anche un po' alticcia per mia fortuna visto che da sobria le loro battute non le troverei così divertenti, ho notato che Andrew ha fatto una smorfia quando il ragazzo alla mia destra si è unito a noi e mi ha baciato la mano quando ci siamo presentati, so che non è una cosa carina ma ho deciso di usarlo per farlo ingelosire o almeno ci provo, ogni tanto mentre rido appoggio una mano sulla spalla o sul petto del ragazzo accanto a me, guardando con la coda dell'occhio le reazioni di Andrew,
-Ho bisogno di una boccata d'aria, perdonatemi- mi congedo
-Jessica, aspetta vengo con te- dice Mark il ragazzo che è alla mia destra
-Certo- sorrido
Usciamo nel giardino dell'hotel, ci sono altre persone qui ma non sono molte,
-Allora Jessica esci con qualcuno?- chiede mentre si accende una sigaretta
-Forse- rispondo sovrappensiero
-Forse?- chiede perplesso
-Si, cioè non so quale sia l'attuale situazione tra noi- dico
-Capisco- dice - Se ti invitassi a cena fuori accetteresti?-
-Può essere- sorrido senza pensarlo davvero
-Vieni qui stai tremando- mi tira a se prima che possa rispondere che sto bene così e mi stringe
La sensazione è così strana, non mi piace e mi sento a disagio,
-Sig. Paulson avrei bisogno di parlare con la sig.na Skyler- la voce di Andrew riempie il silenzio
Ringrazio chiunque ci sia lassù per l'ottima tempistica con la quale lo ha mandato, mi allontano da Vincent congedandomi mentre vado verso Andrew che è fin troppo calmo, appoggia la mano alla fine della mia schiena accompagnandomi all'interno della struttura nella quale eravamo prima, sempre con calma prosegue dritto fino all'ascensore nel quale entriamo e mentre saliamo il silenzio riempie l'abitacolo, la sua mano è salda sulla mia schiena ed il calore che si sprigiona da quel punto è assurdo,
-Dove stiamo andando?- chiedo calma
Non ricevo nessuna risposta, quando arriviamo percorriamo il corridoio fino all'ultima stanza ed appena entriamo chiude la porta, mentre io mi fermo in mezzo alla stanza lui va avanti,
-Che cazzo stava succedendo la fuori?- chiede mentre si toglie la giacca del vestito e si tira su le maniche della camicia,
-Niente.. non stava succedendo niente-
-Cazzo Jessica, come puoi dire niente? Eri tra le sue braccia!- urla mentre si slaccia la cravatta e la butta sulla giacca
-Non è colpa mia! Pensava avessi freddo e prima che potessi dire di no mi ha stretta- urlo anche io
- Quel bastardo io...- inizia a dire
Poi nell'arco di mezzo secondo mi ritrovo contro la porta della camera, con il suo corpo contro il mio mentre una mano stringe le l'altra è contro la porta,
-TU.. SEI.. MIA.. CAZZO!- dice contro le mie labbra
Ansimo alla sensazione che mi da, parte dal basso ventre e sale fino al cervello,
-Nessun figlio di puttana deve toccarti, baciarti o che altro- io suoi occhi fissano i miei
-Io..-
-Jessica, io non sono uno di quei bastardi con cui sei stata, se dico che sei MIA.. sei MIA.. -
La mano che aveva sulla porta si ferma sulle spalline del vestito che fa cadere, il vestito scivola giù completamente e mi ritrovo completamente nuda davanti a lui. Sgrana gli occhi e sembra andare in trans,
-Sei troppo sexy - passa la lingua sulle sue labbra -Sei una fottuta stronza, le mutandine nella tasca mi hanno fatto andare fuori di testa, sapere che sotto questo meraviglioso vestito non avevi nulla mi ha fatto eccitare oltremodo.. ma ovviamente tu lo sapevi già- mi lascia un bacio dolce.
La mano dalle mie guance passa sul mio collo che stringe in modo eccitante, mi sento inumidire tra le gambe dove passa le dita della mano libera,
-Cazzo come sei bagnata- la voce sexy
Infila due dita dentro facendomi ansimare il suo nome,
-Dio.. non ti resisto... Mi fai andare fuori di testa- sfila le dita e libera il mio collo mettendosi le mani tra i capelli
Mi avvicino a lui e lo bacio e dopo qualche secondo di esitazione ricambia il bacio con foga, gli strappo via la camicia liberando il suo corpo perfetto, poi gli tolgo i pantaloni mentre lo spingo verso il letto sul quale cade portandomi con se, mi ritrovo sotto di lui ed in un attimo lo sento riempirmi completamente,
-Oh.. si.. Andrew scopami- dico supplichevole
Senza pensarci due volte comincia a muoversi dentro di me, è così bella la sensazione di essere desiderati così tanto che mi fa andare fuori di testa, si muove lentamente facendomi sentire a pieno ogni centimetro di se, poi lo sento scoparmi sempre più veloce e mi fa urlare dal piacere finché non veniamo insieme.
Mi risveglio lentamente dal mondo dei sogni, il profumo di Andrew mi sale su per il naso e facendomi crogiolare tra le lenzuola prima di aprire gli occhi,
-Buongiorno splendore- dice l'uomo accanto a me appoggiando quello che sembra un portatile sul comodino,
-Mmmm..- faccio dei versi incomprensibili
- Si.. diciamo che lo penso pure io - sorride mettendosi su di me
Mi lascia dei dolci baci sulle labbra facendomi sorridere come una bimba, piano piano scende sul collo, poi sui seni, poi sulla pancia fino ad arrivare alla mia intimità e prima che me ne renda conto il sorriso si trasforma in ansimi di piacere, la sua bocca assieme alla lingua giocano con il mio clitoride mentre le sue dita mi penetrano, è tutto così forte che mi sento venire subito.
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INKED
RomanceMi scuso in anticipo per la mancanza di una descrizione ma la storia è ancora in fase di lavorazione, fatemi sapere via commenti o via messaggio cosa ne pensate. Work In Progress.. =)