Capitolo 56

57 1 0
                                    

Mi siedo sul marciapiede lentamente, mentre uscivo ho afferrato una bottiglia di assenzio che aveva in mano una ragazza, continuo a non sentire nulla e la cosa mi lascia perplessa non mi è mai successo e sono sicura non sia un bene, forse con l'alcool riuscirò ad avere qualche sensazione, sorseggio dalla bottiglia il liquido che mentre scende per la gola brucia come l'inferno e dopo qualche sorso prendo il telefono e chiamo Ryan,

-Sig.na Skyler -

-Ryan puoi venire a prendermi?- chiedo biascicando - Se ti ho disturbato scusami, prendo un taxi -

-Tutto bene signorina?- sembra preoccupato

-Non lo so-

-Sono dall'altra parte della città ma mi metto subito in viaggio, cerco di fare il più veloce possibile-

-Fai pure con calma ti aspetto qui- dico - Scusami se ti ho chiamato nonostante la serata libera-

-È il mio lavoro sig.na Skyler-

-Grazie-

Bevo ancora qualche sorso e sento la testa pesante ma il corpo leggero, la musica che viene dal giardino di Camilla mi fa venire voglia di ballare e dopo essermi alzata a fatica rientro in casa barcollando,

-Jessica stai bene?- chiede Edward con il quale mi scontro nel corridoio,

-Alla grande- sorrido andando verso l'esterno

-Dove vai??- mi chiede

-Voglio ballare- faccio il labbruccio

-O.. Ok- è perplesso

In giardino alcuni ballano intorno nella piscina ed altri intorno, prendo altri sorsi dalla bottiglia che ho in mano e mi muovo al ritmo della musica che pompa nelle casse, mi sento libera e senza pensieri, Edward mi guarda preoccupato ma quando gli sorrido ricambia, gli prendo una mano e lo trascino a ballare esita un attimo inizialmente lasciandosi poi andare,

-Dammi la tua maglietta- grido nel suo orecchio per farmi sentire,

Mi guarda accigliato,

-Dai non guardarmi così- mi avvicino a lui sorridendo,

Infilo le mani sotto l'orlo della sua maglietta e passandole sui suoi addominali perfetti apposta la alzo, mi soffermo sui pettorali guardandolo negli occhi mordendomi un labbro, lo sento respirare più pesantemente,

-Jess... - i suoi occhi si chiudono

Una volta tolta la maglietta e liberato il suo corpo muscoloso e tatuato gliela faccio tenere in mano mentre mi tolgo il vestito rimanendo con addosso solo il tanga nero in pizzo.

-Cazzo Jessica- si passa la mano tra i capelli

-Che c'è? Non sono una novità per te- faccio l'occhiolino

-Jessica lo fai apposta?- sospira

-Di cosa stai parlando? Faccio finta di non capire,

Dopo aver bevuto quasi una bottiglia di assenzio da sola sono super ciucca, sono single da qualche minuto e nella mia testa voglio solo essere libera senza dover pensare agli altri o a cosa pensano, prendo la maglietta di Edward e me la metto addosso legandola in vita, do il vestito le scarpe ed il telefono al mio amico e con una piccola rincorsa mi butto in acqua.

-Sei completamente bagnata!- mi rimprovera Edward quando torno da lui

-Mmm- alzo un sopracciglio - vuoi approfittarne- faccio la linguaccia

-Sei proprio ubriaca - ride di gusto

Una canzone sexy esce dalle casse ed i miei fianchi iniziano a muoversi sensualmente, Edward sembra star per scoppiare da un momento all'altro,

-Jessica che stai facendo? Perché sei bagnata? Ed in mutande?- Dennis con gli occhi rossi e gonfi si materializza davanti a me,

-Sicuro che sia Jessica? Potresti star sbagliando di nuovo- faccio l'occhiolino

-Jessica dobbiamo parlare- si avvicina a me

- Naah, voglio ballare - rido senza un motivo

-Ti prego Jessica -

-Hey bellezza, vuoi ballare?- un ragazzo in mutande che non sembra male mi sorride,

-Certo- ricambio il sorriso e vado verso di lui,

Mette le mani sui miei fianchi e facendo aderire i nostri corpi balliamo un pezzo latino,

-Levale le mani di dosso coglione- Dennis fa staccare il ragazzo da me facendomi cadere a terra,

La scena seguente è loro che si picchiano, io per terra, Edward che cerca di dividere i due ed infine finalmente Ryan che arriva da me,

-Sig.na Skyler sta bene?- mi aiuta ad alzarmi

-Mi sa che ho bevuto tanto- rido come un idiota abbracciandolo

-Lo vedo- sorride togliendosi poi la giacca e mettermela addosso

Prende le mie cose da terra e dopo avermi presa in braccio va verso la casa, Dennis ferma il mio autista che mi guarda come per chiedermi cosa deve fare,

-È andato a letto con Lana- inizio a ridere come un idiota

Mi posa a terra,

-La sig.na Skyler non ha piacere di parlare con lei- si mette davanti a me

-Ryan devo parlarle e nulla mi fermerà- risponde Dennis

Ryan non accenna a spostarsi e Dennis cerca di spingerlo via, peccato che Ryan non la prende molto bene e lo atterra con un pugno,

-Andiamo via- mi prende di nuovo in braccio ed andiamo via

È passato un mese da quel giorno alla festa, Dennis mi ha assillato per due settimane intere consecutive, continua ancora a cercarmi ma non più come prima, nonostante sia affezionatissima a casa di mia nonna l'ho messa in affitto ed io e Mike ci siamo trasferiti altrove, abbiamo preso una villetta con piscina in una bella zona, ho anche cambiato numero di telefono perché a causa di Dennis che mi intasava di chiamate non riuscivo a ricevere quelle importanti, ho fatto anche una piccola vacanza in California per svagarmi. Nonostante sia passato tutto questo tempo contino a non provare nulla, il medico dice che ho avuto un trauma emozionale così forte che sono diventata apatica, Mike è molto preoccupato per me, lavoro tanto e spesso fino a tardi.
Domani sera ho la serata di beneficenza ed anche se le mie emozioni sono sparite devo andare e sorridere a tutti, vado in centro a cercare un abito adatto nonostante ne ho mille a casa, questa per me è più una distrazione che altro. Passeggio per la via principale del centro dove ci sono vari negozi di abbigliamento meravigliosi, Ryan mi segue qualche passo dietro, da quando lavora per me ha notato che qualcuno mi segue quindi è sempre in super allerta, dopo ore di ricerca trovo finalmente un abito stupendo, ha lo scollo a V fino alla vita dalla quale poi parte un ampia gonna, è molto morbido e mi sta un incanto, il colore è sfumato da un viola che diventa poi violetto ed infine rosa chiaro.
Mentre torniamo a casa mi imbatto in un piccolo batuffolino nero che abbaia disperato, qualcuno ha abbandonato un piccolo cucciolino di bouledogue francese, è talmente piccolo che mi sta in una mano, sembra spaventatissimo e mi si stringe il cuore,

-Chi può mai essere così crudele da abbandonare un batuffolino così bello?- guardo Ryan

-Vuole che lo portiamo da un veterinario?-

Annuisco e dopo averlo avvolto dentro al mio cardigan ci avviamo verso la macchina. Il veterinario dice che il cucciolo sta bene, era solo spaventato e tremolante, mi chiede se lo voglio tenere e dato che non riesco a staccarmi da lui decido di prendermene cura, gli fa i vari vaccini e mette il microchip prima di lasciarmelo portare via.
Dopo un mese di nulla ecco che grazie a questo piccolo fagiolino mi sento felice.

INKEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora