Capitolo 6

139 2 0
                                    

Sono al centro commerciale con Amber e stiamo passeggiando mentre mi racconta della ragazza con la quale sta uscendo quando una donna bellissima la ferma per salutarla, è bionda, alta ed un fisico da modella, è molto fine ed elegante il che è strano, conoscendo Amber quella signora non è il tipo di persona con la quale potrebbe avere a che fare ma quando le vedo ridere tra di loro capisco di starmi sbagliando, dico ad Amber che mi avrebbe trovata nel negozio di scarpe e la lascio con la sua amica.

Oggi sono piena di lavoro, la contabile di Edward ha fatto un sacco di errori quindi sto correggendo il tutto prima di mandare la contabilità alla  commercialista,

- Buongiorno, è possibile parlare con Edward? – dice una voce femminile distraendomi,

- Salve, ha un appuntamento? – rispondo senza nemmeno guardarla in faccia scocciata dal fatto che potesse essere una spasimante rompiballe

- No – dice – ed è molto scortese non guardare le persone in faccia – aggiunge un po' infastidita

Alzo lo sguardo sopra gli occhiali da riposo che ho messo per colpa del mal di testa e riconosco la signora bionda che avevamo incrociato io ed Amber al centro commerciale una settimana fa,

- Scusi, ha ragione – mi scuso per la maleducazione – questi conti mi fanno diventare matta –

- Non si preoccupi – sorride – è possibile parlare con Edward, è una cosa importante –

- Uhm, dovrebbe essere libero adesso mi dia un attimo – le sorrido prima di controllare l'agenda – come dicevo è libero, mi segua pure – esco dalla reception per accompagnarla al piano di sopra

- Avanti – dice Edward quando busso

- Una signora chiede di vederti, dice che è importante – lo informo entrando nell'ufficio

- Si, certo falla pure entrare – risponde, mi affaccio dalla porta facendole cenno di entrare.

La faccia di Edward sbianca all'istante quando la vede e la cosa mi fa preoccupare tantissimo,

- Ivy – sono le uniche parole che escono dalla sua bocca

- Edward – risponde lei quasi con le lacrime agli occhi

- Jessica! – urlo il mio nome per spezzare quel momento così stranamente stile film

- Jessica, puoi andare – dice Edward quando la sua faccia paralizzata riprende vita accompagnandomi alla porta e chiudendola senza guardarmi in faccia.

Torno a lavoro perplessa e chiedendomi chi sia quella donna con la quale alla fine va a pranzo senza nemmeno avvertirmi. Ho appena finito il mio panino e sto facendo fare una passeggiata ad Akira adoro questo lupo è così affettuoso e dolce, o almeno lo è con me dato che sbranerebbe vivo chiunque, non ho più visto Edward per tutto il giorno e così anche i seguenti due giorni, mi sento triste e mi manca dato che oltre a non chiamarmi risponde ai messaggi a monosillabi, quando arriva in ufficio è sempre con Ivy ed a chiunque chieda chi sia la bionda che ha rapito il mio fidanzato fa il vago cambiando discorso lasciandomi con ancora più domande. 

Oggi è venerdì e ci vedremo tutti in un disco-pub in centro per festeggiare il compleanno di Amber, ho chiuso presto il negozio visto che i ragazzi non hanno avuto molti clienti ed hanno finito alle cinque, Edward non si è proprio visto e come negli ultimi giorni non risponde al telefono, ho deciso di cucinare al posto di ordinare la cena almeno mi terrò con la mente occupata, prima di andare a casa vado a comprare qualcosa al market vicino allo studio ed arrivata a casa dopo una doccia rilassante mi metto ai fornelli, quando Mike arriva è felice che abbia cucinato adora quando lo faccio, mentre mangiamo mi racconta della sua giornata e delle clienti pazze. Dopo cena andiamo a prepararci ed il mio amico sceglie cosa devo mettermi, come truccarmi, e come tenere i capelli dato che in questi giorni ero talmente triste da vestirmi come una barbona, osa con un trucco molto rock con gli occhi truccati completamente di nero che fanno un bellissimo contrasto con le iridi ed i capelli grigi, questi ultimi li raccoglie tutti in una coda alta, ai piedi degli stivali in pelle al ginocchio con tacco alto ed infine un bellissimo vestito con scollo a V fino alla vita dalla quale parte una gonna cortissima quasi in stile ballerina e le maniche in pizzo, quando mi guardo allo specchio una carica di autostima mi invade il corpo, sono stupenda nulla a che fare con la ragazza degli ultimi tre giorni.

INKEDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora