Capitolo 39

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Passo la settimana ad evitare le chiamate di Dennis ed Edward buttandomi a capofitto nel lavoro, insieme al team del marketing iniziamo a pensare come espanderci in tutto il mondo, Mike è preoccupato perché non faccio altro che lavorare per non pensare al dolore, oggi è Venerdì e lui vuole uscire a bere qualcosa ma nonostante non ne abbia nessunissima voglia non voglio che si rovini la serata per colpa mia quindi accetto, questa mattina ho anche appuntamento all'azienda del padre di Dennis, mi sembrava brutto cancellarlo quindi munita di buona volontà dopo essermi sistemata con un vestito corto bianco con le maniche a tre quarti e la schiena scoperta fatto in pizzo, delle décolleté dello stesso colore, un filo di trucco ed una coda alta, mi metto in macchina e parto.

Ci vuole un'oretta prima di arrivare a destinazione, l'azienda è un po' fuori città ed è gigantesca, al cancello la guardia mi chiede i dati e dopo avermi dato un pass con sopra il mio nome mi augura una buona permanenza e mi fa entrare,

-Jessica benvenuta- mi accoglie Giuseppe che mi aspettava insieme a Dave nella Hall

Dopo i convenevoli passiamo la mattinata a visitare l'azienda, mi spiegano dei loro progetti man mano che entriamo, stanno sperimentando una nuova biotecnologia con la quale anche nei paesi dove c'è siccità ed impossibilità di coltivare lo si potrà fare eliminando così finalmente la sete e fame nel mondo, hanno molti progetti importanti sui quali stanno lavorando ed è fantastico conoscerli, verso l'ora di pranzo andiamo al ristorante interno dove continuiamo a parlare di una nuova biotecnologia che prevede l'inserimento di microrganismi nella miscela di vari prodotti di bellezza facendo si che i raggi uv non danneggino pelle e capelli, sono molto interessata a questa parte perché potremmo usarla nostri prodotti aumentandone così la qualità.

-Bene Jessica, spero ti sia piaciuta la visita e che magari possiamo vederci ancora per definire quel progetto- sorride Dave insieme al padre

-Certamente, sono molto interessata a quel progetto sicuramente ne parleremo ancora-

Saluto Giuseppe e Dave e mi avvio alla macchina,

-Jessica.. Jessica aspetta - sento una voce femminile urlare il mio nome

-Alice ciao- mi volto trovandomela davanti

-Jessica ho bisogno di dirti una cosa- si ferma davanti a me

-Dimmi pure -

-L'altra sera- si ferma per vedere la mia reazione che in quel momento è piatta - Non è stata colpa di Dennis, Lana non ne poteva più di sentirlo parlare di te e per zittirlo gli si è buttata addosso baciandolo-

Non so come reagire a quelle parole, sono disorientata,

-Ti prego non prendertela con mio fratello, è veramente innamorato di te e non è giusto che per colpa di Lana dobbiate soffrire entrambi-

-Alice, ora devo andare ho degli appuntamenti importanti nel pomeriggio-

-Ti prego Jessica, mio fratello sta male - sembra preoccupata

-Ci penserò su- le sorrido cercando di tranquillizzarla

Salgo in macchina dopo averla salutata e parto, ho mille pensieri in testa e penso che potrebbe scoppiare da un momento all'altro, cerco di concentrarmi alla guida per non pensare a nulla.

-Signorina Skyler- si alza venendomi in contro Nicole appena esco dall'ascensore - ho provato a fermarlo ma il signor Kent lo ha lasciato entrare lo stesso-

Mi prende una fitta al cuore pensando che sia Dennis, mi precipito nel mio ufficio per trovare Mike ed Edward che parlano, quest'ultimo dopo essermi seduta mi racconta la stessa cosa che mi ha detto Alice, cercando di convincermi a chiamare Dennis,

-Ho bisogno di pensarci Edward, io sono così confusa ed ho la testa che scoppia- sono frustrata da tutta la situazione

-Lo capisco Jess, e spero che tu prenda la decisione giusta-

Edward è appena andato via ed io ho la testa che scoppia,

-Jess dovresti andare da Dennis- mi dice Mike

-No Mike, non ne posso più di oggi, vorrei andare a casa lavarmi ed uscire a divertirmi senza pensare a nulla-

-Ma Jess..-

-Ma niente, andiamo via- ordino

Mangiamo qualcosa a casa e dopo esserci preparati andiamo in un locale in centro, indosso un abito nero monospalla molto stretto con delle décolleté col tacco alto, i capelli legati in una coda ed il trucco leggero, inauguriamo la serata con qualche shot di tequila, sale e limone, l'alcool che scende giù una meraviglia lasciando quel famigliare bruciore che fa sparire con sé tutto ciò che mi riempie la testa, due ore dopo in totale avrò bevuto tre bicchieri di Jack daniels, due di Tequila sunrise ed altri due di rhum e cola per poter stare bene e sentirmi libera. Mi butto in mezzo alla pista lasciando che il mio corpo si muova a tempo con la musica house che rimbomba dalle casse, sentendomi libera e leggera, un ragazzo biondo che mi sembra molto carino si avvicina a me sorridente, iniziamo a ballare insieme e sono felice che lui non invada troppo i miei spazi, lo trovo molto gentile dato che non mi va che qualche sconosciuto mi si strusci addosso, balliamo per qualche canzone prima di decidere di andare a bere qualcosa con il nuovo amico. Quando arrivo da Mike lo trovo insieme ad Edward e Dennis, quest'ultimo guarda malissimo il ragazzo di fianco a me,

-Jessica, lui chi è?- chiede Mike

-Lui è.. Paul - balbetto

-Ciao ragazzi- saluta con una mano mentre poggia l'altra sulla mia spalla

Dennis quasi spacca il bicchiere sul tavolo facendomi sobbalzare, Edward gli dice qualcosa all'orecchio prima di mettergli la mano sulla spalla, Paul passa la mano dalla spalla alla schiena facendomi sentire i brividi,

-Levale quella cazzo di mano di dosso prima che ti spacco quella faccia da culo che ti ritrovi - Dennis si alza di scatto mettendosi faccia a faccia con Paul

Mi metto subito tra di loro prima che possa fargli del male, Dennis mi prende per un polso trascinandomi fuori dal locale,

-Dennis fermati mi fai male- urlo quando siamo fuori,

Non si ferma finché non entra in un vicolo illuminato solo da una luce molto fioca,

-Cosa cazzo pensava di fare quel bastardo? Pensava di poter toccare ciò che è mio senza problemi?- mi sbatte contro il muro

-Dennis tu sei pazzo!- urlo tirandogli uno schiaffo

-Ti prego sfogati, parlami, urlami contro, picchiami, fai quello che devi ma per favore non lasciarti toccare da nessun altro- poggia la sua fronte sulla mia

-Ti odio!- gli tiro un altro schiaffo urlandogli contro

-Io ti amo- i suoi occhi fissi nei miei

-Zitto, non lo puoi dire - urlo prima di alzare la mano per tirargli un altro schiaffo ma la afferra al volo bloccandola sulla mia testa

-Io ti amo Jessica - avvicina il suo corpo al mio, -Ti amo cazzo- blocca l'altra mano con la quale lo stavo per colpire insieme alla prima

-Smettila- le nostre labbra a pochi centimetri,

Sento il mio respiro diventare più pesante ed accelerato,

-Ti amo Jessica, non posso stare senza di te, preferirei morire piuttosto- le lacrime iniziano a cadere dai suoi occhi,

Poso le mie labbra sulle sue ed è tutto ciò di cui ho bisogno per sciogliere tutto il peso ed il dolore che mi sono portata dentro questi giorni, mi lascia andare le mani e con le sue scende sul mio corpo lentamente fino a fermarsi sul mio sedere e senza fatica mi prende in braccio facendomi legare le gambe dietro la sua schiena,

-Ti voglio piccola- ansima sulla mia bocca -Ti voglio ora- lo sento sbottonarsi i pantaloni ed in un attimo spostarmi le mutande ed entrare dentro di me,

-Ah- ansimo alla sensazione piacevole

-Oddio piccola, quanto mi sei mancata - spinge dentro di me fin quando non veniamo entrambi.

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