INKED

Capitolo 89

Io ed Andrew abbiamo deciso di rimanere ancora qualche giorno, abbiamo mandato via le nostre guardie per poter stare il più soli possibile, passiamo le giornate tra il lavoro a distanza, le coccole, i film ed il cibo. Ho scoperto che è un ottimo cuoco, siamo stati bene insieme e nonostante non abbiamo ancora fatto l'amore lui non mi sta mettendo fretta,  iolo vorrei eccome ma non mi sento ancora pronta.
Andrew è al telefono fuori mentre io controllo le mail di lavoro, mentre sto per rispondere ad una mail di un acquirente mi squilla il telefono, appena vedo chi è mi prende un colpo, decido di non rispondere ma lui continua a chiamare, do un occhiata fuori ed Andrew è ancora al telefono, prendo il mio e salgo in camera a rispondere,

- Dennis - dico appena rispondo

- Jess.. Come stai? - mi chiede

- Meglio.. Tu come stai? -

- Ora che ti sento meglio - risponde

Queste parole mi fanno battere il cuore, mi sento in colpa verso Andrew ma non posso farci nulla, la sua voce, le sue parole e la sua presenza mi fanno impazzire,

- Quando torni Jess, non vedo l'ora di vederti- dice

Cazzo.. Potrei morire sentendo le sue parole, mi lascio andare al gongolamento interiore per un po', poi in un attimo di lucidità capisco che devo assolutamente dirgli come stanno le cose,

- Ascolta Dennis... - inizio - Le cose sono cambiate -

- Cos'è successo Jess.. -

- Andrew mi ha trovata.. È venuto qui ed abbiamo parlato - dico mentre lo sento sospirare - Mi ha spiegato cos'è successo ed ho deciso di perdonarlo e dargli un'altra chance -

- Jess.. Perché? - chiede - Avevi detto che non era l'uomo giusto per te, che mi ami Jess.. - continua - Ti ha ferita.. -

-Lo so Dennis, ma lo hai fatto anche tu.. Più volte - rispondo

- Lo so Jess.. Ma io.. -

- Per favore Dennis non rendere tutto più complicato - sospiro mentre mi si spezza il cuore - Io ti amo Dennis e lo sai.. Ma se siamo a questo punto è solo colpa tua - mi lascio andare sul letto

- Lo so Jessica.. E mi maledico ogni giorno per questo - sospira - Spero che tu possa essere felice Jess.. Anche se sono sicuro che lui ti farà stare male di nuovo, e sappi che questa volta sarò davvero qui ad aspettarti, perché sei tu la mia metà -

- Va bene- sorrido alle sue parole - Ti auguro il meglio Dennis -

- Ciao Jessica - mi saluta - Ti amo-

- Ciao Dennis -

Stacco il telefono e mi prendo la testa tra le mani chiedendomi cos'ho fatto di male, amo Dennis così tanto ma Andrew mi fa stare così bene ed in pace, un giorno amerò anche lui.. Spero..

Questa mattina mi sveglio più allegra, dopo la chiamata di Dennis sono tornata di sotto a finire il mio lavoro ho pensato mille modi per dire ad Andrew cos'è successo con Dennis quella sera ma non ci sono riuscita,

- Che vuole fare la mia principessa oggi? - chiede Andrew con un sorriso felice

- Una passeggiata tra i boschi? -

- Va bene piccola, preparati -

Dopo esserci preparati usciamo tra i boschi, i colori della natura sono meravigliosi e danno un senso di libertà assoluto, camminiamo per un'ora prima di fermarci ad ammirare il panorama,

- Jessica che ti prende? - mi chiede - È da ieri che sei silenziosa e fissi il vuoto - mi stringe a se

-Andrew io devo.. Devo dirti una cosa ma non ti piacerà -

Annuisce, come per dirmi di parlare,

- L' altra sera quando ho visto ciò che stavi facendo.. - scuoto la testa per levarmi quelle immagini - Sono corsa via, ho bevuto tantissimo, non so come mi sono ritrovata nello stesso posto in cui c'era Dennis -  mi fermo per vedere la sua reazione

Scioglie l'abbraccio e si allontana di qualche passo,

- Io ero ferita ed arrabbiata.. Andrew sono stata con Dennis quella notte - faccio uscire queste parole come fossero un peso di cui mi alleggerisco

So quanto lui sia geloso e so quanto lo sia di più quando si parla di Dennis, attendo la sua reazione in disparte, lo vedo passarsi le mani tra i capelli e sospirare più volte camminando avanti ed indietro,

- Andiamo - ordina quando finalmente si ferma

- Andrew.. Parlami.. -

- Jessica per favore andiamo - sospira

- Andrew mi dispiace -

Mi guarda scuotendo la testa prima di voltarsi e camminare, lo seguo con il cuore che batte a mille, nella mia testa c'è un caos assurdo per il quale mi sta facendo male, fatico a stargli dietro da quanto cammina veloce,

- Andrew aspetta - urlo col fiatone

Lui non si ferma ne mi risponde,

- Cazzo Andrew fermati - urlo di nuovo - Non sarebbe mai successo se tu non mi avessi ferita, cazzo - continuo

Non serve a nulla perché non si ferma, continuo a seguirlo cercando di tenere il suo passo sapendo che una volta arrivati lui prenderà le sue cose ed andrà via. Arriviamo a casa in poco tempo, sono sfinita dalla corsa che ho dovuto fare per stargli dietro. Entra in casa con me al seguito,

- Ti prego non andartene, so quanto tu odi il fatto che sia andata proprio con lui ma non è stata una cosa cercata, ero arrabbiata e delusa, ferita nel profondo- chiudo la porta e mi ci appoggio contro guardando il pavimento - ho bevuto così tanto che se mi avessero fatto l'esame del sangue avrebbero trovato solo alcool, ci siamo trovati da soli e.. -

Non riesco a finire la frase che mi ritrovo con le sue labbra sulle mie, un bacio ardente e carico di desiderio, le sue mani mi stringono a se e mi toccano ovunque, è un tornado,

- Andrew.. - riesco a gemere appena ho un attimo di respiro

- Shhh.. Ho bisogno di te piccola.. - sussurra - Non mi interessa cosa è successo, ti stavo perdendo a causa mia e non potrò mai perdonarmelo - poggia la fronte contro la mia - Ho bisogno di sentirti, di averti, ho bisogno che tu sia mia.. Completamente piccola.. Ti voglio -

Non so come reagire e l'unica cosa che riesco a fare è annuire, voglio essere sua, sentirlo come sa fare lui,

- Sono tua.. -

Non gli serve altro, mi prende in braccio e mi porta in camera, dove finiamo a fare l'amore tutto il resto del giorno.