Capitolo 13

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Questa mattina abbiamo deciso di andare a sciare e Stella è stata l'attrazione principale dato che non lo sa fare ed ogni due per tre cade rovinosamente facendoci ridere a crepapelle, verso le sei con la rossa un po' acciaccata e noi stanchi decidiamo di andare a casa in modo da prepararci per andare a cena fuori, dopo la solita routine lava e asciuga mi trucco leggermente lasciando poi il bagno al mio compagno di stanza, indosso l'intimo ed un vestito lungo nero con uno scollo profondo, ai piedi delle décolleté ed infine metto la mia eco-pelliccia per non morire di freddo, trovo Victor in cucina quando scendo ad aspettare gli altri, sta stappando una bottiglia di spumante e me ne offre un bicchiere, è così dolce e premuroso che se non fossi così presa da quello stronzo di Edward forse avrei provato a vedere come sarebbe andata con lui.

Il ristorante è meraviglioso ed il cibo sublime è tutto a base di pesce e vino bianco e la serata è così perfetta, sono seduta tra Mike ed Edward che vestito elegante è più sexy che mai. Il cibo speziato, le ostriche ed il vino cominciano a farmi fare pensieri inopportuni ed arrivati al dolce Mike mi chiede se mi sento bene dato che a quanto pare sono diventata completamente rossa, gli chiedo di accompagnarmi a prendere un po' d'aria,

- Sicura di stare bene? – chiede quando siamo fuori

- No.. – dico sinceramente

- Che succede? –

- Sono in astinenza da troppo tempo, e penso che il cibo di stasera e tutto il testosterone di ieri non aiutano la mia situazione –

- Immaginavo – sorride – E sono più che sicuro di sapere cosa stavi pensando – fa la linguaccia

- Fottiti –

- No Jess, quella che si dovrebbe far fottere sei tu e fossi in te non sarei qui ora – fa la faccia ammiccante

- Voglio tornare allo chalet, non mi sento molto bene e non credo di poter tornare li dentro – cambio discorso

- Vado a prendere le chiavi della macchina, gli altri torneranno con Edward –

- Grazie –

Poco dopo vedo Edward e Mike venire verso di me,

- Jessica, cos'hai? – mi chiede l'uomo dei miei sogni perversi

- Uhm.. mi gira un po' la testa – dico un po' imbarazzata

- Ho provato a spiegarli che non era nulla di grave – dice Mike dispiaciuto

- Non importa, va bene – gli sorrido

- Vuoi tornare allo Chalet a riposarti? – mi chiede Edward

- Si, Mike si è offerto di riportarmi – rispondo

- Se non è un problema anche io vorrei andare via, ti posso accompagnare? –

Guardo Mike che a sua volta mi guarda facendomi l'occhiolino e capisco che dovrò accettare,

- Va bene – sorrido ad Edward

- Allora ci vediamo più tardi ragazzi – ci saluta Mike prima di rientrare

Edward mi apre la portiera del SUV e dopo essere salita va verso il posto guidatore mette in moto  parte, non ci vuole molto prima che arriviamo allo chalet e quello che succede appena entriamo mi lascia perplessa sui miei istinti, mi giro di scatto ed abbraccio l'uomo che mi ritrovo davanti lasciandolo a sua volta stranito, dopo un secondo di esitazione mi stringe pure lui ed è come se mi trovassi a casa, al sicuro, alzo il viso e lo bacio spingendolo contro la porta senza staccare la mia bocca dalla sua, è così liberatorio e mi sento benissimo,
-Jessica, cosa..- inizia a dire quando mi stacco per riprendere fiato, ma non lo lascio finire e subito lo zittisco facendo danzare la mia lingua con la sua.
Capisce le mie intenzioni e fa scivolare le mani sul mio culo stringendomi a se, capovolge la situazione e mi ritrovo con la schiena contro la porta,

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