INKED

Capitolo 78

Il Jet è decollato già da mezz'ora ed io non faccio altro che pensare a come risolvere questa situazione ma l'ansia che mi pervade è troppa, faccio avanti ed indietro per il lungo salottino come una psicopatica mentre Andrew è al pc,

-Basta.. non ce la faccio più a vederti così- si alza di scatto

Mi prende per mano e mi trascina con se verso la coda, apre una porta dietro la quale c'è un'ampia camera da letto matrimoniale, chiude a chiave appena entriamo e mi ci spinge subito contro, le sue labbra sulle mie e le mani ovunque sul mio corpo,

-Libera la testa Jessica- sussurra -lasciati andare-

Nulla di più facile quando si tratta di lui, mi lascio completamente travolgere dall'uragano che è, mi spinge sul letto per poi mettersi su di me,

-Oh..cazzo- ansimo quando mi penetra

Sento ogni centimetro del suo membro entrare e poi uscire ed è così piacevole e stupendo, è più dolce del solito, lento e passionale, le nostre lingue danzano insieme mentre pian piano sento l'orgasmo salire ed espandersi.

Mi sveglio dolcemente stiracchiandomi come un gatto ed appena apro gli occhi capisco di essere in una camera d'hotel da sola, mi alzo dal letto e mi ficco sotto la doccia ed una volta finito di prepararmi esco in camera con addosso solo un asciugamano, trovo la camicia di Andrew sul divano e subito la prendo e l'annuso, il suo profumo mi inebria la mente facendomi impazzire alla fine la indosso per poi affacciarmi fuori dalla camera,

-Buongiorno signorina Skyler - dice Ryan appena mi vede

-Ciao Ryan, dove siamo?- chiedo

-Siamo a Seattle - risponde - Le ho portato dei vestiti puliti ed un cellulare nuovo- mi porge una piccola valigia

-Grazie mille - sorrido prendendola

-Appena è pronta la porto al magazzino -

Il ricordo degli avvenimenti della sera prima mi fa tornare l'ansia, prendo la valigia velocemente e rientro in camera, indosso l'intimo e decido di tenere la camicia di Andrew aprendo i primi bottoni, metto dei pantaloncini chiari ed un paio di converse bianche, lego i capelli ed esco seguendo Ryan in macchina, durante il viaggio chiamo Mike per raccontargli l'accaduto e lo tranquillizzo quando decide di voler correre qui,

-Ryan- chiamo il mio autista quando stacco la chiamata

- Mi dica sig.na Skyler-

-Andrew?- chiedo

-Il sig. Solo è già al magazzino- risponde

Quando arriviamo mi viene voglia di piangere, una squadra di operai è già all'opera per mettere apposto il casino, cammino tra le macerie ed i resti dei vari prodotti carbonizzati ed intravedo Andrew parlare con quello che sembra il capo degli operai,

-Jessica- dice il mio nome appena mi vede

-Andrew- gli lascio un bacio dolce sulle labbra

-Come stai piccola?- chiede

-Bene- sorrido - Li hai chiamati tu?-

- Certo piccola mia- dice ed a quelle parole mi sciolgo

-Sei fantastico- mi crogiolo nel suo abbraccio

-Tu lo sei- mi stringe - Credo di aver già visto questa camicia- sorride

-Dici?-

-Si.. Anche se su di te sta una meraviglia -

Gli suona il telefono e si allontana per rispondere, nel mentre decido di farmi un giro per guardarmi intorno e chiamo Nicole per essere aggiornata, mi dice di aver saputo che Andrew ha bloccato tutta la produzione per altre aziende e dedicarsi alla mia azienda giorno e notte per farmi riavere tutti i prodotti che ho perso nell'incendio,

-Non è possibile- la mano sulla fronte

- Sig.na Skyler è la mia fonte certa, lavora nella sua azienda e sa tutto- dice -E ieri la sua assistente ci ha richiesto la lista dei prodotti che avevamo in magazzino-

-Nicole fatti dare la lista delle persone che si stanno facendo in quattro per noi e prepara degli assegni per ognuno di loro- ordino

-Certamente -

-Ognuno di loro deve avere un bonus di ringraziamento da parte nostra e non ti scordare di mandare un bonifico per pagare tutta la merce, non voglio che lo faccia gratis perchè sono la sua fidanzata, ci andrebbe a perdere troppo -

-Sig.na Skyler sa che lui non la prenderà bene -

-Non importa Nicole fallo e basta-

-Va bene sig.na- dice - Altro?-

-No, grazie - stacco la chiamata

Nel pomeriggio vado a trovare il magazziniere ferito in ospedale, è felice di vedermi e mi ringrazia della visita, dice che lavorare per me lo rende felice ed appagato e di non preoccuparmi, gli prometto che ci penseremo noi alle spese mediche, e che appena si rimetterà potrà avere le ferie tutte pagate, quasi piange dalla felicità. Nel tardo pomeriggio dopo aver risolto tutto torniamo a casa.

Questa mattina mi sono svegliata di buon umore, gli operai chiamati da Andrew sono già a buon punto ed io sono più serena, sono passata in ufficio a prendere gli assegni preparati da Nicole e mi sto dirigendo all'azienda di Andrew, voglio dare personalmente gli assegni ai dipendenti che stanno lavorando senza sosta per rimettere in piedi la sede di Seattle. Appena entro la receptionist mi riconosce subito,

-Buongiorno sig.na Skyler- si avvicina con un enorme sorriso

-Buongiorno Maria- sorrido

-Il sig. Solo è in conferenza con alcuni investitori giapponesi in questo momento, vuole che lo informo del suo arrivo?- chiede

-No no, grazie - la fermo subito - In realtà ero venuta per vedere gli operai della zona produzione per ringraziarli -

-Oh.. molto gentile da parte sua - sorride -La faccio accompagnare subito da qualcuno -

Torna dietro la reception e chiama il capo reparto che poco dopo si materializza davanti a me, facciamo le presentazioni e poi lo seguo verso la zona produzione, una volta arrivati ringrazio ad uno ad uno i vari operai lasciandogli una busta a testa contenente un assegno da tremila dollari ciascuno, sono tutti entusiasti e dicono di essere felici di aver a che fare con me, finito il giro saluto torno nella hall dell'azienda per andare via,

-Sig.na Skyler aspetti - Maria mi blocca - Il sig. Solo vuole vederla -

-Uhm.. ho degli impegni in ufficio adesso.. gli dica di chiamarmi-

Sembra in imbarazzo ma poi annuisce e risponde al telefono che squilla, io nel mentre mi volto e vado verso la macchina.