Capitolo 3

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Siamo appena arrivati a Miami ed una volta lasciati i bagagli nelle camere andiamo a vedere lo stand, gran parte della spiaggia è cosparsa di stand di vari tatuatori, ci sono modelle completamente tatuate che distribuiscono volantini ad ogni gazebo, musica rock suona dalle enormi casse messe qui e li ed una folla di gente che cammina guardandosi intorno.
Quando arriviamo al nostro gazebo trovo le due modelle scelte da un catalogo che avevo chiamato qualche giorno fa e le metto subito a lavoro dandogli i volantini ed i gadget del nostro studio, Amber, Paul, Jùan e Dennis firmano autografi e fanno foto con persone varie mentre il capo parla con alcune ragazze che pendono dalle sue labbra.

La giornata sta andando per il verso giusto e finalmente posso rilassarmi dopo aver controllato che tutto sia al suo posto, i ragazzi mi hanno fatto un sacco di complimenti per come sono stata efficiente nell'organizzare tutto, sono contenta che siano felici e dopo avergli avvertiti che mi prendo una pausa vado alla ricerca di un posto all'ombra dove sedermi,

- Christine ciao - rispondo al telefono

- Hey Jessie, tutto bene? - la voce un po' triste

- Alla grande, tu? -

- Non molto bene, puoi per caso passarmi Edward?- chiede - non mi risponde al telefono e devo parlargli -

- Ok dammi un attimo che lo cerco -

Torno allo stand ma oltre ad Amber e Paul non c'è nessuno, dico a Christine che si è allontanato dallo stand ma che l'avrei fatta chiamare al più presto, dopo aver staccato al telefono  vado a cercare il mio capo. Dopo qualche minuto di ricerca finalmente lo trovo mentre esce da un tendone tirandosi su la zip dei pantaloni,

- Jessie hey - dice guardandosi intorno come chi l'ha fatta grossa

- Mi ha chiamata Christine, voleva sapere perché non le rispondi al telefono - dico facendo finta di nulla

Mentre finisco di dire la frase dallo stesso tendone escono due ragazze che si aggiustano i vestiti seguite da Dennis che mi sorride facendo l'occhiolino ed altre due ragazze, ovviamente la domanda che stavo per porgli ha avuto una risposta,

- Posso, spiegare - dice passandosi la mano tra i capelli Edward

- Tranquillo io non ho visto nulla - sorrido nonostante l'unica cosa che mi passa per la testa è 'sei un figlio di puttana',

- È stato Dennis, mi ha convinto lui a farlo - mi segue quando mi incammino per tornare indietro

- Davvero Edward, sono la tua assistente mica la tua fidanzata non devi spiegarmi nulla - lo tranquillizzo - solo per favore chiama Christine, sembrava turbata -

Mi chiede di aspettarlo due minuti e che andremo a pranzo insieme dopodiché chiama la ragazza con cui sta uscendo. Mentre mangio il mio hot-dog mi racconta di aver litigato con Christine prima di partire, spiega che per lui è bellissima ed anche molto dolce solo che non si sente molto legato a lei aggiungendo anche che dentro al tendone si era solo fatto 'succhiare il cazzo', usa questo termine per spiegare l'accaduto facendomi passare la voglia di mangiare, continua a parlarne apposta dato che la cosa mi schifa,

- Jessie? - dice un ragazzo dal viso molto familiare davanti a me

- David? - faccio la faccia sorpresa quando lo riconosco prima di saltargli addosso abbracciandolo

- Come stai piccola scimmietta? - chiede quando mi lascia a terra dopo avermi stritolata

- Alla grande tu? -

- Benissimo - mi tiene abbracciata a sè con un braccio

- David lui è Edward il mio capo, anche lui è un tatuatore bravissimo - gli presento il mio capo, - Edward lui è.. - comincio a dire

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