Capitolo 68

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Siamo tornati a casa da pochi minuti, abbiamo passato tutta la notte in ospedale visto che Mike è stato malissimo, ha bevuto troppo ed il medico voleva assicurarsi che il mio amico tornasse a casa solo una volta che si sentisse meglio, ho dormito qualche ora con la testa appoggiata sul lettino del mio amico in ospedale e nonostante sia tutta acciaccata voglio vedere Dennis, ieri sera è stato fantastico e non vedo l'ora di stare di nuovo tra le sue braccia, mi lavo e sistemo prima che Ryan mi accompagni.

 Visto che non ho più le chiavi di casa sua mi tocca suonare il campanello appena arrivo davanti alla porta del suo appartamento e qualche secondo dopo eccolo aprire la porta in mutande, quasi mi cade la mascella a terra da quanto è perfetto,

-Je.. Jessica- balbetta

Sembra sorpreso di vedermi, come se non se lo aspettasse o più che altro come se non volesse che sia qui,

-Hey, dovevamo riprendere da dove avevamo lasciato ieri- gli ricordo facendo l'occhiolino

-Oh.. ehm si..- passa una mano dietro la nuca un po' a disagio guardando dentro casa -Non.. non è un buon momento ora.. ci possiamo vedere più tardi?- chiede

Coooosa?!?!? Cioè davvero? Solitamente non avrei neanche avuto il tempo di finire la frase che ero già nuda sul suo letto in preda ad un orgasmo.

-Qualcosa non va? C'è qualcuno dei ragazzi in casa?- cerco di essere comprensiva

-Ehm.. Qualcosa del genere-

-Ok.. allora aspetto un messaggio o una chiamata appena ti sarai liberato- sorrido

C'è qualcosa che non va lo sento ma sinceramente non ho voglia di indagare e mi sono ripromessa di fidarmi di lui,

-Certo- sorride un po' più rilassato

-Beh.. Ciao Dennis- sorrido avvicinandomi per dargli un bacio sulla guancia

-Ciao Jessica- è distaccato e non ricambia il bacio

Mi giro per tornare verso l'ascensore mentre lui chiude la porta un po' amareggiata,

-Dennis, chi è alla porta?- sento una voce femminile e d'istinto mi giro per vedere chi è ma vorrei non averlo fatto

Viky si è dietro di lui, adosso la maglia che indossava Dennis ieri sera ed io penso di poter sprofondare, mi giro nuovamente per proseguire verso l'ascensore facendo finta di nulla non ho la forza di impazzire per questa cosa adesso,

-Jessica aspetta- sento tirare il braccio

-Devo andare Dennis-

-Jessica ti prego non è come pensi, posso spiegare-

-Devo andare Dennis, chiamami quando sarai solo e ne parliamo ora ho bisogno di andare via- tiro il braccio e mi infilo nell'ascensore

Passo l'intera giornata in ufficio a controllare il telefono in attesa di un segno da parte di Dennis, vorrei davvero sapere perchè Viky era in casa sua con addosso la sua maglietta e lui in mutande ma niente non si è fatto sentire e visto che è quasi ora di cena e Mike non c'è chiamo Serena e la invito a mangiare qualcosa fuori.

Siamo in un pub poco fuori dal centro, ho ordinato un hamburger con doppio formaggio e doppio bacon  ed un boccale da un litro di birra mentre Serena mi racconta la sua giornata dopo che l'ho ammorbata per tutto il viaggio con la mia strana mattinata, vorrei davvero essere più libertina come lei, non si preoccupa di nulla ed è libera di fare e dire quello che vuole senza preoccuparsi di nessuno,

-Oh mio dio- la sua faccia sbianca

-Che succede?- chiedo spaventata

-Non ti girare- dice

-Cosa? Che?- dico prima di girarmi

Dennis entra con Viky al seguito ed io mi pento di non aver fatto come ha detto la mia amica,

-Ma che cazz- torno a guardare la mia amica mentre il mio cuore si fa in mille pezzi

- Vorrei davvero non stare più male, esser come te.. più forte e sicura di me stessa-

-Cazzo Jess ma tu sei una donna fortissima, guarda che cazzo hai creato dal nulla- mi prende una mano nella sua - Sei una delle donne più ricche e potenti, hai fatto miliardi di sacrifici nella tua vita che pochi avrebbero fatto, hai superato dolori più grandi di vedere un'idiota che sta con un'altra. Devi solo rendertene conto, non sei tu che devi strisciargli in contro cazzo! Lui ha sempre sbagliato e lui dovrebbe baciare la terra sulla quale cammini - sorride - E non lo dico per farti stare meglio ma devi davvero iniziare ad essere consapevole di te stessa e di quanto vali ed a dirla tutta se lui non è in grado di scegliere te e basta senza fare il cazzone non ti merita- 

Penso alle parole della mia amica ed inizio a capire che valgo più di come vengo trattata,

- Forse hai ragione - prendo il mio boccale e me ne scolo metà

Serena mi guarda sorridendo e scuote la testa,

-Sei meravigliosa e non capisco perchè debbano farti soffrire così- sorride

-Sicuramente è perchè sono io la prima a permetterglielo- continuo a bere

-Cosa vuoi fare adesso?-

-Credo sia ora di risolvere questa situazione una volta per tutte- dico alzandomi - Torno subito scusami- 

Mi avvio verso il tavolo di Dennis che sta ridendo con Viky, cerco di raggruppare tutta la forza che ho in corpo per non crollare,

-Ciao Dennis, possiamo.. possiamo parlare?- dico quando arrivo 

Viky mi guarda di storto mentre Dennis sembra aver visto un fantasma, lui si alza di scatto e mi segue fuori dal pub,

- Quindi ora mi segui?- chiede appena siamo fuori

- No Dennis, visto che non ti sei fatto sentire ho chiamato Serena per mangiare qualcosa insieme e lei mi ha portata qui, abbiamo anche quasi finito di mangiare se è per questo-

-Ah..- si passa la mano sulla nuca

- Perchè?- chiedo solamente

- Jessica io.. io sono confuso e non riesco più a capire cosa voglio, credevo di volerti aspettare tutta la vita perché senza di te mi sento vuoto ma appena Viky ha cominciato a farmi sentire importante dopo che tu eri sparita io mi sono sentito di nuovo meglio, tu hai sempre così poco tempo da dedicare a noi che sparisci per mesi senza farti sentire..-

Questo è troppo!

-Io ho poco tempo perché ho un impero da mandare avanti, perché se qualcosa va storto nelle mie aziende centinaia di persone che contano su di me potrebbero non avere più un lavoro per mantenersi, ho delle cazzo di responsabilità che nemmeno ti immagini ed alla mia giovane età sono un bel peso da portarsi addosso. Mi spiace che tu debba sentirti così confuso anche se quella che dovrebbe esserlo sono io, ti ho perdonato cose imperdonabili, ti ho dato tutta me stessa come non mi sono mai data a nessuno ed ora quello confuso sei tu? Saremmo potuti tornare insieme molto prima se non avessi quasi ucciso un uomo dopo che per un pelo non mi ha violentata, se tutto questo non mi avesse mandata in terapia perché ha fatto riaffiorare i peggiori ricordi della mia vita. Mi dispiace Dennis che tu ti senta così confuso da delle stronzate, io ti amo e so che voglio te ma se tu non ricambi questa cosa io non posso continuare così- faccio uscire tutto quello che ho dentro

-Mi dispiace- guarda a terra

-È tutto quello che hai da dire?- sono sconvolta

Fa spallucce

-Bene Dennis.. addio- mi giro e torno all'interno del locale lasciandolo li

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