Capitolo 77

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Che dire la relazione con Andrew è magnifica non mi fa mancare nulla ed è sempre presente, inizio a pensare che sono stata un idiota a non dargli attenzione da subito probabilmente mi sarei evitata un sacco di dolore, Mike è felicissimo di vedermi finalmente serena. Le riviste di gossip non fanno altro che parlare di noi, d'altronde chi se lo sarebbe mai aspettato che lo scapolo più ricco, ambito e potente del mondo si sarebbe mai fidanzato seriamente. Questa sera abbiamo cenato a casa sua ed ovviamente non ha cucinato lui ma ha pagato uno chef italiano che lo facesse per noi, inutile dire che mi sento un cinghiale per quanto ho mangiato, dopo cena ci siamo messi sul divano ha messo su un film e mi stringe tra le sue braccia,

- È di nuovo Nicole- dico guardando lo schermo del telefono che sta suonando per la terza volta - Se chiama a quest'ora e più volte dev'essere qualcosa di importante- constato

- Telefono di Jessica Skyler- Andrew mi prende il telefono di mano e risponde al mio posto - Oh Nicole, dimmi pure - dice - Certamente, te la passo subito -  mi guarda accigliato passandomi il telefono

- Spero che sia importante- dico quasi scocciata

-Sig.na Skyler c'è stato un problema a Seattle- la voce con la quale dice la frase mi preoccupa

-Che è successo- mi alzo di scatto

-Qualcuno ha dato fuoco al magazzino del locale, c'è un ferito - mi si gela il sangue

-Nicole stai scherzando?-

-Sig.na Skyler mi piacerebbe davvero che fosse uno scherzo ma non lo è - sospira - Cosa devo fare?-

Il cuore inizia a battermi forte, sento il corpo tremare e lo stomaco sottosopra,

-Cazzo!- dico solamente - Trovami un cazzo di volo per Seattle-

-Ma.. sig.na Skyler sono le dieci l'ultimo volo partirà tra meno di cinque minuti-

-Non me ne frega un Cazzo Nicole... trovami un cazzo di biglietto, dovessi anche comprarti tutta la linea aerea e cancellare i biglietti di tutti i passeggeri - stacco la chiamata per poi lanciare il telefono contro la parete di marmo del salotto

-Hey piccola che succede?- Andrew è in piedi davanti a me preoccupato

-Hanno dato fuoco al magazzino a Seattle!- urlo - Devo andare a Seattle.. Ora!-

-Merda- impreca pure lui - Jessica ascolta siediti sul divano e cerca di calmarti - 

-Andrew! come cazzo posso calmarmi? - urlo contro di lui - Mi sono dannata giorno e notte per questa azienda, ho perso tutto a Seattle! Nel magazzino c'erano più di 100.000 dollari di prodotti.. ora come faccio!?!- sento che sto per avere una crisi d'ansia - Devo.. devo vomitare- dico correndo verso il bagno quando sento che la cena sta risalendo tutta

Mi sciacquo la bocca e lavo i denti quando ho finito di vomitare poi torno in salotto,

-No Jane, non me ne frega un cazzo! chiami tutti e li metti subito a lavoro ora!- sento Andrew urlare -Bene.. Tienimi aggiornato - continua più calmo - Tra dieci minuti sono all'aeroporto fai si che sia pronto o domani potete tutti cercarvi un nuovo lavoro-

Stacca la chiamata nel momento in cui entro nel salone,

-Cazzo piccola.. stai meglio?- viene verso di me e mi stringe

-No- le lacrime rigano il mio viso -Ci ho messo anima e cuore in tutto questo, un magazziniere è rimasto ferito, io.. io non posso crederci.. faccio di tutto perché i miei dipendenti siano felici di lavorare per me.. come è potuto accadere? Come farò?-

-Shhh... piccola ti prego non piangere.. sistemeremo tutto.. insieme- mi stringe forte -Ci sono io con te- lascia dei baci dolci tra i miei capelli

-Si?- risponde al telefono mentre continua a stringermi -Lo ha distrutto contro il muro.. capisco.. non ti preoccupare ci penso io.. certo.. ti terremo aggiornata.. - stacca

-Non ha trovato il volo?- chiedo affranta

-Jessica non è colpa sua- cerca di consolarmi

-Lo so-

-Vieni- mi prende la mano ed andiamo verso l'uscita

Qualche minuto dopo aver sfrecciato per le strade della città siamo all'aeroporto, prendiamo una strada che porta direttamente alle piste di atterraggio finché non arriviamo davanti ad un Jet privato enorme davanti al quale sono ferme le mie e le sue guardie del corpo,

- Giusto.. come ho fatto a non pensarci.. il Sig. Solo non poteva non avere un jet privato- cerco di alleggerirmi la situazione con una battutina dopo essere scesi dalla macchina

- Sig.na Skyler è per caso invidiosa?- sorride

-Non sia mai.. tu il Jet io lo Yacht- faccio l'occhiolino

-Sig.na Skyler stiamo giocando a chi ce l'ha più grosso?- sorride

-Sig. Solo non credevo fosse così volgare - lo guardo altezzosa - E poi credo che vincerei io di sicuro-

-Sig.na Skyler forse le devo rinfrescare la memoria?- mi guarda maliziosamente

Dopo il nostro piccolo battibecco saliamo sul Jet e mentre lui parla col comandante io mi guardo intorno estasiata, è molto spazioso ed elegante, trasuda lusso e ricchezza da ogni angolo, mi siedo sulla poltrona in pelle bianca allacciandomi la cintura e qualche secondo dopo anche il mio fidanzato fa la stessa cosa seduto dietro di me, non ci vuole molto prima che decolli.

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