Capitolo 18

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ATTENZIONE!! 

CAPITOLO CONTENENTE SCENE DI SESSO E PAROLE ESPLICITE, SI CONSIGLIA LA LETTURA AD UN PUBBLICO ADULTO. PER IL RESTO BUONA LETTURA..


Vengo caricata in macchina dal lato passeggero e Dennis dopo essersi messo dal lato guida parte,

- L'hai trovata? – la voce di Edward risuona dalle casse dell'auto

- Si amico ma è in condizioni pessime - risponde Dennis – Sono quasi sicuro che l'abbia drogata quel bastardo – la voce incazzata

- Cazzo! – risponde Edward – Il primo aereo disponibile parte domattina –

- La sto portando in ospedale per capire cosa sia e come aiutarla – dice Dennis

Comincio a sentire di nuovo caldo e vedere i muscoli di Dennis contrarsi mi fa impazzire,

- Fa proprio caldo qui dentro – dico ansimando

- Jess, piccola come stai? – chiede Edward

- Ho caldo ed una voglia pazza di fare sesso violento tutta la notte – non riesco a contenere le parole

- Mi piacerebbe essere li per accontentarti piccola – sospira

- Beh ma lo può fare lui – mi riferisco a Dennis

- No, non posso – risponde Dennis prima di Edward

- Ma la mammina ha tanta voglia e tanto caldo – dico per poi leccarmi le labbra

- Piccola ti prego – dice Edward con la voce frustrata, 

Mi sfilo il vestito rimanendo con in completo intimo di pizzo nero e prima che Dennis possa dire o fare qualcosa lo butto fuori dal finestrino ridendo,

- Cazzo – ansima Dennis fermando poi la macchina qualche metro più avanti

- Che succede Dennis? – chiede preoccupato l'uomo al telefono

- Ehm amico la situazione sta sfuggendo di mano – si passa la mano tra i capelli – Ha lanciato il vestito fuori dalla finestra e porca troia è da stupro violento –

- Cazzo Dennis contieniti – lo rimprovera Edward

- Non è fottutamente possibile! è la peggiore tortura che la vita possa farmi questa – le mani sulla fronte,

Peccato che non aveva fatto i conti con il grado di perversione che ha preso possesso del mio corpo, mi succhio l'indice ed il medio contemporaneamente mentre lo guardando fisso negli occhi e quando sono abbastanza bagnati li faccio scendere lentamente fino alla mia intimità e da sopra le mutande inizio ad accarezzarmi facendomi sentire del piacere e nel contempo del sollievo, riesco a captare l'eccitazione che si accende il lui,

- Dennis che diavolo succede? – lo fa tornare alla realtà

- Amico sto per sbottare, ha cominciato a toccarsi –

- Dio, riparti veloce e portala in ospedale –

Rimette in moto la macchina e parte,

- Piccola, ci sei? – chiede Edward

- mmm.. si – ansimo mentre continuo a toccarmi

- Vorrei davvero essere li, farti quello che stai facendo ora da sola – inizia a farmi immaginare cosa mi farebbe

- Amico davvero vuoi fare sesso telefonico con lei mentre ti ascolto? – chiede Dennis

- Zitto e guida più veloce che puoi –

- Grazie per la considerazione – guarda in alto prima di schiacciare il pedale dell'acceleratore

Stacco la chiamata per non sentire più e ritorno all'uomo di fianco a me,

- Non me ne frega un cazzo di cosa farebbe, bla bla bla – dico quando mi guarda di storto

Gli prendo la mano libera e mi infilo il suo indice e medio in bocca e comincio a succhiare e leccare,

- Porca troia Jessica vuoi farmi uscire pazzo stasera – gli occhi spalancati

Aumento l'intensità e la profondità con la quale gliele prendo in bocca e lo sento ansimare, il che mi fa eccitare di più,

- Dio mio – sospira – chissà cosa non sai fare con quella bocca su un cazzo – si lascia andare a quelle sporche parole che mi fanno ansimare,

- Vuoi provare? – gli chiedo con voce sexy

- Dio se vorrei, ma non posso – ingoia rumorosamente la saliva

Risponde al telefono che continua a suonare e si inventa una scusa per il fatto che si è staccata la chiamata, nel mentre porto la sua mano sulle mie mutande e gli muovo le dita in modo da darmi del piacere, fermandosi al semaforo mi guarda ed io gli faccio segno di stare zitto col dito sulla bocca, il suo sguardo si infiamma e capisco subito che finalmente ho la sua completa attenzione, muove le dita sulla mia intimità in modo da darmi piacere e dio mio se ci sa fare,

- Jessica piccola – mi chiama Edward ma sono persa nel piacere – mi dispiace per tutto –

Sento le dita di Dennis spostarmi il tessuto bagnaticcio per poi infilare un dito dentro di me e sfilarlo, e di nuovo dentro e fuori,

- Ah.. si– ansimo

- Piccola, vorrei davvero non essere venuto da mia nonna ed averti lasciata li in quelle condizioni –

Dennis infila un secondo dito e quasi mi soffoco con la saliva da quanto mi piace la sensazione,

- Sentirti ansimare mi fa impazzire, vorrei averti qui e farti mia –

Aumenta la velocità con la quale mi scopa con le dita facendomi andare fuori di testa,

- Oh ti prego – ansimo

Edward continua a parlare e nel mentre Dennis pompa dentro di me le sue dita facendomi arrivare pian piano al culmine, sento la macchina fermarsi ma lui continua a pompare ed qualche secondo dopo scoppio,

- Ahhhh, si - vengo e mi sento un po' più libera

- Dio piccola mia, mi fa impazzire quando vieni così – la voce di Edward rimbomba dentro la macchina

- Amico siamo arrivati, ci sentiamo dopo – dice Denis senza staccare gli occhi dai miei 

- Va bene, fammi sapere –

Stacca la chiamata e scende per venire dal mio lato, apre la portiera e mi aiuta a scendere,

- Come ti porto dentro conciata così? - mi guarda dall'alto al basso leccandosi poi un labbro, ha lo sguardo infuocato e sembra completamente in trans.

Mi sento di nuovo pervasa dall'eccitazione, lo prendo per la maglia e lo spingo contro la macchina spingendo poi il mio bacino contro il suo,

- Perché al posto di andare li non mi pieghi sul cofano e mi fai vedere cosa sai fare con questo? - gli tocco il membro rigido

- Porca troia Jessica ti apro tutta se non la finisci – ribalta la situazione prendendomi per i fianchi

- mmm... non vedo l'ora – lo bacio di nuovo.

Questa volta non oppone resistenza e con una mano continua a stringermi un fianco e con l'altra mi prende un seno,

- Mi fai impazzire giuro, ti desidero da così tanto – stacca la bocca dalla mia, 

Comincia a mordermi il collo facendomi andare su di giri, gli sbottono i pantaloni facendolo ansimare ed è proprio in quel momento che sentiamo il rumore di una macchina che si apre e lo fa tornare sveglio,

- Cazzo Jessica, davvero non possiamo – si guarda intorno, 

Apre velocemente la portiera posteriore e tira fuori il mio cardigan mettendomelo addosso, nonostante sia nero è anche velato e non copre un granché,

- Perché hai buttato via il vestito? – chiede prima di prendere la mia borsetta e portarmi dentro l'ospedale.

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