4. A S H L E Y

13.1K 481 62
                                    

4. A S H L E Y

La confusione regna sovrana quando metto piede in ufficio il giorno seguente: Clara e Josh stanno discutendo di qualcosa, altri tre dipendenti invece urlano cose incomprensibili mentre digitano frettolosamente sui loro computer. "Oh, grazie al cielo sei qui!" esclama Clara non appena il suo sguardo incontra il mio. "Che cosa sta succedendo? C'è una tale confusione." "Styles è su tutte le furie. Qualcosa non va con la fusione in programma con Thomas e ha licenziato almeno tre dipendenti e quattro addetti ai servizi sanitari." Spiega freneticamente. "Okay, posso sapere qual è il problema?" "Thomas ha paura che la sua impresa non frutti abbastanza qui in America e Styles non sa come fargli cambiare idea." "Questa cosa è davvero stupida. Informa Silvia che sto salendo." Sospiro. "Che cosa?! Vuoi per caso essere licenziata sul colpo?!" strilla sconvolta. "Thomas si rimangerà tutto. Styles è in sala conferenze, giusto?" Clara annuisce ancora sconvolta mentre digita qualcosa sul suo telefono. "Ti aspetta e ti avverte di fare attenzione." Mi informa. "Pensare che sono arrivata solo un anno fa e mi tocca fare il lavoro sporco. A tra poco. Augurami buona fortuna!" urlo, avviandomi verso l'ascensore.

Quando arrivo al decimo piano Silvia mi guarda preoccupata. "Sei sicura?" chiede. "Sì. Al massimo perdo il lavoro." Sospiro. "Fai attenzione, Ashley." Mi avverte. Cammino lungo il corridoio fino a raggiungere la sala conferenze. Harry Styles è seduto sulla sua poltrona, da solo, mentre osserva lo schermo del suo pc innervosito. "Signor Styles?" mi schiarisco la gola. "Non è il momento giusto per sentire altre lamentele, signorina Stewart." Mi aggredisce. "Mi hanno riferito del problema Thomas, potrei aiutarla, so essere molto convincente." "Non vedo cosa possa fare una semplice dipendente." Sbuffa. "La migliore." Lo correggo mentre mi avvicino al telefono nero posto sul tavolo. "Che sta facendo?" mi guarda confuso. "Lo faccio espandere in Spagna." Rispondo per poi digitare il numero dell'ufficio spagnolo sul telefono. "Lei non-" "Salve, sì, chiamo dalla Styles Incorporated, vorrei parlare con il signor Thomas." "Non mi importa se è in riunione, è importante." Alzo gli occhi al cielo. Signor Thomas, salve! Sono Ashley, l'assistente del signor Styles. La chiamo per discutere della fusione." Styles mi osserva attentamente mentre mi fa segno di mettere il viva voce, ma lo ignoro. "Lo so bene, Carlos. Posso chiamarla Carlos, giusto? Bene. Quello che sto cercando di dirgli è che la fusione con il signor Styles farà fruttare molto la sua impresa. Si parla di milioni di dollari al minuto, Carlos. Lei si espande in America, noi in Spagna. Lei guadagna il doppio, noi pure. Solo benefici." "Rischioso? Signor Thomas, con il dovuto rispetto, noi crediamo che la sua impresa sia una delle più importanti in tutto il mondo, ma qui siamo noi gli unici a rischiare di perdere profitti." "Bene, allora. Arrivederci e buona giornata, Carlos." Poso la cornetta al suo posto e sospiro sollevata. "La richiamerà per riparlare del progetto. E questa volta lo chiami per nome, sembra piacergli molto." sorrido educatamente. "Questo è impossibile." Mormora confuso. "Buona giornata, signor Styles." Mi affretto ad uscire dalla sala conferenze per poi avviarmi all'ascensore secondario essendo quello più vicino.

L'espressione senza prezzo di Clara mi fa sorridere divertita mentre ritorno al mio posto. "S-sei ancora qui." Balbetta. "A quanto pare." Alzo le spalle.

Alle cinque in punto sono già alla reception pronta a salutare Karen. La mora sta sistemando alcuni post it mentre io l'aspetto. Il mio taxi sarà qui tra cinque minuti esatti, quindi ho un po' di tempo. "Signor Styles!" esclama colpita facendomi voltare. Abbasso il capo in segno di saluto e torno a guardare Karen muoversi nervosamente sul posto. "Kary domani verrà Carlos Thomas, pretendo il massimo ordine. Tutto chiaro?" "Certo, signore!" "Bene." "È Karen." Parlo. "Come, prego?" mi guarda attentamente. "Il suo nome è Karen, non Kary." Rispondo. "E questo è importante?" si avvicina. "Direi di sì." Ribatto. Il mio cellulare squilla segnalando il taxi appostato qui fuori. "Buona serata." Lo saluto per poi avviarmi verso l'uscita.

Che giornata faticosa.


Magnets || H.S. || A.U.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora