64. A S H L E Y & H A R R Y

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64. A S H L E Y

Sono ancora sotto shock quando vengo scortata da alcuni paramedici in ospedale per accettarsi che vada tutto bene, ma non è così, non va tutto bene: sono distrutta. Non mi pento di aver protetto tutti, ma... fa tanto male sentirsi impotenti e inutili. Un medico mi accoglie dentro il suo studio mentre osserva il rossore sul mio viso e tocca dei piccoli lividi sul mio braccio facendomi sussultare. "Sei al sicuro adesso." continua ripetere mentre io invece continuo a rivedere il corpo di Marc essere scaraventato sul pavimento da Will mentre Zayn si affretta ad assettargli un pugno e Louis corre nella mia direzione... poi ricordo sirene e persone che mi fanno domande, mi toccano, ma io non riesco a muovermi, non riesco a concepire un pensiero coerente.

"Va bene, Ashley. Abbiamo bisogno di fare alcune analisi, poi potrai tornare a casa." sorride il medico accompagnandomi fuori dalla stanza. I miei occhi incontrano quelli di alcuni dei ragazzi e abbastanza vergognata da me stessa evito subito i loro sguardi. "Dov'è?" chiede la sua voce affannata. Prima che possa sentire altro vengo condotta in un'altra stanza simile a quella precedente.

Dopo numerosi esami di ogni tipo finalmente sono libera di andare, non ho ancora spiccicato parola troppo spaventata di aprire la bocca e cominciare ad urlare e piangere istericamente. Quando arrivo in sala d'attesa Will è il primo a correre nella mia direzione per poi stringermi tra le sue braccia e giuro di non essere mai stata così felice di vederlo, successivamente si avvicinano anche Silvia e Clara in lacrime. Accenno un lieve sorriso abbastanza forzato mentre le ragazze continuano a stringermi e abbracciarmi in lacrime. Respiro piano salutando anche Zayn e Louis. Il lieve bacio che Louis mi da sulla fronte mi fa sentire ancora più al sicuro e non riuscirò mai a ringraziarlo abbastanza per tutto l'aiuto datomi in queste due settimane terribili. "Ragazze, vi accompagno a casa." mormora Louis. "Dai un passaggio anche a me?" chiede Will. "Ci penso io, sono libero." ribatte Zayn per poi guardarmi e sorridere lievemente. Il mio corpo si volta verso quello di Harry e rimango completamente sconvolta quando le sue braccia si attaccano alla mia schiena. E forse lui è l'apice che dovevo raggiungere per sbloccare le lacrime disperate e amare che adesso hanno cominciato a lasciare i miei occhi. "Ci penso io, andate pure." li rassicura Harry mentre accarezza la mia schiena lentamente. Il mio cuore batte velocemente e il mio respiro è adesso affannato, l'idea di essere finalmente libera mi attraversa la mente facendomi piangere ancora di più. Sono stati giorni terribili per me, giorni così bui da farmi quasi perdere la cognizione del tempo. Adesso, tra le sue braccia sento il profumo di casa. "Non lasciarmi, ti prego..." lo supplico, parlando per la prima volta dopo ore.

H A R R Y

Ashley è rimasta in silenzio per tutto il tragitto fino all'attico, ho deciso di portarla da me perché almeno sarò più tranquillo conoscendo i posti di medicine, disinfettanti e altro. Non posso credere che abbia fatto una cosa del genere per me, è davvero così... surreale. Mai avrei pensato che pur di non rovinare la mia reputazione, si sarebbe spinta fino a tanto con quel coglione. Se solo dovessi vederlo ancora una volta sono certo che ci finirei io in cella per tentato omicidio. "Ti riscaldo un po' di vellutata di zucca, va bene?" la guardo appostarsi su uno degli sgabelli. Ashley annuisce liberandosi dei tacchi. "Vuoi del ghiaccio?" "No, adesso passa. E sì, grazie per la vellutata. Parla lentamente. "Vuoi anche dei crostini? Altrimenti non ti riempi." le dico cominciando a versare un po' d'olio in padella per poi iniziare a tagliuzzare il pane a cubetti.

"Sei arrabbiato con me?" chiede improvvisamente. "Perché dovrei esserlo?" "Non ti ho detto di Marc e non ti ho più parlato nemmeno in ufficio... io, io ho pensato che-" "Non sono arrabbiato con te, vorrei solo capire il perché delle tue azioni." spiego. "Non potevo permettere che ferisse te, la mia famiglia o i ragazzi. Hai una grande reputazione, Harry e non sarebbe stato giusto rovinartela solo per colpa mia." deglutisce. "Avremmo potuto risolverla insieme visto che riguardava me, ma.... Guarda dove siamo arrivati. Ashley, sei stata picchiata e io non ho potuto fare niente per impedirlo." sospiro nervosamente. "Non è tua la colpa." deglutisce abbassando lo sguardo. "Ah, no? Se l'avessi saputo o meglio, se l'avessi capito subito... tu non ti ritroveresti in queste condizioni." mormoro passando una mano tra i capelli più lunghi del solito. "Sono stata io a non dire niente a nessuno e fingere che andasse tutto bene, Harry. Non darti colpe che non hai, per favore." sospira. Spengo il fuoco ed esco la vellutata dal microonde poggiando poi due piatti sul bancone, di fronte a lei. "Ashley, lui ha... siete stati insieme, vero?" "Mi ha costretta, io non ero consenziente." bisbiglia non riuscendo nemmeno a guardarmi negli occhi. I miei piedi si muovono automaticamente nella sua direzione fino a quando non avvolgo le mie braccia attorno al suo corpo, Ashley ricambia lentamente la stretta e io non mi sono mai sentito così sollevato prima di saperla al sicuro. "Non ti succederà più niente, Ashley. Quello stronzo pagherà per quello che ha fatto e non mi importa se parlerà con i media o chi gli pare, tu sei più importante." accarezzo i suoi capelli. "Harry, la tua impresa-" "Pensi che me ne importi qualcosa dopo aver scoperto quello che ti ha fatto quel maledetto contabile?!" scatto arrabbiato. "Io non posso credere di essere stato tanto coglione da non aver nemmeno fatto caso ai lividi, il tuo viso..." il mio tono di voce si appiattisce. "Li avresti visti se mi fossi avvicinata troppo, ecco perché stavo sempre a distanza. Adesso però non voglio più pensarci, adesso sono salva." afferma tremolante. "Farò impiantare un sistema di sicurezza in casa tua e anche delle telecamere esterne." parlo, afferrando poi il cellulare. Ashley non commenta sapendo che comunque non potrà fare nulla per impedirlo, così comincia a mangiare lasciandomi la libertà di occuparmi della sua totale sicurezza.

me: fatemi sapere cosa ne pensate, sono curiosissima!!! Love u. X

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