21. A S H L E Y

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(spero di essere riuscita menzionarti) comunque prendilo come il mio regalo di compleanno. Auguri, tesoro! X 

21. A S H L E Y

Quando metto piede dentro al bar un moto di delusione mi attraversa alla vista di una ragazza dietro al bancone sorridere ad un cliente. Pensavo di trovare Will, invece sembra proprio che non ci sia. Sospiro ispezionando la stanza fin quando non vedo il biondo in questione entrare dal retro. "Will." Lo richiamo mentre lo vedo indossare un cappotto. "Ashley!" esclama sorpreso avvicinandosi. "Ciao, ti disturbo?" chiedo. "No, anzi! Ho appena finito il turno. Facciamo una passeggiata?" domanda, speranza nel suo tono di voce. "Certo." Sorrido lievemente.

"Allora, come mai qui così tardi?" "Mmh, non volevo stare a casa da sola." Ammetto. "Brutti ricordi?" cammina al mio fianco osservando la strada di fronte a lui. "Abbastanza. A volte mi chiedo che ci faccia ancora in quel posto." Sospiro. "Trasloca, allora. Metti dei soldi da parte e trasloca se quella casa non ti trasmette più niente." "Dovrei davvero farlo." Mordo il mio labbro inferiore pensierosa. "Hm-hm. Io e mia sorella l'abbiamo fatto. Non andiamo molto d'accordo con i nostri genitori e così abbiamo deciso di andarcene. Adesso stiamo meglio, c'è più armonia e più voglia di tornare a casa la sera." "Ecco cosa mi manca, la voglia." "Bene, ritrovala." Sorride lievemente. "Cioccolata?" chiede indicando un venditore di cioccolata calda appostato poco più avanti a noi. "Perché no." Annuisco. "Come va a lavoro?" chiede interessato. "Al solito. Tu?" "Sempre la solita vita. Ti senti ancora con quelle due colleghe?" "Sì! È strano, ma sì. Io e Silvia siamo molto vicine lavorando praticamente fianco a fianco ogni giorno, ma anche Clara non è male. Lavoravamo insieme nell'ufficio delle Risorse Umane, adesso sono l'assistente di Harry." spiego. "Harry, eh... ecco dove volevo andare a parare." Ridacchia prima di richiedere due cioccolate. "Cosa c'entra Harry?" lo guardo curiosa. Will ringrazia il venditore porgendomi un bicchiere di carta pieno di cioccolata e due biscotti per poi farmi cenno di continuare a camminare. Seattle è meravigliosa di notte. "Qualche novità? Fino a qualche sera fa era 'signor Styles' se non sbaglio." "Diciamo che siamo stati insieme un paio di volte... ma non c'è nient'altro. A lavoro è come se fossimo due estranei." Spiego. "E a te va bene il fatto che ti tratti così?" "Non è che mi tratti proprio male... piuttosto lo vedo un po' ammorbidito nei miei confronti. Mi da del tu delle volte e non se ne rende nemmeno conto." Com'è possibile che parlare con Will mi risulti così naturale? Come se lo conoscessi da tutta una vita. È assurdo, davvero. "Solo... non lasciare che nessuno ti tratti come non meriti di essere trattata, va bene? So che ci conosciamo da, tipo, tre settimane, ma ti considero comunque un'amica e ogni mio amico per me è come un fratello. Ash, quello che voglio dire è che se la situazione dovesse in qualche modo farsi più seria o problematica... dovresti tirartene fuori, tutto qui." "Che intendi con problematica? E per la cronaca, anche io ti considero un amico." "Intendo tipo... innamorarti di lui o se magari ti dovesse trattare male-" "Oh, beh, non credo che quello sia un problema considerando che avere una relazione con lui mi sembra impossibile. In più, è il mio capo, lo so, ma non esiterei a tirargli un ceffone se solo si azzardasse a toccarmi." Rispondo. "Brava, questo è lo spirito giusto. Fai attenzione." Il suo braccio stringe la mia spalla leggermente facendomi sentire al sicuro. "Restando in tema..." lo guardo curiosa. "Non mi piace quella faccia." Mi avverte. "Non sto facendo nessuna faccia – sbuffo una risata – allora, c'è qualche ragazza che ti piace?" "Ecco!" esclama ad alta voce. "Sapevo che saremmo arrivati a questo." Mi spinge leggermente facendomi ridere. "Avanti, parla!" "Okay... nel tempo libero frequento un corso di volontariato... diamo un pasto caldo ai senzatetto e un letto su cui passare la notte – gesticola – sono stato messo in coppia con questa ragazza davvero mozzafiato e... sto cercando di invitarla ad uscire, ma ogni volta che ci provo mi tiro sempre indietro." Sbuffa contrariato. "Com'è lei?" sorrido intenerita dal suo viso arrossato. "Sensazionale. Sempre così gentile con tutti, dolce e disponibile. Si chiama Kate." Risponde un sorriso sul volto e gli occhi luccicanti. "Sicuro che sia solo una cotta? A me sembri completamente perso per lei." Ridacchio. "Forse." Ride nascondendo il rossore delle sue guance. 

Abbiamo appena svoltato l'angolo quando il mio corpo si scontra con qualcosa o meglio, qualcuno facendomi finire per terra. "Oddio, mi scusi!" esclama la voce estremamente familiare. "Ashley!" esclama Louis aiutandomi ad alzare. "Tutto bene?" chiede Will preoccupato. "Hm-hm. Sto bene, tranquilli. Ciao, Lou... ed Harry." li saluto, riconoscendo la figura del moro accanto a Louis. "Non volevo finirti addosso, mi dispiace." Si scusa ancora una volta. "Non preoccuparti, sto bene." Sorrido leggermente imbarazzata dalla mia caduta. "Louis Tomlinson." Si presenta porgendo una mano a Will. "Will Tudor, piacere." Il biondo ricambia il sorriso. "Harry, non fare il maleducato e presentati. "Harry Styles." Dice semplicemente. Simpatico, vedo. Will annuisce a disagio e si concentra su Louis. "Spero di non aver interrotto il vostro appuntamento, sono desolato." Ci osserva curioso Louis. "Oh, ehm, no..." balbetto. "Siamo amici, io sono impegnato." Si affretta ad aggiungere Will in mio soccorso. "Oh, mea culpa." Ride Louis scusandosi. "Farò meglio ad accompagnarti alla macchina." Parla Will voltandosi nella mia direzione. "Ottimo." Sorrido. "Ciao." Saluto i due uomini velocemente prima di voltarmi insieme al biondo. "Imbarazzante." Bisbiglia facendomi ridere. "Molto." annuisco in accordo.


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