16. A S H L E Y
Non mi sarei mai aspettata di vedere Louis seduto sul divanetto di fronte la scrivania di Silvia una volta arrivata in ufficio questa mattina, eppure eccolo lì. "Louis." Lo guardo sorpresa. "Ciao, Silvia." "Buongiorno!" trilla allegra. "Ciao, Ash." Si alza per poi attirarmi in un abbraccio veloce che mi lascia abbastanza stupita. "Cosa ci fai qui?" domando curiosa. "Aspetto che quel deficiente di Harry si liberi dalla riunione. Stiamo cercando di organizzare l'addio al celibato di Zayn e lui sembra essere troppo impegnato persino per presentarsi." Sbuffa annoiato. "Sai che ha molto lavoro da fare." Provo a giustificarlo. "Gli rimarrà solo quello se non pensa un po' di più agli amici." Borbotta. "Vieni, accomodati nel mio ufficio. Io devo mettermi a lavoro, ma tu puoi rimanere fino a quando non avrà finito." Sorrido cordiale. "Splendore, potresti avvisarmi quando arriva Harry?" chiede Louis con molto charme a Silvia. la bionda arrossisce annuendo e ritorna al suo lavoro. Rilascio una piccola risata e gli faccio cenno di seguirmi. "Niente male." Si complimenta osservando la stanza. In queste settimane ho apportato piccole modifiche come qualche tocco di colore in più e alcune piccole piantine sparse qua e là. Lo ringrazio e mi accomodo al mio posto. "Come ti è sembrato l'evento domenica?" domanda sedendosi di fronte a me. "Molto elegante e davvero bello." Rispondo recuperando una penna e alcuni post it dal cassetto. "Credi che sia necessaria una spogliarellista per Zayn?" "Mmh... – lo guardo – no, penso proprio di no. Perché non provate con una semplice cena e poi in giro per locali?" "Sai che non è male come idea? Almeno non avrei Cinthia sul collo e nemmeno lui." mi guarda pensieroso. "Grata di averti aiutato." Sbuffo una risata scrivendo ora e luogo della prossima riunione di Harry su un post it. "Devo portare queste – indico due cartelline – nel suo ufficio. Vieni?" mi alzo mentre Louis fa lo stesso e mi segue fino all'ufficio di Harry.
"Guarda lo stronzo che ufficio terribile che ha." Commenta. "Cos'ha che non va?" rido incrociando le braccia al petto. "Tutto così buio e monotono, il tuo invece sembra uscito da qualche rivista di design per interni." Spiega. "Avrei lavorato volentieri come designer, ma ci vuole tanta fortuna in quel campo, così eccomi qui." Ammetto. "E voi che ci fate qui?" Harry ci osserva attentamente mentre Louis sbuffa. "Devo venire a cercarti a lavoro per parlarti visto che sembri essere troppo occupato pure alle due del mattino." "A quell'ora dormo." Alza gli occhi al cielo Harry. "Oh, pensavo lavorassi." Lancio uno sguardo ammonitore a Louis e mi schiarisco la gola. "Qui ci sono le cartelline che mi hai chiesto ieri. Vi lascio..." blatero in fretta per poi salutare Louis e ritornare nel mio ufficio.
*
Quando entro nel solito bar rimango sorpresa da quello che i miei occhi vedono: Harry Styles seduto al bancone e una bottiglia di vino al suo fianco. La quarta volta che me lo ritrovo davanti in così poco tempo. "Ciao, fiorellino. Lieto di rivederti." Ammicca Will facendomi ridere lievemente. "Ciao, Will." Ricambio il saluto. "Il tuo capo è seduto lì da circa quarantacinque minuti e sembra infastidito." Bisbiglia. "No, quella è la sua faccia." "Oh, buono a sapersi." Ride per poi aprirmi una lattina di coca e versare il contenuto dentro un bicchiere. "Chi ti dice che mi va?" lo guardo curiosa. "Offre la casa. Sei ancora disposta a rifiutare?" mi sfida. "Mmh, penso proprio di no. Cannuccia." Richiedo. "Bambina." Borbotta prima di passarmi una cannuccia azzurra. "Parlaci." Dice fra i denti per poi allontanarsi.
"Cosa ti affligge stasera?" chiedo, non guardandolo ancora. "Nulla che ti riguardi." Ribatte nervoso. "Come sempre." Sospiro stanca. Continuo a bere la mia coca fin quando la sua voce non interrompe la mia azione. "Ho una cosa da proporti e non so se sia davvero pazzo per fare una cosa del genere." "Di che si tratta?" lo guardo stranita. "Vorrei avere una sorta di relazione strettamente fisica con te." Il mio sguardo sconvolto saetta sul suo mentre risputo la coca che poco fa tenevo in bocca dentro al bicchiere. Disgustoso. "C'è attrazione fisica tra di noi e puntualmente quando ci troviamo a tre centimetri di distanza dieci minuti dopo finiamo a letto insieme." "Questo è davvero poco professionale." Lo prendo in giro stringendo le braccia al petto. "Me ne rendo conto, ma lavoro e sono parecchio stressato, questo è il mio massimo di divertimento." Sospira. "Quindi io dovrei essere una sorta di sua puttanella, signor Styles." Marco le due ultime parole e uno sbuffo lascia le sue labbra. "No. Si tratta di fare questa cosa insieme. Allora, accetti?" "Mi aspettavo avesse una qualche sorta di contratto da firmare." Continuo a prenderlo in giro. "Ashley." Mi avverte. "Quindi sei serio..." lo guardo un po' stupita. "Ti sembra una sorta di scherzo?" ribatte burbero. "Accetto a due condizioni." "Sentiamo." Sospira. "Ho intenzione di darti del tu sempre e di chiamarti per nome." "No, in ufficio per te sono il tuo capo, nient'altro." "Bene, allora. Trovatene un'altra." Gli do le spalle. Se comincio a conoscerlo, parlerà tra- "Va bene, ma modifichiamo la cosa. Davanti ai miei dipendenti per te sono signor Styles. Prendere o lasciare." "Può andare." Mi avvicino al suo corpo e infilo la mano dentro la tasca destra del suo completo recuperando il suo cellulare. "Che stai facendo?" mi guarda confuso. Lo ignoro digitando il mio numero di telefono e dopo averlo salvato faccio uno squillo al mio. "Buona serata, Harry." sorrido per poi recuperare giacca e borsa e avviarmi verso l'uscita.
me: ora voglio sentire cosa avete da dire....... AHAHAHAHAHAHAAH
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Magnets || H.S. || A.U.
Fanfiction"L'amore è un potere misterioso e alchemico che mette in sintonia due sensibilità lontane ancor prima che lo sappiano. La forza è irrefrenabile, ecco perché parlo di anime calamite. Noi possiamo sviscerare tutti i pregi e tutti i difetti delle perso...