35. A S H L E Y
Tornare a Manchester è stato come tornare indietro nel tempo. Abbracciare mamma e sentire il profumo di biscotti appena sfornati, ridere dei lamenti di papà a causa delle partite in tv e Dusty... caspita come mi era mancato il mio cane. La mia camera è sempre la stessa: poster di band appesi alle pareti, pile di dischi sparsi per la stanza, fogli e matite e... un flacone di antidepressivi nascosto sotto al materasso. Quando le mie mani aprono il flacone facendo finire una pillola sul palmo della mia mano, i miei occhi sembrano vedere doppio; è come se gli anni più brutti della mia vita mi si presentassero tutti insieme in un unico film horror. Sbatto le palpebre e velocemente mi dirigo in bagno dove svuoto l'intero flacone dentro al water. Sospiro sollevata e decido di liberarmi di alcune cose che mi ricordano il mio periodo peggiore.
La giornata sembra passare lentamente quando un'ondata di zii, cugini, nonni e amici invadono casa. Sono tutti stupiti della mia presenza e questo mi fa arrossire, ma subito mia cugina Jade porta l'attenzione su di lei facendomi un'occhiolino subito dopo.
Natale, a casa mia, significa cibo, risate, zabaione e baci sotto al vischio. Io non ho mai preso parte alle festività negli ultimi anni, e adesso me ne pento tantissimo... ho perso così tante occasioni di stare bene in famiglia.
"Allora, coniglietta, come va a Seattle?" domanda mia zia Maddie. "Tutto alla grande: lavoro, esco, ho degli amici..." ammetto imbarazzata. "Davvero, tesoro? – mi guarda sorpresa e quasi commossa – sono così felice per te!" "Grazie, zia." Sorrido. "E dimmi, hai pure una sorta di... amico speciale?" domanda ammiccando. Quasi soffoco a causa dello zabaione che mi va di traverso. "Intendi un migliore amico o un fidanzato?" "Un ragazzo, ovviamente!" esclama. "No, non ho un ragazzo." "Oh, peccato... però se lo avessi, me lo diresti, vero?" "Certo, zia." Ridacchio. "Ottimo." Sorride.
*
Mamma è intenta a preparare una torta alle mele quando mi alzo e arrivo in cucina. "Buongiorno, principessa." Mi salute. "Giorno, mamma. Papà?" "Stranamente dorme ancora, tuo zio William ieri sera ha esagerato con lo scotch." Alza gli occhi al cielo. "Torta? È appena stata sfornata." "Hm-hm. È comunque dovremmo far ubriacare più spesso papà, è divertente." Ridacchio guadagnandomi un'occhiataccia da parte sua. "Hai controllato il borsone? Non vorrei dimenticassi qualcosa qui." "Grazie – afferro la fetta di torta – e no, non dimentico nulla, tranquilla. Oh, ascolta, mamma... potresti tipo... non so, eliminare la mia camera da letto e farne qualcos'altro? Ieri sera è stato strano, se non terribile, dormirci." Ammetto prima di sorseggiare il mio caffè." "Ne sei sicura, Ashley?" chiede preoccupata. "Sì, ho già messo i cd, la collezione di film e altro nel trolley che mi ha regalato zio William, tutto il resto puoi anche buttarlo." Spiego. "Non butterò i tuoi disegni, Ash." Mi avvisa. "Puoi tenerli, se ti piacciono." Acconsento. "Buongiorno, donzelle!" esclama mio padre barcollando in cucina. "John, sei ancora ubriaco?!" esclama indignata mia madre mentre io comincio a ridere. "Ho bevuto l'acqua sul comodino... era amara, credo fosse vodleka." Ridacchia. "Io lo ammazzo tuo fratello William, lo giuro!" urla mia madre facendomi ridere ancora di più. "Ehi, papà... come ti senti?" lo riprendo con il mio cellulare. "Una bomba, baby!" ride finendo sul divano. "Ashley, smettila di riprendere tuo padre in queste condizioni e aiutalo." Borbotta mia madre. "Marie, Marie, come ti amooo! Splendida come il sole, acida come un... melone, limonee!" canticchia mentre continuo a ridere sempre più forte. "John Stewart!" "Sì, è il mio nome!" "Okay, okay, papà saluta." Ridacchio. "Ciao, mondo virtuale, siete belliastici! Woooh!" fermo il video per poi vedere crollare mio padre in un sonno profondo per la seconda volta. "Peggio di un bambino." sospira sconsolata mia madre.
*
Alle nove e un quarto salgo sul jet personale di Louis pronta a tornare a Seattle. La mia famiglia mi manca già, così decido di rivedere il video di mio padre ubriaco mentre il jet decolla per poi stabilirsi.
Per le otto e mezza del mattino atterro a Seattle e mi dirigo verso il parcheggio dove ho lasciato la mia macchina. Il viaggio di ritorno verso casa è noioso e l'idea di voler trovare un posto più vicino al centro e al lavoro mi assale sempre di più. Alle nove e un quarto avviso mamma e Will di essere tornata, poi crollo sul letto. Niente vestiti di ricambio o valigia svuotata, niente. Solo tanto sonno e tanta stanchezza.
Me: oggi avrete tre aggiornamenti perché domani non ci sono, quindi adoratemi. Bye. I love u. Xx
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Magnets || H.S. || A.U.
Fanfiction"L'amore è un potere misterioso e alchemico che mette in sintonia due sensibilità lontane ancor prima che lo sappiano. La forza è irrefrenabile, ecco perché parlo di anime calamite. Noi possiamo sviscerare tutti i pregi e tutti i difetti delle perso...