Bonus – Give birth.
"Harry, dove sono le mandorle? Non le vedo." Ashley mi richiama dalla cucina. "Dietro alla paprika, mi sembra." rispondo mentre abbasso lo schermo del pc e mi disfo degli occhiali. "Oddio." sento la bionda chiamare più volte il mio nome così mi affretto a mollare tutto e raggiungerla in cucina.
"Fa male..." la sento mormorare mentre porta una mano sulla pancia ormai troppo evidente. "Ash, piccola?" mi avvicino all'istante. "Dobbiamo andare in ospedale." singhiozza guardandomi sofferente. "Okay, okay, chiamo subito Stane." annuisco freneticamente prima di digitare il numero del mio autista. Dopo che Ashley mi ha comunicato di essere incinta ho pensato subito di assumere qualcuno, ma lei ha subito rifiutato, ovviamente. Testarda com'è. Poi durante la gravidanza ci sono state alcune complicazioni che l'hanno portata a non fare il minimo sforzo e così, senza nemmeno ascoltare le sue lamentele, ho assunto Stane: un uomo gentile e cortese, sempre pronto ad aiutare in caso di problemi.
"Stane, dobbiamo andare in ospedale, Ashley sta per partorire. Veloce." attacco subito la chiamata per poi aiutare Ashley a raggiungere l'ascensore. "D-dobbiamo prendere il borsone e-" "Ci penseremo dopo, okay? Al momento devi solo respirare e guardarmi, va bene?" stringo la sua mano. "D'accordo..." tira su col naso. "Respira- ecco, così, bravissima." sorrido per poi baciare la sua fronte.
Una volta arrivati in garage Stane è già al suo posto, occhi spalancati quando osserva Ashley. In fretta saliamo in auto, pronti a raggiungere l'ospedale. Ashley non ha fatto altro che piangere a causa dei forti dolori per tutto il tragitto e io non mi ero mai sentito così impotente prima di quel momento: vederla soffrire è quello che più odio, a maggior ragione se non c'è niente che posso fare per aiutarla.
Un'infermiera ci accoglie all'istante, facendo sedere Ashley su una sedia a rotelle e invitandoci a raggiungere la sala parto. Ho incaricato Stane di informare le nostre famiglie, visto il poco preavviso.
"Bene..." una dottoressa entra nella grande stanza mentre si guarda intorno in cerca di qualcosa. Sciacqua in fretta le sue mani per poi infilare un paio di guanti e avvicinarsi al lettino su cui Ashley è stesa. "Allora, Ashley, come ti senti?" chiede sedendosi. "Malissimo, fa tanto male." la bionda mi guarda, poi ritorna ad osservare la dottoressa. "Che tipo di dolore? Fitte, dolore permanente...?" "Un misto. È normale?" stringe la mia mano. "Sì, ma-" le sue parole si bloccano quando nota qualcosa sul pavimento. "Ossitocina, subito e preparate l'isoflurano." "Ma dottoressa-" l'infermiera viene bloccata subito dalla dottoressa. "Ora." tuona la donna.
"Che sta succedendo?" domando confuso. "Adesso, Ashley, ho bisogno che tu spinga, okay? Devi collaborare." ignora la mia domanda focalizzandosi sulla bionda. "O-okay." singhiozza la bellissima ragazza che sto osservando. "Sono qui con te." mormoro baciando la sua mano. "Le parli, la rassicuri il più possibile." istruisce mentre io annuisco lentamente. Non mi convince. C'è qualcosa che non va e la cosa comincia a spaventarmi.
"Spingi, Ashley, più che puoi. Poi conta fino a tre e spingi di nuovo." parla la dottoressa. "Fa male, Harry." singhiozza Ashley. "Va tutto bene, passerà. Adesso spingi, io sono qui." accarezza i suoi capelli. La ragazza fa come le dico, cominciando a spingere mentre ulteriori lacrime bagnano il suo viso.
"Ancora, Ashley, ci siamo quasi!" esclama la donna. "Avanti, amore, ce la fai." sussurro. "Se ce l'hai fatta a stare con uno come me, puoi superare anche questo." tento di strapparle un sorriso e ci riesco. Ci riesco ed è la cosa più bella che io abbia mai visto.
"Ecco la testa!" "Hai sentito, amore? Ci siamo quasi. Forza, spingi." accarezzo ripetutamente i suoi capelli, alternando qualche bacio. "Eccolo, eccolo."
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Magnets || H.S. || A.U.
Fanfiction"L'amore è un potere misterioso e alchemico che mette in sintonia due sensibilità lontane ancor prima che lo sappiano. La forza è irrefrenabile, ecco perché parlo di anime calamite. Noi possiamo sviscerare tutti i pregi e tutti i difetti delle perso...