9. A S H L E Y

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me: io non ce la faccio, questa è una delle mie gif preferite... anzi, E' LA GIF. Mi fa troppo piangere. Addio

9. A S H L E Y

Quando la sera metto piede dentro al locale e Will si accorge di me uno splendido sorriso si fa largo sul suo volto. "Ciao, amica!" "Ciao, Will." "Wow, ti ricordi il mio nome!" finge di essere sorpreso mentre io prendo posto sullo sgabello libero di fronte a lui. "Che prendi stasera?" "Mmh, una coca andrà bene e magari... anche un tramezzino al pollo." "Ottima scelta." Sorride allontanandosi di poco. Will è davvero un ragazzo semplice e affascinante, biondo e occhi azzurri e fisico nella norma. Mi sembra simpatico e non voglio allontanarlo, devo riuscire a farmi accettare per quello che sono. "Ecco qua. Come è andata la tua giornata? Suppongo tu venga dal lavoro." "Sì ed è andata bene tutto sommato. Oggi ero in sala break e due colleghe mi hanno invitato a passare il sabato con loro. Faccio fatica ancora a crederci." Ammetto imbarazzata. "Ma è fantastico!" sorride dolcemente. "Invece la tua come è andata?" chiedo curiosa. "Ah, i soliti clienti borbottanti, un ubriacone di turno di cui mi sono liberato poco fa e la solita noia. Adesso va un po' meglio però, è sempre così quando ci sono degli amici che mi vengono a trovare." Caspita, mi conosce da due giorni e sono già una sua amica... strano, ma bello. "Ma tu guarda, quei due non sono quelli con cui hai parlato l'altra volta?" chiede osservando qualcuno alle mie spalle. Mi volto indirizzando lo sguardo nella sua direzione e quasi non mi soffoco con la cola quando lo sguardo sorpreso di Louis si posa sul mio viso. "Sono amici del mio capo, penso." "Wow! Beh, perché non provi a parlargli, stanno comunque venendo qui, quindi..." ride allontanandosi senza lasciarmi il tempo di ribattere. "Ashley Stewart, ricordo bene?" sorride Louis. "Louis Tomlinson e Zayn Malik." Sorrido educata. "Ti siedi con noi? Almeno che non aspetti qualcuno." Dice Zayn. "Sono sola, grazie dell'invito." Rispondo. Ci dirigiamo al loro tavolo dove prendo posto proprio di fronte a loro. "Allora, come va?" sorride gentile Louis. "Bene, grazie. Voi?" "Stress, queste compagnie ci distruggono." Sospira il moro dagli occhi azzurri. "Ma se sei sempre a giocare a calcio." Sbuffa Zayn. "Questo non è assolutamente vero. Sono tornato una settimana fa da Miami solo per aiutarti con quel cazzo di investimento che non riuscivi a gestire, lo hai dimenticato?" ribatte Louis infastidito. "Scusa se sto organizzando anche il mio matrimonio." Borbotta Zayn. "Ti sposi?" chiedo sorpresa. "Sì, la mi fidanzata ci tiene a sposarsi in questo periodo dell'anno e quindi stiamo un po' affrettando il passo." Spiega sorridente. "Oh, immagino per la neve." "La neve, le luci, e oh, i colori invernali sono così belli!" trilla Louis imitando una voce stridula che dovrebbe rappresentare quella della ragazza di Zayn. "Tu sei proprio cretino, Tomlinson." Alza gli occhi al cielo il moro. "Per questo sono anche il tuo testimone." Si vanta. "Solo perché ti ho conosciuto prima di Harry." "Mi avresti scelto comunque. A proposito, che fine ha fatto?" "Il signor Styles sta venendo?" li guardo innervosita. "Sì, è un problema, Ash? Posso chiamarti, Ash?" aggiunge Zayn. "Sì, certo e no, ma... ecco io non vorrei creare disagi, ecco. Lui è il mio capo e io solo la sua assistente." "Oh, ti ha dato l'incarico allora." Mi guarda sorpreso Louis. "Mmh, sì." "Bene! E comunque Harry è uno a posto, cerca solo di non farlo incazzare troppo." Dice Zayn facendo ridere Louis. "Ci provo." Alzo le spalle sorridendo appena. Uno schiarimento di voce attira la nostra attenzione facendomi desiderare di non essermi mai seduta a questo tavolo. "Harry!" sorride Zayn. "Ti avevamo dato per disperso." Sbuffa Louis facendogli cenno di sedersi. "Abbiamo incontrato Ash e l'abbiamo invitata a sedersi con noi." Spiega Zayn indicandomi mentre io mi muovo a disagio sulla mia sedia. "Traffico." Risponde lui semplicemente. "Al solito." "Allora, stavamo dicendo che Cinthia, la fidanzata di Zayn vorrebbe sposarsi prima di Natale, ma è assolutamente sbagliato, gli invitati andrebbero in confusione." "Louis, è una sua scelta, a me importa solo di sposarla. Chi se ne frega se vuole sposarsi la settimana prima di Natale?!" sbuffa infastidito Zayn. "Frega a me, il mio compleanno è alla Vigilia, ehi! Ash, diglielo tu che è un pazzo." "Mmh, beh, se è per la neve e l'atmosfera potreste posticipare la cosa di qualche settimana e sposarvi il primo dell'anno nuovo, sarebbe davvero originale come cosa. Avrete più tempo per sistemare i dettagli e la tua fidanzata avrà qualcosa di esclusivo." Provo a farli accordare, proponendo la mia idea. "Cazzo, tu si che sei intelligente." Sospira sollevato Louis facendomi sbuffare una risata. "Adesso la chiamo. Già mi ci vedo in prima pagina: "Zayn Malik della Mason Industries festeggia le nozze il primo dell'anno."" Sogna ad occhi aperti il moro mentre afferra il suo cellulare e si allontana verso l'uscita. "Mason?" domando curiosa. "Lavoriamo insieme. Ma sta per Malik e Son per Tomlinson. Geniale, eh?" mi guarda fiero. "Assolutamente." Sorrido. "Harry, allora, come va a lavoro?" chiede il moro. "Incompetenti nel loro mestiere e solita noia. A proposito, mi accompagni al pranzo con Thomas? Mi ha già rotto i coglioni." Sospira Harry. "Certo. Paghi tu." "Paga Thomas, idiota." "Allora ordinerò la cosa più costosa che hanno." Controllo l'ora notando che sono gia le undici e mezza. "Io andrei, si è fatto tardi e domani devo svegliarmi presto." Mi alzo dalla sedia. "Oh, va bene allora." Annuisco salutando i due uomini e mi affretto ad afferrare le chiavi di casa dalla borsa. "Ehi, Ash, questa domenica c'è un evento di beneficenza organizzato da noi, ci farebbe piacere vederti. Mando ad Harry tutti i dettagli e poi lui ti farà avere il biglietto." Sorride Louis amichevolmente. "I-io... grazie. Ci sarò." Ricambio il sorriso. "Che meraviglia!"

"Ciao Will." Sorrido al ragazzo dietro al bancone. "Ciao, Ashley. Sono grato di averti visto fare amicizia con altre due persone oggi." Sorride. Non rispondo, arrossisco e mi allontano verso l'uscita. L'ultima cosa che ricordo prima di uscire completamente sono gli occhi verdi del mio capo che mi scrutano attentamente.

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