38. A S H L E Y
Il mattino seguente a svegliarmi è il rumore della porta che viene richiusa, caspisco subito che si tratta di Harry quando noto la nota posta sul suo lato.
"Ashley, sono tornato in ufficio per alcune questioni in sospeso. –H"
Il moto di delusione che provo nell'esatto momento in cui realizzo davvero che i suoi affari vengono prima di qualsiasi cosa, non dovrei minimamente provarlo perché mi ha avvertita, eppure non riesco a fare a meno di essere delusa e infastidita. Sospiro ignorando i miei pensieri e i miei sentimenti del tutto negativi e scosto le coperte dal mio corpo alzandomi. Sono le 08:55 quando entro in cucina e osservo l'ora, in perfetto anticipo.
Faccio una doccia veloce e mi cambio con qualcosa di comodo e caldo, Will sarà qui alle nove e quarantacinque – anticipa sempre – quindi ho solo pochi minuti per mangiare qualcosa a colazione e poi andare. Preparo una tazza di caffè e un toast con marmellata, dopo aver finito con la colazione aziono la lavatrice e mi appunto mentalmente di fare una ricarica al cellulare.
*
"Allora, come ti sono sembrate le prime due case?" domanda Will guidando per le strade di Seattle. "Il legno non mi fa impazzire..." ammetto. "Beh, non c'è due senza tre, no? Speriamo che questa ti piaccia." Ridacchia per poi fermarsi di fronte una palazzina grigia. Quando entriamo, ad accoglierci c'è un uomo che ci affida le chiavi della casa prima di salire in ascensore. L'appartamento è al quarto piano – l'ultimo – quando arriviamo davanti la porta di casa Will la apre facendosi da parte per me e chiudersi subito dopo la porta di casa alle spalle. "Wow." Mormoro sorpresa. "Cavolo, le foto non rendono giustizia, è davvero bellissima." Commenta il biondo osservando il soggiorno. "Certo, il tappeto è davvero terribile." Rabbrividisco. "Nemmeno quel quadro scherza tanto." Aggiunge Will indicando il primo quadro sulla sinistra. "Beh, questi sono dettagli. La prima impressione è davvero positiva e guarda le scale... che belle!" esclamo avvicinandomi. "Uh, guarda che carino qui sopra." Raggiungo il mio amico rimanendo sorpresa della vista. Una cucina di dimensioni medie è quella che vediamo per prima essendo la stanza più luminosa, successivamente visitiamo bagno e camera da letto, spaziosi anche loro. La casa è munita di riscaldamenti e un condizionatore per l'estate, ci sono anche un piccolo ripostiglio e una camera per gli ospiti. Di certo è un grande cambiamento visto l'appartamento in cui sto attualmente, questo posto è più grande, luminoso e accogliente. Mi piace molto. "Vedi il prezzo di affitto." Dice Will sedendosi su uno degli sgabelli della cucina. Sblocco il cellulare entrando nell'email che Liam mi ha mandato, scorro tra i link e apro il terzo. Rimango confusa e sconvolta dal prezzo d'affitto non appena lo leggo. "Com'è possibile che questo posto valgo $1200 dollari quando io ne pago trecento in più, i riscaldamenti fanno schifo e non ho nemmeno il condizionatore?" guardo sconvolta Will adesso in piedi. "Davvero? Paghi $1500 dollari per il tuo appartamento? È almeno la metà di questo ed è lontano dall'ufficio." Mi fa notare. "Beh, di sicuro dovrò ringraziare Liam per l'eternità e non mi farò scappare un'opportunità del genere." Dico convinta delle mie parole. "Beh, a questo punto direi che la tua nuova vita può iniziare ufficialmente, no?" Will sorride facendomi annuire felice. "Strano, ma vero."
*
Non ho notizie di Harry da questa mattina, non che debba necessariamente scrivermi, semplicemente mi aspettavo un qualche messaggio da parte sua. Stupido, lo so. Questa cosa inizia a preoccuparmi... sospiro continuando ad impacchettare le ultime cose mentre osservo il mio cellulare poggiato sul divano. Improvvisamente si accende segnalando l'arrivo di una chiamata proprio da parte di Harry. prendo un respiro e accetto la chiamata. "Pronto?" "Ashley." "Ehi, Harry." porto gli scatoloni accanto alla porta e mi dirigo in camera dove giace la mia valigia aperta. "Allora, volevo sapere se puoi occuparti tu di rispondere alle mie email per il week-end?" "Ehm, sì, certo che posso..." rispondo stranita. "Bene. Domani mattina parto per Bellevue, torno sabato sera. Ce la fai, vero?" "Sì, assolutamente." Annuisco anche se non può vedermi. "Ottimo allora." "Chi hai deciso di portare?" ecco la domanda che più attendevo di fare. "Hai presente Cassie? La ragazza del locale... ecco, mi ha proposto di discutere di una possibile collaborazione e sto valutando la cosa." Oh. Cassie. "Sì, la ricordo, quella delle case discografiche. Non pensavo ti interessasse anche quel campo." "Devo ancora valutare tutti i pro e i contro, te l'ho detto. Niente di sicuro e, oh, ci terrei che non ne facessi ancora parola con nessuno." "D'accordo – deglutisco – allora buon divertimento." Provo a risultare entusiasta per lui. "Stai bene?" "Sì, sono solo un po' stanca al momento." "Bene. adesso vado. Buona serata, Ashley." Mi saluta. "Anche a te, Harry." attacco la chiamata e lancio il cellulare sul letto.
Cassie.
me: ops
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Magnets || H.S. || A.U.
Fanfiction"L'amore è un potere misterioso e alchemico che mette in sintonia due sensibilità lontane ancor prima che lo sappiano. La forza è irrefrenabile, ecco perché parlo di anime calamite. Noi possiamo sviscerare tutti i pregi e tutti i difetti delle perso...