47. A S H L E Y

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47. A S H L E Y

"Usciamo." Avevano detto. "Ti divertirai." Avevano detto. Eccome se mi sto divertendo, qui seduta al mio posto, un drink tra le mano e gli occhi puntati sulle mani di Cassandra Bale poggiate attorno al collo di Harry. "Non stanno facendo sesso." "E in più non sei nessuno per lui, è libero di fare quello che gli pare." Mi ricorda la mia coscienza. "Che ne dici, pensi di stringere un altro po' la presa su questo povero bicchiere o hai finito di fremere dalla gelosia e possiamo andare a ballare?" sbuffa una risata Will osservandomi. "Non sono gelosa e non ho voglia di ballare." Rispondo. "Hm-hm. Beh, io voglio ballare con la mia migliore amica." Ribatte. "Davvero mi consideri la tua migliore amica?" arrossisco. "Certo! È fantastico, eh? È fantastico essere la migliore amica del sottoscritto." Ammicca facendomi ridere. "Adesso, visto che non ci vedremo per chissà quanto tempo, possiamo ballare?" domanda. "Ugh, va bene." sbuffo alzandomi per poi afferrare la sua mano. Noto come lo sguardo di Harry sia puntato sulla mia mano stretta a quella di Will, ma subito viene distratto da Cassandra che gli parla all'orecchio.

In pista Will mi fa letteralmente morire dal ridere: le sue mosse stupide influenzano chiunque ci stia accanto facendoci ballare tutti insieme. Lo sguardo di un ragazzo in particolare mi fa arretrare un po' quando noto che si sta avvicinando. "Ciao!" sorride. "Ehi." Ricambio il saluto cercando di farmi sentire al di sopra della musica. "Vuoi ballare?" chiede. "Ehm... va bene." acconsento una volta aver chiesto a Will il via libera con i miei occhi. "Come ti chiami?" mi chiede. "Ashley, tu?" "Clark!" risponde. "Ti dispiace se..." indica la mia vita. Mi avvicino un po' a lui, voltandomi di schiena e osservo come le sue mani si siano legate alla mia vita mentre ci muoviamo lentamente. Clark sembra rivelarsi un ragazzo molto simpatico con le sue battute mentre continuiamo a ballare. Adesso le nostre fronti si toccano e a separare le nostre labbra mancano pochi centimetri. L'unica cosa che so è che non voglio baciarlo. "Ashley, ci chiamano!" viene in soccorso Will. "Scusami, devo andare, è stato un piacere!" sorrido. "Posso lasciarti il mio numero?" si affretta a chiedere. "Parto per Londra lunedì, mi dispiace." "Oh, in questo caso... è stato un piacere anche per me." Ricambia il sorriso.

"Involtino, hai fatto conquiste?" ammicca Louis quando ci sediamo al tavolo. "Will mi ha salvata." Ribatto prima di prendere un sorso del mio drink. "Sembrava molto interessato." Mi fa notare Silvia. "Beh, io volevo soltanto ballare." La fisso. "Bene. Io credo invece che dovresti lasciargli il tuo numero." Parla un po' più ad alta voce Silvia mentre io la fisso confusa. "Sai, magari quando torni potreste uscire insieme." Continua ad osservarmi. Sta cercando di dirmi qualcosa o sbaglio? "Diamine, hai proprio ragione." Parla Will al mio fianco. "Vado a dargli il tuo numero, sarà sicuramente felice." "No, Will, aspetta!" lo richiamo, ma lui si è ormai allontanato. "Davvero, Silvia?" "Davvero. Già immagino i vostri appuntamenti e quelli che potremmo fare a quattro..." parla sognante. "Silvia sta cercando di dirti che è ora di trovarti un ragazzo." Ridacchia Louis fissando prima me e poi... Harry. Io non riesco nemmeno a guardarlo. Fino a stamattina era nel mio letto e adesso... "Starò a Londra per un bel po' di tempo." Faccio notare ad entrambi. "E allora? Sono certa che quel ragazzo sarà disposto ad aspettare per una come te." Risponde Silvia. "Fatto!" esclama Will fieramente. "Hai dato il numero della tua migliore amica ad un perfetto sconosciuto e voi due siete pure d'accordo, sul serio?" parla Harry sorprendendomi. "Saranno affari loro, non pensi?" ribatte Cassandra. "Non credo di averti interpellato." Risponde Harry. "Okay, okay, calmate i bollenti spiriti." Parla Liam in silenzio dall'intera conversazione. "Ashley è libera di fare quello che le pare perché è adulta e può assumersi le sue responsabilità. Numero o meno, deciderà lei, quindi adesso piantatela e ubriacatevi o qualcosa del genere." Sbuffa. "I tuoi consigli sono unici." Lo prende in giro Sophia.

*

Fisso da circa un'ora lo stesso punto sul soffitto, è inquietante, lo so, ma non riesco proprio a chiudere occhio. L'idea di sapere che Harry abbia accompagnato Cassandra a casa poco poche ore fa non mi rassicura per niente. Forse dovremmo smetterla di fare quello che facciamo e seguire ognuno la proprio strada... "Cassandra non ci sarà a Londra." Mi ricorda la mia coscienza. Non è un bene per me, però, andare avanti con questa cosa ignorando i piccoli sentimenti che cominciano a nascere nei confronti di Harry. Per quanto coglione, Harry riesce a farmi sentire viva, e non mi riferisco solo al sesso, ma a tutto quanto. La mia vita era così spenta prima di conoscerlo, tutto mi sembrava futile... adesso invece non vedo l'ora di vederlo, di sentirlo, di parlargli o semplicemente di contemplarlo mentre dorme tra le lenzuola intrise del mio profumo. Spero che se stasera l'abbia portata a casa sua si sia ricordato di me e del fatto che fino a due giorni fa c'ero io nel suo letto. Il piccolo nodo in gola si rafforza mentre cerco di non pensare a possibili scenari che sono certa mi ferirebbero. Mi volto, rannicchiandomi nel mio letto troppo grande per una persona sola e chiudo gli occhi, addormentandomi con la consapevolezza di volere due braccia forti attorno alla mia vita e sentire un paio di anelli tintinnare tra di loro ad ogni piccolo movimento.


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