31. A S H L E Y

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31. A S H L E Y

(in caso non doveste ricordare gli abiti delle ragazze, date un'occhiata veloce al capitolo 26)

L'ansia per stasera mi travolge, mi inonda tutto d'un colpo. Se qualcosa dovesse andare storto sarebbe tutta colpa mia e io non posso di certo permettere che la Styles Incorporated faccia una figuraccia enorme. Sono a casa di Clara in questo momento, attendo di essere truccata per poi vestirmi e correre dritta in hotel dove dovrò accettarmi che sia tutto perfetto. "Ecco perché non mi lamento del mio posto." Sospira Silvia acconciando i miei capelli legati da trecce di vario genere. "Vuoi fare a cambio?" le propongo. "Oh, no. No, grazie. Mi va benissimo fare la sua segretaria." "Sei sicura? Potresti avere un ufficio tutto per te." Tento di convincerla. "Mi sentirei soffocare, va bene la postazione che ho adesso. Ora... sei perfetta!" sorride la bionda. "E adesso mettiamoci a lavoro. Silvia tu pensa ai tuoi capelli mentre io finisco con Ash." Istruisce Clara cominciando ad armeggiare con ombretti e mascara. Odio, odio, odio truccarmi o i trucchi in generale. Perdere ore davanti ad uno specchio non fa proprio per me, ma visto che stasera Clara si è offerta di truccarmi non posso di certo lamentarmi. "Silvia, dimmi che sei quasi pronta." La supplico. "Hm-hm. Clara deve solo darmi una sistemata all'ombretto, mi fa schifo..." borbotta intenta a infilarsi un tacco. "Finito!" esclama Clara sodddisfatta. "Grazie, sei un mito!" ribatto alzandomi dal mio posto, preso velocemente da Silvia. "Vi dispiace se mi cambio qui?" chiedo. "Certo che no." Risponde Clara. "Bene." annuisco liberandomi dei jeans, la felpa e le converse per poi maneggiare con cura l'abito e indossarlo. "Woah." Mi osserva Silvia di sottecchi. "Sei una bomba!" esclama Clara voltandosi per alcuni secondi prima di tornare ad occuparsi della palpebra di Silvia. "Grazie." Arrossisco. Indosso i tacchi e chiamo un taxi nella speranza di averlo qui entro cinque minuti. "Silvia, sei uno schianto." La osservo meravigliata. "A Louis verrà la bava alla bocca." Ridacchia Clara per poi prendere posto davanti allo specchio. "Ci dispiace che tu debba venire da sola." Sbuffo. "Piantatela e sbrigatevi. Ci vediamo comunque fra poco, non preoccupatevi." Ci sorride Clara.

Alle sette e quarantadue minuti arriviamo in hotel, per fortuna non c'è nessun'altro oltre lo staff necessario per stasera. Io e Silvia prendiamo le due cartelle e ci accertiamo che sia tutto esattamente come lo avevamo progettato. "Silvia, okay?" la guardo dall'entrata. Il suo pollice in su mi conferma che è tutto perfetto, così dopo aver preso un sospiro di sollievo poso la cartellina e la raggiungo. "Oh mio Dio." Bisbiglia Silvia trattenendo una risata. "Cosa?" la guardo confusa. "Harry Styles potrebbe essere appena entrato insieme ai suoi amici in questo momento e il suo completo... ecco, potrebbe abbinarsi al tuo." "Che?!" esclamo voltandomi. "Ashley, Silvia!" esclama Louis. "Ciao, Lou." Lo salutiamo. Lo sguardo di Louis si sofferma su Silvia facendomi sopprimere una risata alla vista di una Silvia completamente imbarazzata sotto il suo sguardo. "Che ci fate qui così presto?" domanda mentre gli altri lo raggiungono. "Ashley è stata incaricata di occuparsi di tutta l'organizzazione dell'evento, così siamo venute a controllare che fosse tutto a posto." Spiega Silvia. "Ashley." Sorride Zayn attirandomi in un abbraccio. "Come stai?" bisbiglia. "Bene." rispondo sorridendo. "Ciao, Cinthia, sei bellissima." Mi complimento con la mora. "Grazie mille, anche tu sei uno splendore." "Harry." lo richiamo indicandogli un punto alle sue spalle. "Caspita, devo andare." Sospira dopo avermi squadrata per bene. Discreto, mi dicono.

La serata procede tranquillamente insieme alle ragazze, il nostro tavolo è vicino a quello di Louis, Zayn, Cinthia ed Harry, quindi non è molto difficile comunicare. "Signori e signore, la pista aspetta solo voi." Sorride al microfono uno dei musicisti. Nel momento in cui il musicista parla, Marc si avvicina al nostro tavolo e non appena si avvicina a Silvia capisco che sia qui per lei, poi però il suo sguardo si sofferma su di me e un sorriso meraviglioso ricopre il suo volto mentre mi invita a ballare.

 Nel momento in cui il musicista parla, Marc si avvicina al nostro tavolo e non appena si avvicina a Silvia capisco che sia qui per lei, poi però il suo sguardo si sofferma su di me e un sorriso meraviglioso ricopre il suo volto mentre mi invita a...

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Louis ammicca nella mia direzione richiamando l'attenzione di Zayn...e beh, anche di Harry facendomi arrossire, per questo volto la testa in direzione della pista pronta a ballare. "Sei bellissima stasera." Sorride il biondo fissandomi dritto negli occhi. "Grazie – arrossisco ancora una volta – anche tu stai bene." "Com'è andata l'organizzazione?" "Faticosa, ma vedo che sta dando i suoi frutti... sembra che tutti si stiano divertendo." "Sì, immagino." Il resto della canzone passa in silenzio, ma non uno di quelli sconfortanti. "Permetti?" la voce di Harry mi arriva dritta alle orecchie. "Certo, signor Styles." Marc si allontana dopo avermi sorriso lasciando il posto ad Harry. "Lo sai, l'ultima volta che abbiamo ballato insieme ci ha portato a chiuderci in bagno e non penso che tu possa permetterlo." Parlo osservandolo. Le sue mani stringono la presa attorno ai miei fianchi portandomi un po' più vicina a lui. "Se non sbaglio c'è una regola che vieta le provocazioni, o sbaglio?" mi osserva. "Hai ragione, ma non pensavo di starti provocando." Sbuffo una risatina. "Ashley." Mi avverte. "Magari a-" le parole si bloccano in gola quando i miei occhi individuano qualcuno di mia conoscenza. "Che c'è?" "Dimmi, Harry, la ragazza con cui ti ho trovato in quel locale-" "Ancora con quella storia?" alza gli occhi al cielo annoiato. "Sai, vero, che al momento è alle tue spalle e sta intrattenendo una conversazione con alcuni soci, giusto?" lo guardo attentamente. "Potrei aver scoperto che è una donna d'affari e che gestisce una catena di case discografiche." Risponde. Sbuffo una risata secca sconvolta e infastidita dall'idea di avere il suo faccino perfetto in bella vista. "Non ricordo di averla vista tra gli invitati." Corrugo la fronte cercando di ricordare la vista. "Perché è il più uno di Josh Smash." Risponde. Non rispondo, aspetto solo che la canzone finisca per poi allontanarmi leggermente dal suo corpo. "Ash-" "Harry!" le sue parole vengono interrotte da Liam Payne in persona, l'architteto più bello e bravo di sempre. "Liam, è un piacere rivederti e la splendida Sophia." Li accoglie Harry. "Ciao, Harry." sorride gentile la mora. "Liam, Sophia, lei è Ashley Stewart, la mia assistente personale." Ci presenta. "È un piacere conoscerti, Ashley." Mi sorride cordiale Liam. "Se posso, i tuoi due ultimi progetti sono davvero fantastici." Mi congratulo sognante facendolo ridacchiare. "Grazie." Sorride. "Ashley sta cercando un'altra casa da affittare più vicina a lavoro, pensi di poterla aiutare?" domanda Harry. "Certo che sì, vieni sabato mattina in agenzia e ne parliamo meglio." Liam si rivolge a me e io non posso far altro che annuire come una deficiente. Sophia, al suo fianco si avvicina a me mentre i due ragazzi conversano su non so cosa. "Lo so, ti capisco, anche a me fa quest'effetto." Ride. "Io sono più che altro innamorata delle idee che il suo cervello partorisce." "Lui stesso ha progettato la nostra casa, è stato il suo regalo di compleanno per me." Arrossisce la mora. "Sei molto fortunata." Mi congratulo. "Grazie mille, ma sembra che nemmeno tu sia messa così tanto male... Harry ti fissa ogni cinque secondi." Ridacchia. "Probabilmente per accettarsi che io non stia mandando all'aria qualche affare importante." Sminuisco la cosa facendola ridere. "No, ti guarda proprio in un modo davvero...intenso." ribatte la mora. "Chissà a che pensa." "Comunque, se ti va potremmo scambiarci i numeri, magari prendere un caffè qualche volta." "Da-davvero?" la osservo sorpresa. "Certo, sembri davvero simpatica." Sorride dolcemente. "Grazie mille, anche tu e certo, ti scrivo il mio e poi mi mandi un messaggio." "Ottimo." Sorride lei.


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