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62. H A R R Y

62. H A R R Y

Ashley oggi è davvero strana e a notarlo non sono solo io. Silvia continua a lanciarmi occhiate preoccupate mentre sono nel bel mezzo di una riunione. Al termine Ashley scatta dalla sedia lasciando subito la stanza. Stanco del suo comportamento decido di prendere in mano la situazione e seguirla dentro il suo ufficio. "Harry!" esclama colta alla sprovvista dalla mia presenza. "Che sta succedendo?" "Niente, ovviamente. Che dovrebbe succedere?" ribatte nervosa. "Questo dovresti dirmelo tu considerando che sei evasiva da tutto il giorno e mi eviti come la pesta da due giorni. "Ho solo avuto da fare... piuttosto, vorrei parlare con te ora che sei qui." deglutisce. "Prego." le faccio cenno di cominciare. "Non... non possiamo più continuare questa cosa, Harry. Io mi sto sentendo con Marc e... e sarebbe sbagliato venire a letto con te mentre esco con lui." deglutisce. "Che cosa?" la guardo confuso e sconvolto. "Mi sono scusata con lui per la scenata di due giorni fa e poi siamo usciti di nuovo insieme... lui, lui mi piace e non voglio deluderlo." risponde esitante. Perché questa situazione mi sembra solo una grande, colossale stronzata? "Quindi adesso state insieme?" le chiedo freddamente. "Ci stiamo provando." annuisce. "Benissimo, buona fortuna allora. E Ashley – mi volto prima di uscire dal suo ufficio – non ritardare a lavoro come stamattina o la prossima volta che arriverai troverai le tue cose in mezzo alla strada." l'avverto. "Sarà fatto, Harry." annuisce ancora una volta lentamente. "Signor Styles, per te. Sono il tuo capo, non un tuo amico." la correggo sempre più incazzato per poi chiudermi la sua porta alle spalle con un tonfo e avviarmi verso il mio ufficio.

Vaffanculo a tutto quanto. Vaffanculo ad Ashley e quel damerino. Vaffanculo a questa vita di merda.

*

Una settimana dopo...

"Qualcuno sa dirmi dov'è finita Ashley?" sospira Cinthia. "Non verrà, a quest'ora sarebbe già dovuta essere qui." ribatte Liam. "Bene, allora comincio a portare gli antipasti." mormora rattristita Sophia dirigendosi in cucina insieme a Cinthia. "Qualcuno vuole spiegarmi che sta succedendo ad Ashley?" sbuffa Zayn. "Ieri l'ho chiamata per uscire come siamo soliti fare il giovedì visto che odia quel giorno e mi ha liquidato dicendomi che era già impegnata. Lei non è mai impegnata dopo il lavoro." spiega Zayn puntualizzando l'ultima volta. "Probabilmente sarà con il suo ragazzo." rispondo. "Raga-cosa?!" chiede Liam. "Sta uscendo con un nostro collega e a quanto pare è troppo impegnata persino per uscire con me e Clara." ribatte nervosamente Silvia. Louis è troppo silenzioso e questo significa solo due cose: sta male o c'è qualcosa che lo turba. "Louis, tu che ne pensi?" chiedo curioso della sua reazione. "Non ne so molto, anche noi parliamo raramente ultimamente. Will ne sa tanto quanto noi." risponde. "Beh, voglio sperare che non sia quel tipo di persona che dimentica gli amici una volta essersi fatta fidanzata." sospira Liam. "No, Ashley non è così – la difende Zayn – deve esserci una spiegazione." afferma sicuro di se. "A tavola!" esclama Cinthia.

*

Lunedì mattina, quando arrivo in ufficio, Ashley è stranamente già dentro il suo studio. Osservo furtivamente il suo viso e noto quanto sia pallida e come.. sembri senza forze. Mi sembra di rivivere le volte in cui non mangiava abbastanza e si sentiva debole e forse è di nuovo così, ma stavolta non posso fare niente per aiutarla. Ha un fidanzato, dovrebbe essere in grado di prendersi cura di lei. Dovrebbe farla mangiare regolarmente, dovrebbe assicurarsi che stia bene, dovrebbe aiutarla a farla rilassare e a metterle del ghiaccio sui piedi gonfi quando i tacchi sono troppo stretti. Il suo fidanzato dovrebbe accettarsi che Ashley non stia di nuovo male, che non stia ricadendo nelle vecchie abitudini... ma da quello che vedo, come fidanzato il tipo della contabilità non se la cava molto bene.

me: sorry se il capitolo è corto, ma ancora una volta, a voi i commenti!