6. A S H L E Y

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6. A S H L E Y

Quando metto piede alla Styles Incorporated un misto di ansia e preoccupazione si fa spazio nel mio stomaco. Forse ieri sera sono stata un po' troppo sfacciata con lui, in fin dei conti è il mio capo, non una persona qualunque. Oggi Carlos Thomas sarà in riunione con il signor Styles, ovviamente la fusione avverrà e tutto l'edificio prenderà un sospiro di sollievo. Karen mi ha avvertito di affrettarmi a raggiungerlo nel suo ufficio e io, già nervosa, non perdo tempo a fare come mi ha detto.

Arrivata davanti alla sua porta, busso per poi aprirla e avanzare all'interno della stanza. "Signorina Stewart." Parla, osservandomi dalla sua postazione. "Voleva vedermi, signore?" "Sì. Volevo parlarle a proposito della sua posizione lavorativa e avvertirla che sarà presente alla riunione con Thomas fra un'ora." "C-che cosa?" balbetto sconvolta. "La mia segretaria è molto competente nel suo lavoro, ma diciamo che a volte è troppo persino per un'esperta come lei. Da oggi lei sarà la mia assistente personale. Si confronterà con Silvia e avrà l'ufficio adiacente al mio." "C-con il dovuto rispetto signore, non posso lasciare la mia postazione, i dipendenti-" "Lo ha già fatto, signorina Stewart." Mi ferma. Il mio sguardo scioccato si ferma sul suo per alcuni minuti, poi ritorna al pavimento. "Oh, e credo che il suo nuovo stipendio le piacerà molto." freddo. Freddo come un ghiacciolo. Sono ancora senza parole. "Io credevo che volesse licenziarmi." Mormoro. "Oh, avrei voluto farlo, ma ho ottenuto la mia riunione con Thomas e probabilmente anche la fusione, quindi direi che ho i polsi legati." Spiega. Lo avrebbe fatto. Mi avrebbe licenziata. E anche se potrebbe ancora farlo, lui decide di assumermi come sua assistente personale. Deve essere impazzito del tutto. "È tutto?" deglutisco. "Sì. Oh, e veda di presentarsi in anticipo di circa quindici minuti alla riunione." Annuisco per poi uscire subito dal suo ufficio.

Sono la sua fottuta assistente.

La riunione è andata come previsto: la fusione si farà. Dovrei essere felice di essere arrivata così in alto in così poco tempo, dovrei essere felice di avere uno stipendio più alto e di non dovermi più preoccupare di non farcela a fine mese, dovrei essere felice eppure io non lo sono. Alla fine della giornata non ho nessuno con cui parlare, nessuno. Sono sola. Torno a casa e l'unica persona con cui posso parlare è la mia figura riflessa allo specchio. So di non essere stata fatta per avere tante relazioni umane, ma almeno un'amica, un amico.... sono certa che il ragazzo del bar, Will, si sarà già dimenticato di me. In fin dei conti è questo quello che fanno tutti: si dimenticano di me.

Tornata a casa apro il pc per dedicarmi a qualche serie tv, ho già ordinato una pizza visto che non mi va molto di cucinare. Opto per cominciare Dr. House e sospiro pesantemente aggiustando la mia maglietta larga. Per le otto e mezza sono seduta a gambe incrociate sul divano, una fetta di pizza in mano e la terza puntata di Dr. House già avviata.

Da sola.

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