8. A S H L E Y

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Me: la gif, amore mio mio mio mio

8. A S H L E Y

Ieri notte è stato un inferno, non ho chiuso occhio e se succedeva nei miei sogni erano presenti antidepressivi e occhi verdi. Occhi che appartengono a qualcuno di davvero molto familiare.

Ho deciso che stasera andrò di nuovo in quel bar, forse Will può aiutarmi a non ricadere dentro un vortice più grande di me. Ho appena finito di leggere l'ultimo file che Silvia mi ha mandato quando la porta del mio ufficio viene aperta. Oh, signore. Harry Styles indossa un completo totalmente nero, capelli leggermente spettinati e occhiali da vista poggiati sul naso. Qualcosa di dannatamente illegale. So che è il mio capo e non dovrei assolutamente fare pensieri del genere, ma mi è impossibile non farlo quando lui mi provoca ogni giorno senza nemmeno rendersene conto. "Qualcosa non va nei conti. Ci sono due milioni in meno." Parla infastidito mentre piazza un foglio sulla mia scrivania. "Questo è impossibile. Bill ha controllato due volte, è stato negli archivi." Ribatto. "Crede che sarei venuto qui se fosse tutto a posto, signorina Stewart?" "No, certo che no, ma-" "Mandi il file per email al signor Dug e gli dica che se troverò un altro errore del genere è fuori." Il suo sguardo potrebbe uccidermi in meno di cinque minuti e sono certa che se fossimo in un qualsiasi cartone animato del fumo sarebbe uscito dalle sue orecchie. "Sarà fatto." Annuisco alzandomi dal mio posto. "Dove sta andando?" mi guarda confuso. "Mmh, è appena scattata la mia pausa pranzo, signore." Rispondo, allontanandomi di qualche passo. Sono troppo vicina, dannazione. "Vada." Il suo sguardo percorre tutto il mio corpo facendomi sentire un po' a disagio vista la scelta di indossare anche oggi un vestito azzurro. Mi schiarisco la gola e dopo averlo – letteralmente – mangiato con gli occhi, mi avvio verso la sala break. Clara e Silvia stanno discutendo di qualcosa mentre mi avvicino a loro. "Ehi!" mi saluta quest'ultima. "Ehi, ragazze." Ricambio il saluto. "Come procede il lavoro con Styles?" domanda Clara. "Un po' difficile, ma bene. Voi, alle risorse umane?" "Solita noia. Ci manchi." Le sue parole mi arrivano dritte al cuore. Io? Mancare a qualcuno? Questo deve essere una sorta di sogno o mia fantasia immaginaria. "Anche voi." Ammetto. "Che noia, io invece sono sola come un cane. Faccio il palo per otto ore al giorno e parlo solo con uomini che vogliono fare accordi con Styles." Sbuffa Silvia. "Credevo aveste un ufficio in comune." Dice sorpresa Clara. "No, purtroppo no." Sospira Silvia. "Ehi, Ash, io e Silvia questo sabato vediamo un film da me. Ti va di venire? Non ci vediamo mai fuori da qui e vorrei davvero passare più tempo con voi." Ammette la mora. "Io... certo." Rispondo con un sorriso sorpreso. Non posso crederci... qualcuno mi ha davvero appena proposto di passare un po' di tempo insieme! Forse non sono una così cattiva persona come pensavo in passato. "Bene! Più tardi di mando una mail con il mio numero di telefono e i dettagli. Non lo ho con me al momento." si scusa ridacchiando. "Non è un problema. Adesso devo risalire, ho un sacco di email da aprire." Sospiro alzando gli occhi al cielo mentre le due ragazze ridono annuendo. "A presto, Ash!" mi saluta Clara. "Aspettami, salgo con te!" esclama Silvia notando l'ora sul suo orologio. Insieme ci dirigiamo verso il secondo ascensore e durante la salita parliamo del tempo. 

Il mio umore è nettamente migliorato da due giorni a questa parte; il pensiero che potrei, effettivamente, riuscire ad avere qualche amica sia in ufficio che fuori, mi fa esaltare. Stasera andrò comunque da Will, credo sia un po' grazie a lui se oggi sono riuscita ad avere una conversazione con due mie colleghe.

Verso le quattro e mezza busso due volte sulla porta marrone del mio capo per poi entrare al suono del suo semplice 'avanti'. "Qui ci sono tutti i file, revisionati personalmente da me. È libero di rivederli in caso non si fidi, ma sono certa che non ci sia nessun errore." Parlo indicando i fogli ordinatamente sistemati sulla scrivania. "In più, il signor Thomas vorrebbe pranzare con lei questo venerdì, accetta?" "Solitamente è Silvia che si occupa di questo. E per quanto riguarda i documenti... voglio affidargli un po' di fiducia. Spero per lei che siano perfetti." "Lo sono e...sì, lo so bene, ma la mail è arrivata sul mio indirizzo, quindi ho ritenuto opportuno avvisarla." Spiego. "Bene. Riferisci a Silvia quando esci di venire qui per prendere questo appuntamento." Sospira, liberandosi dei suoi occhiali. "Bene!" sorrido allontanandomi dalla scrivania. "Buona giornata, signor Styles." Accenno un altro piccolo sorriso e mi avvio verso la scrivania di Silvia una volta uscita. "Appuntamento per Styles." L'avverto mentre lei si affretta a raccogliere la sua agenda e una penna. "Augurami buona fortuna." Alza gli occhi al cielo facendomi ridere. "Buona fortuna." 

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