25. A S H L E Y

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25. A S H L E Y

Credo di aver detto che odio i giovedì, ebbene lo ripeterò per l'ennesima volta: odio i maledetti giovedì. Oggi in ufficio mi hanno guardata tutti male a causa del mio outfit, ma non è colpa mia se ho rotto – ancora una volta – l'asciugatrice e adesso tutti i miei vestiti sono stesi fuori al sole. Indossi dei jeans neri e una maglia bianca, sopra ad essa una giacca nera e ai piedi i soliti tacchi neri.

"Che bel bocconcino." Mi accoglie Clara. "E tu cosa ci fai qui sopra?" sbuffo una risata prima di attirarla in un abbraccio. "Disturbarmi." Alza gli occhi al cielo Silvia prima di digitare qualcosa sulla tastiera del computer. "Ho una riunione tra pochi minuti e sono passata a salutare." Clara lancia uno sguardo di disapprovazione a Silvia per poi tornare a guardare me. "Bene! ti fermi nel mio ufficio?" chiedo cedendo un bicchiere di caffè a Silvia. "Grazie." Mi sorride la bionda. "Certo!" esclama Clara. Insieme ci avviamo verso il mio ufficio dove, come sempre, accedo al mio account e tiro fuori penne e foglietti. "Allora, come va?" chiede Clara accomodandosi sul divanetto. "Come sempre – sbuffo – tu, invece?" "Sto uscendo con una ragazza al momento ed è davvero dolce... un po' troppo calma per me, ma vedremo come vanno le cose." Spiega. "Uh... beh, forse è quello che ti serve, no? Una persona che sia in grado di calmarti." Alzo le spalle prendendo posto sulla mia poltrona. "Hai ragione. Si chiama Maia." "Che nome carino!" mi complimento. "Hai sentito dell'evento di beneficenza? Non vedo l'ora!" esclama allegra Clara. "In realtà manca meno di una settimana e io ho ricevuto email e dettagli solo ieri." Sbuffo. "Mmh, brutta storia! Che ne dici se sabato pomeriggio io, te e Silvia ci facciamo un giro per i negozi? Non voglio arrivare all'ultimo momento e prendere un vestito solo per il gusto di averlo." Si lamenta. "Certo, va benissimo per me." Sorrido entusiasta. "Ottimo! Avviso Silvia e scappo in riunione o Styles mi ammazza!" esclama correndo verso la porta. "Ciao, splendore!" mi saluta velocemente. Non ho il tempo di ricambiare il saluto perché lei è già scappata via.

*

A Harry: pensi che stasera possa cenare da te?

Da Harry: Perché?

A Harry: non mi va di cucinare.

Da Harry: Ordina d'asporto, tanto mangi comunque schifezze ogni giorno.

A Harry: dovresti sentirti in colpa considerando che tu mi fai mangiare sano.

Da Harry: Hm-hm.

A Harry: quanto sei fastidioso.

Da Harry: Non sono fastidioso. Smettila di insultarmi.

Non rispondo per il gusto di non farlo mentre decido sul da farsi. Evitare la cena o ordinare cibo spazzatura che probabilmente mi causerà danni celebrali in futuro? Ah, fanculo, mi scoccia persino chiamare, stasera non ceno. Il bip del mio cellulare mi fa sospirare.

Da Harry: e non ignorarmi, Ashley.

Ancora una volta non rispondo. Indosso una felpa e mi distendo sul divano per poi accendere la tv. Il mio cellulare suona di nuovo e più a lungo facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Che vuoi?" borbotto pressando meglio il cellulare sul mio orecchio. "Ti ho detto di non ignorarmi." "Sto morendo di fame per colpa tua e mi infastidisci, penso di poterti ignorare quanto mi pare." Sbuffo. "Come sopravvivevi prima che io non ti invitassi a cena quasi ogni sera?" chiede ovvio. "Non lo so, suppongo che io sia magra per questo. Salto molti pasti." "Non capisco se per noia o perché sei proprio incapace." "Ehi, guarda che so cucinare! Solo mi scoccia farlo a cena perché sono stanca e voglio solo dormire." Mi difendo. "A volte salti pure i pranzi, non credere che non me ne sia accorto, Ashley." Riesco a percepire i suoi occhi alzarsi al cielo. "Sto bene, non sto cercando di perdere peso o chissà cosa, non ho questo tipo di problemi. Sono solo tanto pigra." Sospiro. "Mandami il tuo indirizzo, sto passando a prenderti." Sospira dall'altro lato del telefono. "Non è necessario." "Mi hai accusato di morire di fame per colpa mia, non posso rischiare che tu domani svenga sul posto di lavoro o cazzate del genere. Quindi muoviti a scrivermi l'indirizzo e a prepararti. "In realtà non mi sono ancora spogliata, ho solo una felpa addosso, perciò..." "Sei assurda. Indirizzo." Comanda. "Appena mandato." Borbotto. "E calmati o non scendo." Tu guarda, è lui a pretendere di venirmi a prendere e si lamenta pure. Che gente.

Alle otto e mezza scendo di casa e lo trovo parcheggiato dall'altro lato della strada. "Posso esattamente sapere come ti sei conciata?" mi guarda confuso. "Diciamo che ho avuto un piccolo problema con l'asciugatrice e adesso aspetto con ansia che i miei vestiti si asciughino in fretta." Spiego. "Come fai ad essere così efficiente a lavoro e trasandata nella vita privata?" "Non lo so, credo sia una dote." Faccio spallucce. Harry scuote il capo per poi continuare a guidare in silenzio.

Una volta arrivati a casa sua non ci metto molto ad infilarmi nel suo soggiorno ultra moderno mentre lui si dirige in cucina.

"Tu non hai ancora mangiato?" chiedo quando lo raggiungo in cucina. "No, quando hai cominciato ad infastidirmi con i tuoi messaggi avevo appena finito di lavorare." Risponde affettando delle patate. "Cosa prepari?" ignoro le sue parole. "Patate con mozzarella e una semplice fettina di carne. È troppo poco o va bene?" domanda sorprendendomi con un sorrisetto ironico. "Me lo farò bastare come pasto." Rispondo altezzosa. "Prepara la tavola, almeno ti rendi utile." "Come sei carino stasera! Di sicuro dovrebbero darti un premio per essere la persona/capo più gentile del mondo." Lo prendo in giro mentre tiro fuori posate e piatti dai vari cassetti. "Lo aspetto con ansia." Ribatte. "Piuttosto, parlarmi ancora di questo evento. Ci saranno Louis e Zayn?" domando interessata. "Certo che sì." "Spero per te che tu abbia trovato del tempo per organizzare l'addio al celibato di Zayn." Ridacchio ricordando l'espressione infastidita di Louis. "Ci sta pensando Louis, non ho il tempo." Risponde mentre infila le patate in forno. "Ma Zayn è il tuo migliore amico..." lo guardo confusa. "Lo so." "Ma si suppone che dovresti aiutare Louis, non che debba fare tutto lui." incrocio le braccia al petto. "Louis ha più tempo libero considerando che l'azienda è gestita da lui e Zayn e altre due assistenti personali." Spiega, mettendo la carne in padella. "Harry, io non voglio farmi gli affari tuoi, ma... penso che lavori troppo per la tua età e finirai col rimanere solo se non cambi le cose." "Non sono affari che ti riguardano, lo hai appena detto." Ribatte freddo. Annuisco semplicemente per poi prendere posto a tavola. Non cambierà mai: il lavoro prima di tutto.

Me: due cose.... La prima: vorrei una statua da mettere in camera mia e una che sostituisca quella della Libertà, grazie. La seconda: FINALMENTE MI RICORDO DI FARLO AHAHAHAHA (No, non sono una psicopatica, tranquille. [forse] ANYWAY, tempo fa una di voi mi ha scritto in privato chiedendomi se fossi d'accordo con l'idea di creare un gruppo Whatsapp.... inizialmente l'idea non mi ha preso molto, perché ci tengo alla mia privacy e al fatto che tutti i miei amici non sanno niente di questo mio piccolo mondo a parte, quindi per evitare confusioni varie ho pensato che no, fare un gruppo per la persona ansiosa che sono io, sarebbe troppo. Adesso, però, mi sono detta: non devo necessariamente sbandierare il mio nome, il mio numero ecc... a destra e manca, giusto? Quindi ho pensato che sarebbe stato carino per noi conoscersi meglio e creare un gruppetto, magari. Ovviamente vi prego di non commentare sul mio Instagram o altri social riguardo le mie storie o gli aggiornamenti perché, come ho già detto, ci tengo a mantenere Wattpad una cosa solo mia e di nessun altro. Fatemi sapere se qualcuno ci sta :) 

Un bacio, Anna. X

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