27. A S H L E Y

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27. A S H L E Y

Quando arrivo di fronte ad un locale a me sconosciuto entro senza problemi. Trovo Will e poi rimango leggermente sconvolta dalla scena che si presenta davanti ai miei occhi: una donna è liberamente seduta sulle gambe di Harry mentre bacia il suo collo, lui ride continuando a bere dal suo bicchiere. Louis e Zayn sono quasi svenuti sui divanetti mentre due ragazze se ne sono appena andate. Considerando il colletto sporco di rossetto di Louis e la guancia piena di gloss di Zayn posso dire che sono nei guai. "Mi aiuti a trascinarli fuori?" sospiro mettendo da parte la rabbia. Per ora. "Ashleyyy!" biascica Louis cercando di alzarsi dal suo posto. La testa di Harry scatta nella mia direzione e questo mi solleva un pochino. "Ti converrà alzare il culo da questo posto adesso o giuro che ti uccido con le mie stesse mani, Louis Tomlinson." Lo minaccio. "Che ho fatto?" singhiozza. "Will, tu pensa a Zayn, portalo nella tua macchina per favore." "Ce la fai a gestire entrambi?" mi guarda preoccupato il biondo. "Sì. Louis ti seguirà. Vero, Louis?" lo guardo male. "Sì." Mormora il moro seguendo Will e Zayn. "Harry, forza, andiamo." Sospiro avvicinandomi. "Non voglio." "Ehi, moretta, avanti, spostati." Sospiro stanca. "No!" esclama lei. "Ho detto di spostarti. Il mio amico sta per sentirsi male e non penso che tu voglia il suo vomito addosso o sbaglio?" "Cazzo, no!" esclama spostandosi. "Bene. Harry, avanti." Faccio passare il suo braccio attorno al mio collo e poi lo faccio alzare. "Perché Cassie non è lì?" biascica. "Perché è stanca. Adesso sta zitto." Lo riprendo abbastanza incazzata.

Una volta usciti, raggiungo la mia macchina. Will ha con se Zayn e Louis. Dopo esserci accordati di portarli a casa mia, metto in moto l'auto immergendomi nelle strade buie di Seattle.

*

Preparo quattro tazze di caffè fumante e le poggio sul bancone insieme ai cornetti comprati poco fa. La porta della stanza degli ospiti viene aperta di fretta mentre osservo Louis correre in bagno e Zayn avviarsi verso la cucina. Alle sue spalle Harry. lo sguardo di Zayn, così come quello di Harry, è abbastanza perplesso quando mi vede. Allungo la tazza di caffè nella sua direzione mentre entrambi prendono posto al bancone, successivamente arriva Louis. "Ashley?" domanda sconvolto. "Vediamo, da dovrei cominciare prima... forse dal fatto che siete dei completi coglioni!" esclamo ad alta voce. "Non urlare, ti prego." Borbotta Zayn. "Non so come si svolgano le vostre serate tra amici del cuore, ma sono certa che per uno prossimo al matrimonio – mi volto nella direzione di Zayn – e uno quasi fidanzato – guardo Louis – non sia l'ideale avere ragazze spalmate addosso e lucidalabbra sulla faccia." Passo un fazzoletto a Zayn che esitante lo afferra. "E tu – fisso Harry – sei proprio l'uomo dell'anno. Davvero maturo, complimenti!" "Ash-" "Non provare a giustificarti, Lou." L'avverto. "Si suppone che quando un gruppo di persone esca, almeno uno debba restare sobrio, considerando che gli altri due sono quasi svenuti. Se non fosse stato per il mio amico Will... oddio, non oso immaginare cosa vi sarebbe potuto succedere." Porto una mano alla fronte e prendo un respiro profondo. "Di solito è così, ma stavolta le cose sono sfuggite di mano." Parla Zayn. "Mangiate i vostri cornetti e poi prendete queste – indico le pillole sul tavolo – sono per il mal di testa e la nausea." Sospiro. "Cazzo..." bisbiglia Louis. "Spero vivamente che almeno voi non abbiate fatto nulla con quelle ragazze, ne sarei molto delusa e schifata." Parlo riferendomi a Zayn e Louis. "Non tradirei mai Cinthia, di questo ne sono certo." Annuisce sicuro Zayn. "Bene." "E io non farei mai del male intenzionalmente a Silvia." mormora Louis. "Se mi sono arrabbiata così tanto è perché ci tengo e non perché voglio fare la mamma rompi palle, va bene? Per favore, fate attenzione. Siete uomini di successo e conosciuti, una rivista con un piccolo rumor e siete fregati." Sospiro. "Louis mi aiuti a togliere questo cazzo di gloss dalla faccia?" borbotta infastidito Zayn facendomi sorridere leggermente. "Andiamo, credo che oggi il cesso sarà il mio migliore amico." Sbadiglia il moro. Io ed Harry rimaniamo soli, da quando si è alzato non ha ancora spiccicato una parole mentre si guarda attorno. "Non mi avevi detto che avere donne spalmate addosso fosse il tuo secondo hobby." "Non iniziare con le stronzate da fidanzatina gelosa perché non sono dell'umore." Parla fissandomi. "Fidanzatina gelosa?" sbuffo una risata secca. "Sono venuta a recuperare il tuo culo da quel maledetto locale e ti trovo in uno stato a dir poco pietoso con una che se ne sbatte il cazzo di come stai, Harry. Questa non è gelosia, è rispetto nei tuoi confronti." Gli punto il dito contro. "Oh, e scusami se ci tengo a non prendermi malattie assurde. Dal modo in cui le sue mani ti toccavano direi che eravate già piuttosto intimi." Un piccolo sorriso infastidito mi occupa il volto mentre i suoi occhi si assottigliano. "Che vuoi che ti dica, eh? Non ti dirò che mi dispiace perché non è così." "Bene, allora penso che la prossima volta ti lascerò ad annegare in mezzo al tuo vomito e la ragazza di cui tanto ti importa. Poi saranno affari tuoi come liberarti dei rumors e delle false accuse. Per non parlare dei tuoi affari! Oh, Harry, sono certa che tutti vorranno fare affare con un coglione ubriaco!" urlo sull'orlo dell'esasperazione. "Modera i toni, Ashley, non sono il tuo fottuto fratello." "Hai ragione, sei proprio un cretino." Lo guardo male per poi allontanarmi dalla cucina. Entrata nella camera degli ospiti, prendo le loro scarpe e le loro giacche piene di capelli e gloss, successivamente esco dalla stanza e posiziono tutto sul divano. "Dici tanto di volerti svagare e lo capisco, sono la prima a dire che lavori troppo, ma di certo questo non è l'unico modo per divertirsi. La prossima volta comprati una bottiglia di vodka e finiscitela a casa tua insieme ai tuoi amici, sarà più divertente." Parlo non guardandolo nemmeno in faccia. "Cazzo, devo assolutamente tornare a casa!" sbuffa Zayn uscendo dal bagno. "Vi accompagno io, andiamo." Sospiro già stanca.

Se il buongiorno si vede dal mattino, questa sarà proprio una giornata del cazzo.


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