66. A S H L E Y

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66. A S H L E Y

Oggi è il compleanno di Harry, compie venticinque anni e questo mi ricorda ancora una volta che in realtà è solo un ragazzo della mia età, non uno di quei uomini di quarant'anni. Osservo il mio riflesso allo specchio soddisfatta del mio cambiamento e mi affretto a infilare i tacchi rossi, Louis sarà qui a momenti e io non voglio proprio fare tardi facendolo pure aspettare. Spruzzo un po' di profumo e dopo aver aggiustato il rossetto rosso adagiato sulle mie labbra, mi dirigo fuori dalla mia camera. Un messaggio di Louis mi avvisa che è qui sotto così afferro cellulare e borsetta e dopo aver chiuso la porta a chiave mi dirigo verso l'auto di Louis. "Beh, cazzo!" esclama Silvia meravigliata mentre un fischio da parte di Louis mi fa ridere. "Grazie." li ringrazio attorcigliando una ciocca bionda di capelli nell'indice. "Ti stanno benissimo e poi sono così lunghi!" esclama la bionda meravigliata. "Si dice che una donna affronta il cambiamento cominciando dai capelli, no?" ridacchio. "Beh, direi che hai cominciato alla grande." concorda Louis.

Alcuni minuti dopo arriviamo a casa di Zayn dove vengo accolta calorosamente dal resto degli invitati. Harry sarà qui a momenti così ci sbrighiamo a raggiungere la cucina dove due palloncini a forma di '2' e '5' sono attaccati a delle sedie mentre sul tavolo sono sparsi dolciumi di e snack di vario tipo. Addento una patatina e torno al mio posto. Il campanello suona mentre un'euforica Cinthia accoglie Harry. "Harry, vieni pure! Zayn è in cucina, ha uscito lo scotch." finge di lamentarsi la mora. "E io che credevo avessi trovato una festa a sorpresa." parla. "Pft, certo che no." ride nervosa Cinthia mentre lo guida in cucina. "Sorpresa!" urliamo tutti quanti. "Dicevi?" Harry si rivolge a Cinthia. "Sorpresa!" ridacchia lei abbracciandolo. Harry scuote il capo con un lieve sorriso sul volto mentre ricambia la stretta della mora. Quando è il mio turno di congratularmi sorrido timidamente cedendogli un piccolo scatolino. "I tuoi capelli..." mi guarda sorpreso. "Un piccolo cambiamento." mordo il mio labbro inferiore imbarazzata. "E mi hai anche fatto un regalo." commenta. "È il minimo, Harry." sorrido semplicemente. "Posso aprirlo adesso?" chiede. "Certo, è solo... una cosa così." mormoro nervosa. I suoi occhi sorpresi e incantati dal piccolo oggetto mi fanno capire che il regalo è stato un successo. "Non so cosa dire, è davvero bellissimo." parla sfilando l'anello dalle pietruzze azzurre per poi infilarlo all'indice sinistro. "Sono felice che ti piaccia." sorrido. "Grazie." mi guarda. Ti bacerei un miliardo di volte... "Harry, perché non vieni a tagliare la torta?" lo richiama Sophia. "Arrivo." risponde lui. "Rimani da me stanotte?" domanda. Solitamente non chiederebbe mai, mi avviserebbe e basta, ma questa domanda non fa altro che farmi piacere perché significa soltanto che non da per scontato la mia risposta, che le mie parole contano. "Penso di sì." arrossisco. "Ottimo." sorride lievemente facendomi completamente impazzire del tutto.

*

"Non pensavo ti piacesse così tanto la nutella." lo guardo sorridente. "Invece la adoro." mi guarda addentando un altro pezzo di torta con ripieno di nutella e nocciole sbriciolate. "Ti piace davvero l'anello?" domando guardando proprio quest'ultimo. "Certo che mi piace." risponde. "Voglio farlo." dico improvvisamente. "Ash, non sentirti costretta solo perché sei con me." dice subito. "No, io.. io voglio farlo perché so che tu non sei lui, perché so che non mi faresti mai del male e non mi costringeresti." spiego. "Mi prenderò cura di te." dice spostandosi nella mia direzione. "Io voglio che tu lo faccia." lo guardo negli occhi. Le labbra di Harry rapiscono le mie mentre le sue mani si bloccano sulla mia schiena ancora coperta dall'abito. Sentirlo così vicino non è mai stato così bello prima d'ora. "Vieni." mormora trascinandomi in camera da letto.

I suoi occhi percorrono ogni mio piccolo movimento credendo di trovare esitazione, ma si ricrede quando sono io a far scivolare la sua giacca sul pavimento per poi abbracciarlo, semplicemente per sentirlo vicino. "Sono qui." sospira percorrendo il mio vestito fino ad arrivare ai bordi per poi tirarli su fino alla testa. "Sembri fatta di porcellana." dice sfiorando la mia spalla coperta dalla bretella del reggiseno. I suoi indici finiscono proprio su quest'ultime facendole ricadere sulle mie braccia esili, mi libero definitivamente del reggiseno per poi sbottonare la sua camicia bianca e la cintura che stringe i pantaloni. "Sei qui." ripeto assicurandomi della sua presenza. Harry fa un passo in avanti stringendomi ancora una volta a lui per poi spostare i miei capelli dietro le mie spalle. Si disfa dei suoi pantaloni e dei suoi boxer per poi sfilare anche i miei slip. "Lui non è stato così gentile..." mormoro. "Ci siamo solo io e te qui. Lascialo fuori, Ash." dice. "Solo noi, hai ragione." sospiro portando le mie braccia attorno al suo collo per poi attaccare la mia bocca alla sua morbida. Lentamente avanziamo fino al letto dove vengo stesa e sovrastata dal corpo di Harry, sposto qualche ciocca dal suo viso e non riesco a fare altro che pensare a quanto sia bello e forse anche un po' mio in mezzo a tutto il casino che siamo insieme. Il suo corpo si sposta più al centro sistemandosi fin quando sento il suo membro posizionarsi davanti alla mia entrata per poi scivolare all'interno lentamente e gentilmente, quasi come questa fosse la mia prima volta. "Sei con me." ripete ancora una volta. "Con te." annuisco socchiudendo gli occhi a causa del piacere che mi scorre in corpo. I suoi fianchi ondeggiano sui miei ripetutamente facendomi perdere il controllo e rilasciare ansimi profondi. "Lasciati andare, piccola." mormora sul mio collo mentre sento spingere sempre più in fondo i suoi fianchi fino a toccare completamente i miei. "Non- è.. oddio, è troppo." ansimo senza fiato. "Forza." sussurra stringendo la mia schiena con il suo braccio mentre l'altro lo sostiene. E mi basta quest'ultimo invito per lasciarmi andare del tutto. Ancora vittima del piacere osservo come anche il corpo di Harry si fletta mentre raggiunge il suo culmine.

"Stai bene?" mi chiede voltandosi nella mia direzione. "Hm-hm." sorrido stanca. "Vado un attimo in bagno." mi avvisa. Non appena la porta del bagno si chiude afferro subito il cellulare fino ad arrivare al numero di Will.

A Will: sono innamorata di lui...

me: quando dicevo che non dovevate aspettare poi così molto.... intendevo proprio questo :))))))))

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