43. A S H L E Y
Il ricevimento procede alla grande, ho conosciuto alcuni parenti di Zayn e Cinthia, tutte persone adorabili e gentili nei confronti di chiunque si approcci a loro. In questo momento osservo come le tante ragazze si siano schierate davanti a Cinthia mentre lei si volta pronta a lanciare il suo bouquet. "Spiegami un'altra volta perché non sei lì in mezzo?" si rivolge a me Silvia. "Forse perché non mi importa?" ribatto. "Ma è una cosa carina." "Tu perché non ci sei invece?" la schernisco. "Perché io e il matrimonio non siamo ancora pronti per compiere questo passo." "Ottimo, nemmeno noi." Sorrido fiera del mio commento. Al tavolo con noi sono presenti Louis, Liam, Sophia – adesso in mezzo alle tante ragazze – ed Harry seduto accanto a me.
"Okay, tutte pronte, al tre lancio." le avverte Cinthia. Le ragazze si posizionano meglio e Cinthia comincia a contare. "3!" "Questa cosa è davvero inutile." Commento ad alta voce. "Lasciale sognare." Risponde Louis. "Io sono d'accordo con lei, è del tutto inutile." Sospira Harry. "State entrambi zitti, allora." Si aggiunge Liam facendomi sbuffare una risata per poi girarmi di nuovo verso la scenetta. "1!" Cinthia lancia il bouquet di fiori e direi che ha davvero una pessima mira visto il volo che il bouquet sta facendo. Quando proprio quest'ultimo finisce sulle mie gambe rimango immobile notando gli sguardi delusi e sconsolati delle ragazze. "Ma davvero?" chiedo retoricamente afferrando il bouquet di fiori. "Beh, a quanto pare abbiamo la fortunata." Ride Cinthia tenendo stretto il microfono tra le mani. "Tieni, Liam." Gli lancio il mazzo di fiori afferrando il mio bicchiere di vino. "Ma tu guarda che coincidenza." Ride Silvia insieme a Louis. "Almeno che non si tratti di Robert, io non mi sposo con nessuno." Borbotto. "Ma c'è-" "Sta zitto." Pronunciamo all'unisono io ed Harry.
*
Osservo i miei piedi scalzi mentre cammino sull'erba fresca del grande giardino, l'acqua della piscina è così calma da farmi rilassare del tutto. Tre anni e fa ero rinchiusa nella mia camera, raggomitolata sul letto e piccole macchioline di sangue a sporcarmi le mani. Mi ricordo che avevo cominciato a premere le unghie nei palmi delle mani fino a farmi sanguinare, avevo tentato di smettere con gli antidepressivi e così avevo sentito tanto dolore. L'idea era quella di provare a resistere, ma il dolore era talmente forte e presente che avevo quasi rischiato di fare del male a me stessa. Non era la prima volta che infliggevo dolore sul mio stesso corpo, bensì la quinta; non mi sono mai tagliata o cose del genere, solo graffi e pugni al muro, mi sono fratturata due nocche una volta e da lì ho deciso che avrei dovuto smettere una volta per tutte, ma come al solito, non c'ero riuscita.
"Che ci fai qua fuori? Si congela." Mi volto in direzione della voce di Harry e sorrido lievemente. "E tu come hai fatto a trovarmi?" "Intuito." Oppure mi hai cercata. "Dentro non si respira, così ne ho approfittato pure per togliere queste." Sollevo i tacchi con una mano. "Sì, non posso darti torto. Sono uscito anche io per questo e tu guarda, ti ho trovata." Sicuro che non sia una scusa? Annuisco tranquillamente e indosso i tacchi ancora una volta. "Saluto Cinthia e Zayn e vado, sono stanca." Lo informo. "Piedi?" domanda. "Anche." Rispondo in accordo. "Buonanotte, Harry." abbasso lo sguardo sorridendo lievemente. "Buonanotte, Ashley." Risponde.
Me: Ho aggiornato perché è minuscolo. Love ya! X
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Magnets || H.S. || A.U.
Fanfiction"L'amore è un potere misterioso e alchemico che mette in sintonia due sensibilità lontane ancor prima che lo sappiano. La forza è irrefrenabile, ecco perché parlo di anime calamite. Noi possiamo sviscerare tutti i pregi e tutti i difetti delle perso...