22. A S H L E Y

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22. A S H L E Y

"Allora?" è la prima cosa che chiedo lunedì a lavoro a Silvia. "Lui è fantastico, oh mio Dio! Mi ha aperto lo sportello, Ash!" esclama euforica. "Eccomi!" ci raggiunge Clara al nostro solito tavolo. "Che mi sono persa?!" chiede preoccupata la mora. "Louis ha aperto lo sportello a Silvia." la informo. "Oh mio Dio!!" trilla la mora. "Poi mi ha portato a cena in un ristorante messicano, allora ho cominciato a preoccuparmi perché: "e se non mi piace niente, che faccio?" mi sono chiesta più volte fino a quando lui non mi fa assaggiare qualcosa dal nome strano, ma buonissimo! Ho scoperto che mi piace il messicano!" esclama euforica. "E poi, avanti?!" Clara la guarda curiosa. "Poi siamo andati al cinema, non posso crederci. Mi ha portata in un cinema all'aperto e mi ha tenuto la mano – racconta coprendosi il volto a scatti – mi ha baciata a fine serata. Mi ha tipo, guardata e poi baciata. È stata la cosa più romantica di sempre, non ho mai avuto un ragazzo che mi guardasse così, oddio." Avvampa. "Louis è un bravo ragazzo, sto imparando a conoscerlo e credo proprio che faccia sul serio con te." Sorrido felice. "Non è che se... insomma, se dovesse uscire l'argomento potresti mettere una buona parola per me?" chiede Silvia speranzosa. "Oh, certo! Sono sicura che è preso del tutto." Sorrido per poi distogliere lo sguardo nel momento in cui il mio cellulare vibra.

Da Harry: Cena da me stasera o sei troppo impegnata con il tuo amico?

E questo da dove esce fuori? Non mi parla da venerdì e si degna di mandarmi un messaggio infastidito? Wow.

A Harry: siamo in ufficio, signor Styles o lo ha dimenticato?

Da Harry: Sei in pausa pranzo. E in più faccio quello che voglio nella mia impresa.

Qualcuno sembra essersi svegliato dalla parte sbagliata del letto stamattina.

A Harry: Sembra che tu ti sia ricordato della mia esistenza. Che progresso. A stasera.

Ovviamente nessuna risposta da parte sua.

Alle cinque e quindici io, Silvia e Clara siamo nell'atrio dell'impresa, Karen è già andata via. Marc Teller cammina sicuro verso la nostra direzione mentre alle sue spalle un Louis Tomlinson entra tranquillo dall'entrata. Che ci fa Louis qui? E che vuole Marc da noi? "Ashley Stewart, vero?" mi sorride. "Uhm, sì. Marc, giusto?" "Esatto. Mi stavo chiedendo se-" "Ashley!" "Ciao, Lou." Sorrido dolcemente mentre ricambio il lieve abbraccio. "Ciao, Silvia." il moro sorride imbambolato. "Ciao, Louis." Arrossisce la bionda. "Non credo di essermi presentato. Louis Tomlinson." Si rivolge a Clara. "Un piacere, signor Tomlinson. Sono Clara Sanchez." "Chiamami Louis. Le amiche di Ashley sono mie amiche." Sorride. "E lei è?" si rivolge a Marc. "Marc Teller, il nuovo contabile, signor Tomlinson." Sorride cordiale. "Ah, Harry, eccoti finalmente!" sbuffa il moro per poi scusarsi e allontanarsi lievemente. Silvia e Clara stanno ridendo di qualcosa mentre io rimango imbambolata a fissare Harry Styles avvolto nella sua semplice camicia bianca e pantalone nero. "Mmh.. Ashley." Mi richiama Marc." "Uh, sì?" rivolgo la mia attenzione a lui. "Prima mi stavo chiedendo se ti andasse di bere qualcosa insieme domani dopo il lavoro." Sorride. Silvia e Clara alle sue spalle rimangono sorprese dalle sue parole mentre mi fissano divertite. Louis si avvicina a Silvia e non c'è nient'altro che mi impedisca di pensare al fatto che Harry si trovi alle mie spalle in questo momento. "I-io in realtà... sono, uhm, sono già impegnata domani sera, mi dispiace." Mordo il mio labbro inferiore in difficoltà. "Oh, allora potremmo fare un altro giorno." Parla deluso. "Certo." Tento di sorridere. "Bene. Ti mando una email con il mio numero allora." "Sicuro." Annuisco osservandolo allontanarsi da me per poi avviarsi verso l'uscita. "Cosa diamine è appena successo?" ride Clara. "Gli hai dato un due di picche!" esclama sconvolta Silvia. "Sei impazzita?!" mi guarda. "Mi ha colto alla sprovvista!" ribatto. "Avrà sbagliato a farsi i conti." Sbotta Louis. "Ma sei serio?" lo guardo male. Clara e Silvia scoppiano a ridere mentre io continuo a fissarli come fossero degli alieni. "Bene, me ne vado. Ho bisogno di vino." Sospiro. "Ciao, tesoro!" mi saluta Silvia. "Sei un mito!" esclama Clara. Alzo un braccio in segno di saluto ed esco dal grande palazzo in cui lavoro. So benissimo della presenza di Harry alle mie spalle, potevo letteralmente sentire i suoi occhi bruciare sulla mia schiena. Scuoto il capo diretta verso la macchina e sospiro. Sarà una lunga serata.

me: p.s. il prossimo capitolo sarà dal pov di Harry, wooow.

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