40. A S H L E Y

10.9K 401 19
                                    

40. A S H L E Y

Questa sera andremo tutti a cena di Zayn, successivamente in qualche locale desiderato da Louis. Il vestito che io ho scelto è corto e davvero particolare. Non so cosa mi abbia colpito particolarmente, ma l'ha fatto e non ho potuto resistere alla tentazione di comprarlo.

Pettino i miei capelli portandoli dietro le spalle e aggiusto il rossetto chiaro con il pollice, poi spruzzo un po' di profumo su collo e polsi e sono pronta. Dopo aver messo il cappotto e preso i tacchi in mano mi avvio verso l'ascensore. Indosso un paio di ballerine per guidare e da tenere in borsa in caso i piedi cominciassero a farmi troppo male. Quando arrivo da Zayn sono le otto e un quarto ed è proprio lui ad accogliermi. "Ashley, sei bellissima." Si complimenta. "Grazie mille." Lo ringrazio seguendolo in soggiorno. "Ashley!" mi accoglie Sophia. "Ehi, ciao." Ricambio l'abbraccio. Passo i seguenti minuti a salutare Liam, Cinthia, Silvia, Louis e Harry. Clara è a cena da suo fratello, ma ci raggiungerà dopo al locale. Tutti prendiamo posto al tavolo e come sospettavo io sono accanto ad Harry essendo gli unici single del gruppo, imbarazzante ma vero. "Allora, Ashley, com'è il nuovo appartamento? Ti trovi bene?" domanda Liam interessato. "Assolutamente, è luminoso e davvero accogliente. Grazie dell'aiuto." Lo ringrazio per l'ennesima volta. "Quando vuoi, lo sai. È stato un piacere." Sorride. "Tu stai lavorando a qualcos'altro?" domando. "In realtà sì, ma non è ancora nulla di concreto, dovrai aspettare qualche mese per saperlo con certezza." Ridacchia osservando Sophia. Okay, forse sto immaginando io la cosa, ma... "Sophia, potresti accompagnarmi al bagno?" la guardo curiosa. "Mmh, certo." Sorride esitante. Dopo esserci scusate, ci avviamo verso il primo bagno e non appena chiudo la porta tutto quello che dice lei è "Sì." "Oh mio Dio, di quanto?" porto una mano alle labbra coprendole. "Un mese appena... lo avremmo detto stasera allo scoccare della mezzanotte, quindi mantieni il segreto ancora per un po', va bene?" ridacchia quasi commossa. "Oddio, sono così felice per te." L'abbraccio. "Grazie, anche io sono super eccitata!" ride. "Sarà meglio tornare di là o si insospettiranno." Dico. "Hai ragione." Annuisce.

La cena passa tra risate e battute, quando finiamo ci dirigiamo tutti in soggiorno. "Credo che rotolerò." Borbotta Silvia facendomi ridere. "Ho mangiato più stasera di quanto faccia in una settimana. " concordo. "Riesco già a vedere il doppio mento e i rotoli di ciccia." Si lamenta. "Oh, piantala, non è mica la fine del mondo." "Ehi – bisbiglia avvicinandosi – tu ed Harry non vi siete rivolti parola, avete litigato?" "Non abbiamo litigato e comunque non stiamo insieme, non dobbiamo necessariamente passare ventiquattro ore su ventiquattro a parlare." Borbotto. "Okay, allora ha fatto qualcosa lui visto come tentava di attirare la tua attenzione." "Ti spiego tutto più tardi in macchina, adesso sto per vomitare." Sbuffo. "Ah, concordo. un'altra parola e vomito il tiramisù." Dice facendomi ridere. "Oh mio Dio, sto notando solo adesso che non indossi il reggiseno, cazzo!" mi guarda maliziosamente. "Non potevo indossarlo, non fa parte dell'outfit." Mi giustifico. "Certo-" "Siete pronti ad andare?" chiede Zayn. Tutti annuiscono in risposta e così ci mettiamo in macchina. "Vengo con te." Mi affianca Harry. "Per quale motivo?" "Non ho la macchina, sono venuto con Liam e Sophia." "Okay, e non puoi andare di nuovo con loro?" "No, perché passano tutto il tempo a dirsi quanto si amano e non voglio rischiare di vomitargli in faccia." Risponde infastidito da tutte le mie domande. Alzo gli occhi al cielo e cambio ancora una volta le scarpe, poi accendo il motore e seguo l'auto di Louis. "Posso sapere perché questo tono acido? E solitamente si risponde ai messaggi." Mi fa notare. "Dormivo." "Non hai risposto nemmeno il giorno successivo." "Non ci avrò più pensato, che vuoi che ti dica." Sbuffo. "Come ti pare." Sbuffa anche lui voltando la testa verso il finestrino. "Piuttosto, come ti sei trovato a Bellevue?" se prima avevo l'intenzione di mantenere calma la situazione, adesso mi è proprio passato di mente. "Bene, l'hotel era carino e la gita in barca rilassante." Commenta. "Mmh." "C'è qualcos'altro che vuoi chiedermi per caso?" "No, solo questo." "Okay – sospira – ascolta, adesso che è uscito fuori l'argomento..." mi osserva. Lo sapevo. "Ho già capito, complimenti." Lo guardo brevemente. "Non era mia intenzione finirci a letto, ma eravamo entrambi ubriachi e-" "Come ti pare." Non lo guardo nemmeno. Mi infastidisce profondamente questa cosa. Abbiamo stabilito delle regole, gli ho affidato la mia fiducia eppure a lui non sembra importare proprio nulla. "Non avevo motivo di andarci a letto, se ho già questa... cosa con te." Cosa. Ovviamente non è nemmeno in grado di chiamarlo rapporto. "Già, hai ragione." Mi fermo nel parcheggio accanto al locale. "Facciamo che ognuno fa quello che gli pare, va bene? Tanto mi sembra che tu non abbia problemi a farlo di già, no? Buon proseguimento di serata." Lo fisso per poi cambiarmi le scarpe ed uscire dal mio posto. "Stai esagerando." "Non mi sembra di essere andata a letto con qualcuno in soli due giorni distante da te." Ribatto. "Non è a quello che mi riferisco, lo sai." "Certo. Beh, sono certa che Cassandra non avrà problemi a scoparti di nuovo stasera visto che io non lo farò e tu non sei un tipo paziente, giusto?" sbuffo una risata sarcastica per poi avviarmi dentro senza aspettare nessuno in particolare.


Magnets || H.S. || A.U.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora