Capitolo 3

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Con fretta ed un sorriso che persiste da quando ho detto il mio si.

Tiro fuori tutti i miei vestiti, invernali ed estivi, intimo, calzini e li metto in due borsoni.

Quello estivo sarà il primo ad entrare nella mia nuova casa, visto che al suo interno ci sono i vestiti primaverile ed estivi, ovvero di questa e della prossima stagione.

Ovviamente al loro interno ci sono: lo spazzolino, spazzola, shampoo e bagno schiuma.

Riccardo, appena ha saputo è venuto subito a darmi una mano.

È molto contento, sa che così non sarò sola.

"Quindi tutta quest'altra roba, la venite a prendere dopo aver sistemato questa?"
Domanda, indicando la valigia blu, ovvero quella che porterò subito a casa mia.

La cosa gli fa anche comodo, perché odia la sua casa, mentre questa beh.
Questa è casa nostra, verrà a stare qui.

E le cose che non gli servono o non gli piacciono, sia a lui che a sua moglie, venderanno oppure le conserveranno per il futuro.

"Si, per favore metti queste in camera mia?"
La mia vecchia camera oramai priva di ogni mio oggetto.
Tutti impacchettati.

Annuisce e porta delle borse dove gli ho chiesto.

Ritorna sedendosi accanto a me, sul divano, un po' malinconico mi abbraccia.

"Mi sembra ieri che piangevi sul mio petto.
A causa degli incubi"
Fino a poco tempo fa, avevo gli incubi perché sognavo di rimanere da sola e senza sapere chi sono e chi sono i miei veri genitori.

"Ora invece vai a convivere.
Però sono contento e più sereno.
Inoltre la cosa mi fa comodo, avrò la casa che voglio, quella di ora fa schifo!"
Dice infine con riluttanza.

Non faccio a meno di ridacchiare, al pensiero che la sua attuale casa, l'ha scelta Alexis, la adora.

"Quindi ti interessa solo la casa!"
Scherzo e Riccardo capisce ed annuisce.

Verso l'ora di pranzo, viene Alexis insieme alla mia principessa.

"Ciao tesoro!"
Le urlo, giocando con lei.

Mentre la bimba va a giocare, io aiuto Alexis e Riccardo a prendere i primi scatoloni dal cofano della macchina.

Per prima cosa, sistemiamo la camera da letto, posando le cose più importanti che finiranno in garage e poi il bagno.

In due ore abbiamo fatto queste due stanze.

"Con i mobili che farete?"
Chiedo aspettando l'arrivo del mio ragazzo.

"Penso che li venderemo"
Sussurra in imbarazzo Alexis.

"Tranquilla, adesso questa è casa vostra.
Devi fare quel che credi giusto"
Le dico, provando a levare quell'aria di imbarazzo che un poco tempo ha riempito l'ambiente.

Il campanello ci distrae.

"Nicolas!"
Urlo euforica andando verso la porta.

Ancora con la sua uniforme addosso, lo abbraccio, lo stringo forte a me.

"Ho capito che ti sono mancato e sono bellissimo, ma cosi rischi di trovarti piena di succhiotti"
Ride, per colpirlo alla spalla mi allontano.

Ma poi non possiamo far a meno di baciarti.

Sono tornata.
Sono stati due giorni orribili, vi spiegherò dopo!

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora