Capitolo 34

2.2K 100 13
                                    

Mi giro, verso il foglio di cui capisco ben poco, inizia a diffondersi il buio all'interno della stanza.

"Grazie.
Lo sapevo già"
Rispondo acida, così da allontanarlo.

Se iniziamo così e devo restare qui fino a domani, siamo messi male.
Anzi, sono messa male.

Forse a Nicolas avrei dovuto dirgli di questa situazione.
Però il mio pensiero era, dopo che lo avviso dell'esistenza di un mio collega, a cui interesso, lo renderei solamente nervoso, cosa ci concludo.

Tutto vorrei, ma non creargli problemi o pensieri.

Figuriamoci renderlo nervoso.

"Tranquilla non ti salto addosso.
Non oggi, se non me lo fai intendere che ti farebbe piacere un mio bacio, non te lo darò"
Deve aver intuito a cosa era dovuto il mio tono.

Diverso dalle altre volte, su questo devo essere sincera ed obbiettiva.
Con Matt non ho mai avuto un problema, un disguido, siamo degli ottimi amici.

O almeno per me è sempre stato un amico e qui inizia la friendzone.

Quindi già dovrebbe andarsene a testa china.

"Continua a sognare Matthew"
Rispondo.

"Vedremo se sarà solo un sogno, quando piangerai a causa di litigio col tuo ragazzo e verrai da me"
La sua faccia tosta, mi fa morire dai nervi e dalla voglia di prenderlo a sberle.

È proprio convinto, è questo il bello.

Anche se dico io, da dove nasce tutta questa convinzione, perché io sono sempre stata fedele a Nicolas, mai ho permesso ad un ragazzo ad avvicinarsi in modo, da oltrepassare la linea dell'amicizia.

Amici si, altro no.

"Si litiga in una relazione, soprattutto se stabile.
Significa che c'è comunicazione allora, ma credimi, in cinque anni di vita con Nicolas, non ho avuto bisogno di nessuno.
Soprattutto di te"
E con questa adesso veramente, se non si sta zitto gli infilo in bocca dei documenti.

Piccolino purtroppo, ma domani ci saranno le scintille che usciranno dallo schermo.

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora