Capitolo 70

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Ogni volta che ci ricordiamo di dire “grazie”, sperimentiamo niente di meno che il paradiso in terra.
(Sarah Ban Breathnach)

Il mio modo per continuare a dire grazie!

❤❤
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Eravamo in spiaggia, una di quelle libere.

Distesi sulla sabbia bollente, a sentire le onde del mare, avvicinarsi e poi morire, sfiorandoci alcune volte i piedi.

Riempiendo i polmoni di quell'aria salmastra che entrambi adoriamo.
Quel profumo inconfondibile, salato ed irresistibile.

Ci stavamo riscaldando grazie al calore emanato dal sole, anche se già eravamo in quella fascia oraria dove il cielo era colorato di quel arancione particolare, quello da rapirti, non farti respirare più e farti desiderare di vederlo ancora.

Di ammirare per sempre una bellezza come quella.

Iniziai a chiamarlo, ho anche aspettato molto per avvisarlo.

"Nic"
Continuai a ripetere il suo nome.

Probabilmente si era rilassato molto e capita spesso che in momenti come questo, non mi senta.

Lo chiamai alzando il tono di voce.

"Dimmi, scricciolo"
Nonostante tutto, continuava a tenere gli occhi chiusi.

Sbuffai, ma non mi farò mettere i bastoni dalle ruote comunque.

"Voglio andare in Germania"
Alla fine di questa mia affermazione, il ragazzo accanto a me alza il busto, facendo ombra, dopo essersi messo di fronte a me.

"Ho parlato con quel signore ed ha scoperto che sono stata abbandonata, colei che mi ha messo al mondo era giovane.
Inoltre adesso ha una famiglia, di conseguenza ho dei fratelli.
Voglio andare lì"

Ribadisco.

"Giuli, secondo me non è il caso di correre.
Parliamoci chiaro, ti farebbe soltanto del male e non mi sembra questo il momento"
Tende a specificare su chi sono rivolti i suoi pensieri, posando la mano sulla mia pancia.

La mia vocina interiore, spera di sbagliarsi, ma sono fuori di me.

"Nicolas questo tuo amore per il bambino è stupendo, da invidiare, ma non credo di star un tantino esagerato?"
Domando, con molta cautela.

Alzandomi col busto, anche io per aver i nostri sguardi incrociati.

"Mi stai dicendo di esser pazzo?"
Ed eccolo li!
È l'inizio di una sua alterazione.

"Non prendertela, credo di non aver detto nulla di male, solo un accorgimento"
Dico in un leggero sospiro.

"La mia salute è importante si, ma di certo non posso starmene chiusa dentro una bolla di vetro per questi nove mesi"
Continuo a spiegare ed esporre le mie opinioni, riguardo questo.

Dentro di me sono fermamente convinta di non aver detto nulla di sbagliato.

"Chiudiamola qui, fa come ti pare.
Io me ne vado da mia sorella.
Se vuoi ti riporto a casa"

Che bambino!

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora