Capitolo 33

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La porta si chiude.

E le chiavi sono rimaste dalla parte esterna della porta.

Vaffanculo!!

"Matthew aiutami"
Gli dico presa dall'ansia e nervosa, ho come pensiero fisso Nicolas e la cena di stasera.

Non possono succedermi queste cose, andiamo adesso passerà qualcuno.

Certo, alle sette e mezza passerà sicuramente qualcuno.
Tu continua e sperare.

Come al solito, tu mi aiuti sempre.

Inizio a provare, a scassinare la porta, a spingerla.

Il ragazzo però, potrebbe darmi una mano, cavolo.

Anziché girare per tutta la camera.

"Giulia lascia perdere, tanto usciremo domani mattina.
Rassegnati"
Dice completamente tranquillo e a suo agio.
Io mi giro verso di lui.

Non posso arrendermi.
Non può essere.

"Smettila!
Stasera devo uscire, non posso!"
Inizio a borbottare, cose che a lui non possono fregar de meno.

Ma sono troppo colpita da questa cosa, completamente surreale.

"Giulia, siediti e basta.
Staremo qui, siamo chiudi qui dentro"
Ribadisce, ma non so perché non voglio crederci.

Forse perché ci tenevo veramente tanto a far contento il mio uomo, a fargli fare bella figura con i suoi colleghi.

Ho fatto tutto quello che mi si poteva chiedere.
Trucco, tacchi, bel vestito, insomma mi sono stravolta e dopo succedono queste cose!

Mai na gioia, non aggiungo altro.

"Come siamo chiusi qui?"
Domando senza arrendermi a battere le mani sulla porta di ferro, chiusa.

Nella speranza che qualcuno mi senta.

"Fossi in te, la smetterei.
Ti farai solo del male"
Certo perché non è lui quello che deve andare dal suo ragazzo, per una cena romantica.
Lui è quello che prova a dividerci.

Si siede comodamente su uno scatolone.

Mai na gioia, e pensare che una delle poche volte che mi sistemo a tipo bomboniera e succedono queste cose.

"Siediti, ne avremo per le lunghe"

"Matt, vedi di tenere le mani e le labbra alla larga da me"
Lo avverto, prima di sedermi su una sedia.

Provo a studiare, almeno faccio qualcosa di utile e non perdo tempo.

Il telefono lo controllo ogni cinque secondi, neanche una tacca!
Ma come cavolo vivono?

In una scuola può mancare la linea?

"Dovevi uscire col tuo ragazzo?"
Domanda, interrompendo i miei pensieri.

"Si"
Una tacca!

Afferro velocemente il telefono e provo a chiamarlo.

"Porca miseria!"
Urlo, frustrata.

"Giulia, innervosirti così non ti serve a nulla.
Calmati"
Si avvicina a me e lo ignoro.

"Sai che sei davvero bella così"

Stelline mie che ve ne pare?

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora