Capitolo 29

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Vi chiedo scusa.
È corto lo so, vi chiedo solo di pazientare fino a domani.

Ho la testa piena di pensieri e non so se sia un bene o meno.

Comunque scusatemi ancora e buona lettura.

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Ovviamente alla gara di cuscini vinco io.
Il punto di svolta è stato quando ha perso la sua arma, ovvero il cuscino.

Ha tentato di riprenderlo, ma con un salto verso la fine del letto sono riuscito ad afferrarlo.

Ha passato il resto del tempo a sbuffare.

Non accetta la sconfitta.

"Hai barato, non dovevi prendere il mio cuscino"
Borbotta mentre la vedo fare avanti e indietro.
Un percorso fisso dall'armadio al bagno.

"Amore mio, che dovevo fare!
Prenderlo al tuo posto e in caso porgerti il mio"
La prendo in giro ridacchiando.

"Beh... si!
Perché sono la tua ragazza e.. devi!"
Balbetta, sa anche lei che non sta dicendo cose sensate e non sono neanche il tipo da far vincere gli altri.

Molti pensano che sia a causa del mio mestiere.
Nel mio caso posso rispondere di 'si' in parte.

Questo senso di competizione ce l'ho da sempre, sarà andata ad aumentare forse.
Oppure è rimasta la stessa.

Mi avvicino a lei, che si sta impegnando sul trucco.

Appena vedo quel vestito, che finisce a metà coscia.
Inizio subito a pensare unicamente agli occhi delle persone, sul suo corpo.

Semplicemente perfetto.

Una cosa è certa però, non accetto gli occhi di estranei su di lei.
Ma i miei si.

Solo io posso.

Tocco i suoi fianchi e sussulta sorpresa.

"Se mi facevi sbavare col mascara, te lo mettevo a te"
Tenta di mascherare il suo imbarazzo con qualche minaccia.

Resta convinta piccola che io mi faccia mettere quella cosa.

La voglia di unirmi alla mia ragazza è tanta.
Dalla nostra e sua prima volta, la desidero sempre di più.

"Certo certo"
La illudo e poi la giro di colpo, per farla aderire al mio corpo.

Coperto da una camicia bianca.

Prima di baciarla, vedo quei suoi occhi stupendi, per fortuna solo miei.

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora