Capitolo 35

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"Matt potresti farti più in là!"
Gli dico seccata dai suoi modi appiccicati, neanche tre centimetri tra me e lui.

Mi sta proprio attaccato.

"È più divertente se ti infastidisce"
Ride di gusto il deficiente, non lo capisce che mi sta dando fastidio.

Ma proprio tanto.

Guardo il telefono due tacche.

Due tacche!

"Si!"
Esulto, mi tiro su.

Non so da quanto tempo ero con il sedere a contatto con il pavimento.
Il sedere piatto è stato un mio grande incubo.

Matt si alza insieme a me, guardandomi come se fossi una pazza che urla così a cavolo.

'Nicolas, sono a scuola... '

Ero riuscita finalmente a parlargli, dopo minuti orribili insieme a sto tizio insopportabile.

E quando stavo per dirgli la parte più importante, ovvero che sono bloccata qui.
Non per mia scelta o per qualche problema.

Impreco nervosa, non so perché mi sto sentendo così nervosa, agitata e soprattutto con una voglia matta di picchiare a qualcuno.

Quando vedo il ragazzo idiota insieme a me, che non serve a nulla senza aiutarmi o almeno prova a farmi stare meglio, esultare.

"Almeno evita di farmelo notare che sei felice.
Dio Matthew sono nervosa e tu non mi stai aiutando, cavolo!
Dovevo uscire con dei colleghi di Nicolas, mi sono messa questo stupido vestito ed ho fatto tutto quello che potevo fare per essere la tipica ragazza, bella, educata e soprattutto degna del suo ragazzo e del suo ruolo lavorativo.
E quando faccio tutto questo, la sfiga si abbatte su di me"
Diciamo che mi sto sfogando, la mia mente si chiede se ne sia valsa la pena.

Però, se devo stare qui per tanto, se non mi sfogo, veramente potevo farmi o fare male.

Quindi si, è stata una scelta positiva.

Per me sicuramente, di lui me ne frego, dovevo farlo per la mia salute mentale.

"Ma non è andata così male, forse non ti hanno visto i suoi colleghi.
Ma io si"

Scusate, se prolungo l'attesa.

Ma sto poco bene.
Domani, aspettate domani.

Notte​💟👋

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora