Un amore impossibile 3

Capitolo 37

NICOLAS'S POV.

Giulia non mi stava mandando nessun messaggio, una chiamata era come se si fosse dimenticata di avvisarmi.

La stavo aspettando a casa.

Cavolo, con quel vestito, non so come ho fatto a non bloccarla per farla restare a casa, lasciandomi solo a me il privilegio di guardarla.

È troppo bella e chi lo sa, magari i suoi colleghi potrebbero mangiarsela con gli occhi.
Anzi, niente magari e potrebbero.

Tranne che sono omosessuali, anche se lì, insomma hanno altre preferenze, ma sono comunque obbiettivi e sanno quando una persona è vestita in modo bello e sensuale.

Non l'ho ringraziata a dovere, so quanto sia cambiata a causa mia, sotto questo punto di vista e mi senti ancora a metà, devo ancora sdebitarmi con la mia piccolina.

Alle venti e un quarto, inizio ad avere uno strano presentimento, qualcosa che devo fare adesso.

Inizio a pensare a domandarmi cosa potrebbe essere andato storto, o cosa mi sto dimenticando.
Il mio sesto senso mi ripete il nome della mia ragazza.

Ma se Giulia è all'università, cosa!
Cosa non va?

Passo così, nel dubbio come minimo dieci minuti.
Il telefono, vibra nella mia tasca, nervoso lo prendo e rispondo.

Guarda caso è la mia ragazza.

Ho capito, non ha detto granché, ma per mia fortuna sono intelligente, e parto vero l'università di Giulia.

GIULIA'S POV.

Spingo via Matt, che perde l'equilibrio, ma si appoggia ad un mobile, col quale ritrova l'equilibrio.

"E tu chi cazzo sei?"
Urla, giustamente arrabbiato e nervoso Nicolas, spostandomi, con una sua spinta e poi mi copre la visuale ponendosi davanti a me.

La sua schiena grande quanto un armadio, spalle larghe ed alto.

Che schifo, proprio un cesso di fidanzato.

Intravedo Matthew sfidare Nicolas con un sorriso di sfida.

"Ciao Nicolas, io sono Matthew, un grandissimo collega di Giulia.
Pensa un po' le stavo appena dicendo quanto fosse bella vestita così"
Madonna ma perché non ti stai zitto?

"Pezzo di merda!"
Vedo in due secondi, il mio amico essere scaraventato contro il muro ed il mio ragazzo, completamente diverso dalla persona che io conosco.

Con una forza e rabbia, mai vista in Nicolas, vedo come afferra e stringe il collo del mio collega.

Spalanco gli occhi, completamente scioccata.

"Nicolas, basta, così ti caccerai nei guai"
Il mio cervello mi ricorda che dopo avergli salvato la pelle posso ritornare in trance tutto il tempo che voglio, ma non ora.

Il mio militare si allontana e Matt mi guarda in modo diverso, quasi preoccupato.

Tiro per il braccio Nicolas e ce ne andiamo, anche se non distoglieva lo sguardo dal poveretto che per poco non ha ucciso.

Raigue, spero di aver scritto bene, finalmente non morirai d'infarto e che ti sia piaciuto.

Come a tutte le mie altre stelle🌌😇👋