Un amore impossibile 3

Capitolo 17

"Quindi, tu dormi nella camera di mia sorella.
Stai serena, non crei alcun disturbo.
Quei babbei devono solamente provare ad avvicinarsi"
Nicolas ha preso il comando della situazione, ha deciso tutto lui.

È grandioso, lo ammiro tantissimo.

"Siete sicuri?"
Balbetta, nuovamente Federica.

Sarà tipo la ventesima volta che lo chiede.
Alzo gli occhi al cielo.

Il mio uomo sbuffa.

Ed insieme diciamo, anche leggermente infastiditi.

"Si!"
La nostra ospite si mette a ridere, e noi due ci guardiamo negli occhi.

Considerando quanto siamo poco romantici.

"Vedi di non copiarmi, voglio i diritti d'autore"
Dico, puntandogli il dito contro.

Ovviamente faccio la dura, ma dentro rido come una bambina di cinque anni.

"Ma smettila, non c'è nulla di male ad ammettere di copiare dal migliore"
Dice convinto di se, sorridendo e sollevando le spalle come a dire che non è colpa sua.

Penso a quanto sia bravo a ribattere, ma io ne devo uscire.

"Il migliore che però utilizza google"
Credo proprio di averla vinta, spero di avercela fatta.

A farmela pensare così, è il suo bacio.

Mentre Nicolas va a farsi un bagno, prendo quel che occorre per la permanenza della mia amica.

E pensare che almeno su Pablo avrei giurato, di.una sua chiamata o messaggio.

Invece niente, adesso mi andrebbe bene anche un messaggio da quel Marco.

E invece nessuno.

Verso sera, inoltrata, io e Nicolas parliamo della giornata abbracciati.

"Non mi piace quel Matt"
Mi piace vederlo e saperlo geloso, è una dimostrazione d'affetto, ma con la giusta quantità.

Ridacchio e unisco le nostre labbra, diventa sempre qualcosa di più spinto.

Mi fermo, pensando che non siamo soli in casa.

Situazione imbarazzante, anche perché Fede è ancora intatta.

È rimasta la stessa di cinque anni fa, si vergogna anche solo a vedere due persone che hanno degli atteggiamenti focosi.

"Guarda che se non sei sicura, va bene.
Io sarò qui"
Crede davvero che io non voglia?

Solo una pazza direbbe di no.

Tra le sue braccia, come quando ero poco più di una ragazzina.
Nulla è cambiato.

Ci amiamo come allora, se non di più.

"Ma sei scemo!"
Rispondo con la stessa delicatezza di sempre.
Colpendolo alla spalla, mentre i miei capelli scuri e lunghi gli cadono sulle spalle.