Un amore impossibile 3

Capitolo 47

La paura di un suo giudizio, è tanta.

Svariati casi, poco piacevoli si fanno creano nella mia mente.

Potrebbe pensare che non lo consideri abbastanza per riempire il mio senso di famiglia e appartenenza ad un familiare.
Cosa che non è, cazzo lui è mio fratello!

Ed anche grazie a tutto questo abbiamo instaurato un rapporto migliore di quello che era, e forse sarebbe stato.

O potrebbe rimanere deluso dal mio comportamento, chi lo sa potrebbe pensare che sia una bambina a dubitare della sua forza solo perché non è a conoscenza di alcune sue cose.

Sennò invece, potrebbe restarci male per aver dubitato di lui.
Lo continuo a dire, abbiamo creato un rapporto stupendo, bellissimo e forse dei suoi pensieri gli potrebbero fare intendere cose non vere.
Io in Riccardo ho riposto metà del mio cuore.

Senza mio fratello, non saprei come andare riuscire a sostenere certe situazioni ed anche come uscirne.
Perché, siamo chiari.

C'è chi fa il gradasso su questa cosa, con il pensiero che chi non ha legami importanti è libero, sentimentalmente parlando.
Altri che pensano a non riuscire a sostenere nulla, senza qualcuno.

Noi siamo forti siamo la nostra forza, ma con l'aiuto delle persone giuste, poche cose se non niente, possono abbatterti.

Resto col fiato sospeso fino alla sua risposta.

"Giulia, se questo è ciò che desideri, perché no?
Vederti felice, ecco cosa voglio sapere"
Dentro di me, non voglio farglielo notare che ero tesa, tiro un sospiro di sollievo.

Abbraccio mio fratello, insulandomi mentalmente per aver dubitato di lui.

"Non sai quanto mi rendi felice"
Confesso, sussurrando la frase vicino al suo orecchio.

"Chi altro lo sa?"
Domanda, subito dopo aver deciso di prenderci qualche bibita al chiosco.

Ordiniamo al bancone, io bibita all'amarena con frutti e Riccardo sels limone e sale.

Ci mettiamo comodi, sedendoci accanto all'altro.

"Nicolas e più tardi mi incontrerò con Ingrid, qualche sera dovremmo uscire tutti insieme"
Come i vecchi tempi, penso.

"Ti devo dire una cosa, non posso dirti altro a causa del segreto professionale.
Ma, perché non vai a trovare Federica, ogni tanto, magari deve parlarti"

Perché?
Federica ne ha passate tante, la separazione dei genitori, l'amore malato di Marco, il suo lavoro, l'indecisione del suo cuore.

I lividi di qualche settimana fa, nessuno potrà capire quante ne ha passate.
Adesso cos'altro deve tormentarla?

La giornata passa così, pensando alla mia amica, fino alle nove.

A quest'ora c'è il compleanno di una mia collega, festeggia in discoteca.
Il luogo perfetto per far restare calmo Nicolas, ora con questa sua mania del mio controllo.

Per fortuna, ancora non ha potuto tornare a casa.
Dopo l'esame è uscito con amici, più tardi è passato dalla sorella ed ora era a parlare con dei suoi superiori.

E menomale che poi dovevamo festeggiare insieme.

Fa niente, meglio così.
Ci siamo risparmiati una litigata.

Ho dei pantaloncini neri, un top bianco e delle scarpe da ginnastica nere, capelli legati in una coda alta ed una collana ad abbellire il mio collo.

Al seguito dei saluti e dei nostri migliori auguri, ci si butta al centro della pista.

La musica è davvero assordante, però mi godo ogni cosa.
Non vengo qui spesso.

"Potresti anche evitare di muoverti così.
Già hai attirato abbastanza la mia attenzione"
Matt.