Capitolo 7

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Sono dalla mia amica da circa mezz'ora.

Alla porta, con mia sorpresa, mi ha aperto Finn.
Oggi doveva essere a lavoro.

Aveva l'aria di chi è stanco, ci siamo scambiati qualche parola.
Ci stiamo impegnando per diventare dei buoni amici.

Senza dubbio le cose vanno molto meglio rispetto alcuni anni fa.

Adesso Ingrid sclera per il mio si, sulla mia convivenza.

"È fantastico!
Adesso parliamo di cose serie"
Ha un sorrisetto davvero pauroso.

Non perché lo è, ma perché so già cosa si nasconde dietro i suoi sorrisetti maliziosi e sbarazzini.
La cosa peggiore è che sono entrambi.

"Voglio il nipotino"
Ci risiamo, da quando sono diventata maggiorenne non fa altro che uscire questo discorso.

Dopo tanto tempo ho capito che è inutile fermarla o persuaderla.

"Zia zia!"
Corre il piccolo principe di casa, per venire da me.

Si tuffa fra le mie braccia, ci uniamo in un caloroso abbraccio.

"E lo zio Nicolas?"
Dice dispiaciuto il bambino.

"Non ce.
Ma ti prometto che lo vedrai presto"
Sorrido, sperando di mantenere la parola e di rassicurare il piccolino.

"Amore a te ti piacerebbe avere un cuginetto?"
Fulmino con lo sguardo Ingrid.

Perché mettere in mezzo il bambino?
Mi metterà nei guai, me lo sento.

"Si si!
Così gli faccio vedere i miei giocattoli.
Posso mamma posso?"
Com'è dolce.
La sua vocina così tenera, infantile e piccolina.

Ancora così ingenuo, che serve uno schiocco per dargli un cuginetto.

Zuccherino, ma da oggi sarà orfano di madre.

"Certo.
Adesso vai da papà"
Gli lascia un lungo bacio sulla guancia ed il bambino corre dove gli è stato detto.

"Visto anche Jørgen è d'accordo"
Ridacchia Ingrid.

"Ma sei impazzita!
Ogni cosa al momento giusto"
Questa è la frase migliore da dire al momento.

Anche se, io personalmente la utilizzo per ogni mio obbiettivo o desiderio.
Quando mi rendo conto che non è facile, che al momento non è possibile.

Ripeto a bassa voce questa frase.

Lo voglio anche io un bambino, ma lo sogno che lo cerco e non è sbucato fuori così, mentre pensavo a tutt'altro.

Spero anche di essere già sposata con Nicolas, così da non ricorrere al matrimonio riparatore, nonostante la mia famiglia non sia di quel genere.

E poi sarebbe anche incoerente, con mio fratello e Ingrid che hanno fatto la stessa cosa.

Mezz'ora prima di pranzo vado via, ritorno a casa e metto a bollire degli spaghetti.

Oggi ci saranno spaghetti con pomodoro e tonno.

NICOLAS'S POV.

Sono uscito prima, di circa venti minuti.
Ho il contagocce, non posso perdere tempo.

In mente mi scorre la lista della spesa per stasera.

Dirò al mio scricciolo che deve farmi qualche favore, mi verrà in mente più tardi qualche idea.

Nel mentre Giulia è fuori casa, sarò intento a preparare la spesa e poi avviserò mia sorella.

Con la scusa starò un po' con il mio super nipotino.

Non vedo l'ora di farle questa sorpresa.

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora