Capitolo 61

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NICOLAS'S POV.

La distanza, inizia a farsi sentire.
È una cosa che ho iniziato a dominare, con questa esperienza.

Lo ripeterò fino alla morte: il militare ti cambia e fortifica tantissimo.

Tempo fa avevo preso sottogamba questa figura, pensando con la stupidaggine del vecchio Nicolas.

Un ragazzetto pronto ad uscire ogni sera con amici, vedere ragazze nuove, bersi qualche birra, proteggere la propria sorella, da chiunque, prendere qualche nota di demerito a scuola e poi, ma non che sia una novità.

Mancare di rispetto ai miei genitori.

Oggi, avrei quasi il coraggio e la faccia tosta di chiamarla.

"Vocazione".
So perfettamente che la vocazione è una parola riferita ad un argomento prettamente cattolico.

Però, quello successo a me, sento che il paragone non è sbagliato.

Insomma, una settimana prima la mia unica domanda, vitale!
'E se tornassi alle cinque stasera?
Magari dopo aver incontrato Aese... o era  Dagny?'

Sette giorni dopo.
'Ma che cazzo sto facendo della mia vita?'

Questo mio drastico cambiamento interiore iniziò, in modo graduale.
Pur sempre nell'arco di una settimana.

Mentre guardai un documentario sulla vita militare e delle piccole interviste dei militari stessi.

Nei loro occhi si vedeva chiaramente un unico sentimento.

Orgoglio!

Orgoglio per quello che facevano.
Orgoglio di se stessi.

Salvare la patria, essere un eroe in tutti i sensi per tua figlia o figlio.

Essere uno tra gli uomini migliori al mondo per tua moglie.

Nel documentario, non hanno omesso tutte le difficoltà.

Però, ho seguito l'esempio di quegli uomini e donne che mi hanno cambiato la vita.

Ho mandato tutti quegli ostacoli a quel paese.

Solo che, un conto è stare fuori da soli.

Una cosa ben diversa è stare fuori, quando lasci a casa l'amore della tua vita.

È uno strazio, sentire la sua voce, vedere solo metà del suo corpicino perfetto.

E non portarla baciare, abbracciare, accarezzare la sua schiena, poggiare le mie labbra sul suo collo o sentire il profumo dei suoi capelli.

Purtroppo ho lasciato, come spesso capita, tutti i problemi a lei.

Come il matrimonio di Ingrid ed avvertirla.

Ma so che è una donna forte, per questo me ne vado più sereno.

Giulia non sa minimamente quanta stima ed invidia provo nei suoi confronti.

'Diciamo che avrei preferito dirtelo di persona, ma prima o poi lo avresti notato'

Di che cosa sta parlando?

Mi vuole lasciare?

Perché è così seria?
Cosa mi deve dire di così importante?

Io non voglio!
Si è vero, tante volte sono un coglione, ma non mi pare di averle fatto mai mancare nulla!

Giulia io ti amo!

Non puoi farmi questo, come posso vivere?

Soprattutto adesso!

In che merda mi sono cacciato?!

'Sono incinta'
Eh?

Papà.
Io papà.

Un figlio mio e di Giulia!

Vi prego se è un sogno non svegliatemi!

È troppo bello per essere vero.

Sarà stupendo.
La pancia, le voglie, lo shopping sfrenato per il piccolo.

Ma adesso, io sono in questo posto di merda e non potrò neanche vederlo nascere.

Mi rifiuto!

Tante persone qui hanno visto la nascita dei loro figli, tramite un fottutissimo schermo.

Puoi solo vedere.
Non lo puoi toccare, sentire il tocco delicato della sua pelle.
Consolare tua moglie.

Sei inutile.

'Non sei felice?'
Avevo la testa bassa e la fronte a contatto con i palmi delle mie mani.

Ero completamente abbandonato a quella terribile verità.

'Assolutamente!
Sono al settimo cielo, mi hai reso l'uomo più felice del mondo in questo momento.
È la notizia più bella ed attesa, per me'
Quanto, quanto vorrei abbracciarla.

Toccare le sue labbra, unire il suo corpo al mio.

Festeggiare, urlarlo ai quattro venti.

Io e Giulia stiamo dando vita, dal nostro amore.

'Adesso però, come facciamo?
Io sono qui e ti giuro che tenterò di trovare una soluzione.
Lo giuro a te e lui'

Spero vi piaccia, da domani si ritorna alla nostra solita routine.

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora