Capitolo 69

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Grazie mille a tutti!😘

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Oggi, tutti sono felici del ritorno di Nicolas ed hanno una voglia pazzesca di vederlo.

Ma per prima cosa, i nostri doveri.

Beh ovviamente dovevamo recuperare del tempo insieme, non ho ancora aperto bocca sulla mia depressione.

Forse è meglio così.

A chi non è mai successo.

Un momento particolare, dove le mie emoziono erano amplificate al massimo e mi sarò sicuramente fatta prendere dal panico.

Era una situazione assurda, non avevo, senza dubbi la mente lucida o la forza per ragionare adeguatamente.

I fatti per me erano chiari.

Stavo tentando di evitare quei sensi di colpa, talmente forti da non essere retti e da farmi aprire bocca a riguardo.
Con un'alta probabilità da mettere in pericolo il mio fidanzamento e futuro matrimonio.

Uno stupido avrebbe mandato tutto a monte.

Ed io non voglio, per nulla al mondo, portare quel nomignolo.

"Scricciolo tutto bene?"
La mia mente era altrove, nel mentre alla vista del mio ragazzo ero persa chissà in quale fantasticheria da femmina.

Dopo un paio di giorni, guardavo il medesimo riflesso su quello specchio.

Non mento.
Il vestito è davvero molto bello ed anche se non ami questo particolare colore e tutte le sue sfumature, ammetto che ogni tanto mi piace.

In questo caso però, si somma anche la bellezza del modello, senza balze, brillantini o accessori da renderlo particolarmente luccicante.

È stata questa sua differenza ad aver attirato la mia attenzione e quella di Ingrid.

"Si, pensavo quanto è bello questo vestito"
Commento alla sua domanda.

Girandomi leggermente per vedere dallo specchio, come veste dietro.

Malgrado questo, la mia mente era distratta.
Io ero distratta.

Ciò che mi irrita di più è che io non capisca il perché.

"Già.
È molto bello"
Nicolas si alza dalla poltrona a due posti, di legno chiaro.

Con delle imbottiture ricamate di un color panna, in pan dan con l'arredamento ed il colore delle pareti, alternato da un nero ed un panna.

Lo specchio prende tutta la parete, si possono vedere i miei ed i suoi movimenti.

Viene verso di me, per avvolgermi da dietro.

"Ti sta benissimo.
Ma, vorrei vederti con un vestito bianco addosso"
Freme come un bambino di cinque anni che va per la prima volta ad un luna park.

"No!
Con te nei paraggi, no"
Ridacchio, nel vedere dal riflesso i suoi occhi che stanno urlando una negazione.

"Andiamo!"
Stringe la mia mano allontanandosi di poco, continuando a dire frasi, che a suo avviso, mi faranno cambiare idea.

Un'idea attraversa la mia mente.

"Perché non andiamo a mangiare qualcosa?
Ho un certo languorino"

Nicolas ha completamente dimenticato il vestito bianco, al momento sta pensando a me e suo figlio che abbiamo fame.

"Subito"
Tolgo velocemente l'abito, lo portiamo con noi.

Per poi prendere tre crêpes: alla nutella, al pistacchio ed i due ingredienti insieme.

Amore a prima vista.

Nicolas rimase a guardarmi, non gli piace la crêpe.
Gli bastò vedermi sazia ed appagata per renderlo felice.

"Ma stai mangiando un po' tanto eh"
Non ci credo che l'ha detto.

Sa il perché!
Insomma lo sa anche grazie ad Ingrid, e di certo non ha mai avuto l'ardire di dirle una cosa del genere.

"Allora la prossima volta fai morire di fame me e nostro figlio!"
Sputai acida.

"Amore stavo scherzando, per me hai voglia!"

Gli do un pugno sulla spalla, ridiamo, iniziando a progettare i nostri prossimi giorni.

E la prima ecografia.

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora